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mercoledì 5 novembre 2014

L'arte dell'educare

LE 13 STRATEGIE PER ESSERE GENITORI QUASI PERFETTI
Educare è arte da imparare. L'istinto non basta: è meglio documentarsi.
Ha ragione l'ideatore del 'Telefono azzurro'
Ernesto Caffo a sostenere che "un adulto non diventa genitore automaticamente: è un processo mentale che richiede tempo".
Sì, come non basta avere un piano per essere un buon pianista, così non basta aver figli per essere buoni genitori.
Marcello Bernardi (1922-2001), il nostro più famoso pediatra del secolo scorso, ci manda a dire che "diventare genitori non è obbligatorio. Ma quando uno lo diventa deve darsi una bella regolata e stare attento a quello che fa!".
Insomma, fare il genitore non è un lavoro per gente pigra!
L'educatore e attore statunitense
Bill Cosby (1937) era convinto che "essere genitori è, a volte, più stressante che essere presidente degli Stati Uniti".
Senza arrivare a tanto, una cosa è certissima: il genitore patentato deve saper compiere alcune mosse che sono come i plinti dell'educazione. Dunque, a partire da questo post, presenteremo quelle che ci sembrano le più fondamentali strategie dell'arte di educare.
Perché il lettore non smarrisca il filo conduttore, ecco quello che sarà l'ordine di comparsa:
1: Seminare. 2: Tifare. 3: Aspettare. 4: Amare. 5: Parlare. 6: Risplendere. 7: Comandare. 8: Rallegrare. 9: Far faticare. 10: Sbagliare. 11: Pregare. 12: Tagliare il cordone ombelicale. 13: Lasciare un buon ricordo.
Autore: Pino Pellegrino
Fonte: Il Bollettino Salesiano febbraio 2013
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1 commento:

  1. E' proprio vero, non basta avere dei figli per essere buoni genitori, ma bisogna darsi da fare ed informarsi. Complimenti per il vostro blog, è un utile supporto al nostro 'duro lavoro da Genitori'.

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