Paidos Onlus

Paidos Onlus
Paidos Onlus dalla parte dei bambini,SEMPRE

mercoledì 18 febbraio 2015

Non danneggiamo l'autostima dei bambini

NON DANNEGGIAMO L'AUTOSTIMA DEI BAMBINI
5 errori da evitare per non danneggiare l'autostima dei bambini

L’autostima è come una piantina delicata, che ha bisogno di cure e attenzioni per crescere sana e forte. Le sue radici affondano nel terreno dell’infanzia e se tu genitore/educatore ti impegni a piantarle ben solide e a rendere fertile il terreno, il bambino potrà attingere a questa preziosa risorsa per tutta la vita, con tutti i suoi alti e bassi.
Che cosa non fare quindi, per preservare l’autostima di un bambino?
Ecco 5 consigli:
1. Non etichettarlo. Giudica il comportamento del bambino, non la sua personalità! Se ha rovesciato l’acqua non dirgli “Sei un disastro!” ma magari “Amore hai combinato un disastro!”. In questo modo eviti il rischio di congelarlo in un ruolo negativo, a cui prima o poi si adeguerà. Ricorda che quello che pensi di lui lo predispone a realizzarlo, soprattutto se continui a ripeterglielo! Attenzione quindi ai continui “Sei un monello!”, “Sei un pigrone!”,“Non ascolti mai!”,“Hai paura di tutto!”.
Per un bambino le tue parole sono oro colato e, se continui a lanciargli messaggi di questo tipo, lui si convincerà di essere davvero come dici tu e a comportarsi di conseguenza, pensando per esempio “Tanto io sono monello!”
2. Non dirgli sempre “Bravo!”. Non lodare indiscriminatamente ogni sua azione . Apprezza invece i suoi veri successi, piccoli e grandi, lodando soprattutto lo sforzo e cercando di essere sempre specifico; meglio un “Mi piace la torre che hai costruito, hai sistemato i pezzi in modo molto preciso!”, piuttosto che un generico “Bravissimo!”.
Complimentarsi con lui in ogni occasione, in modo anche esagerato, rischia di renderlo dipendente dalle lodi anche all’esterno del nucleo famigliare e di renderlo insicuro nel prendere decisioni autonome, poiché cercherà sempre l’approvazione esterna.
3. Non criticarlo in continuazione. Ricevere critiche troppo frequenti, soprattutto se dure, danneggia fortemente la sicurezza in se stessi, in particolare se provengono da chi amiamo di più. Le critiche non rendono più forti, anzi, minano la certezza del nostro valore personale!
Insomma, occorre cercare un equilibrio tra la voglia di complimentarci sempre con lui e la tentazione di fargli notare tutto quello che non va. Criticandolo spesso, gli fai percepire tutta la tua delusione e gli comunichi il messaggio che sarebbe meglio per lui essere un bambino diverso, visto che non riesce a farsi apprezzare dai suoi genitori.
4. Non usare frasi che feriscono, nemmeno quando sei molto arrabbiato. “Non ti sopporto più!”, “Sparisci!”,“Non voglio sentire nemmeno una parola!”,Mi fai morire!”,“Sei uno stupido, non capisci niente” e altre frasi del genere non andrebbero mai dette. Pensa se qualcuno le dicesse a te, magari davanti ad altre persone; come ti sentiresti? Umiliato? Useresti le stesse espressioni a cuor leggero con altri adulti? Io penso di no. Meglio quindi riflettere bene prima di parlare, anche con un bambino.
In questi casi, poi, spesso non sei arrabbiato con lui, ma con te stesso, per la tua incapacità di farti ascoltare e ubbidire.
Ricorda che il tuo bambino è una persona con dei sentimenti e una dignità che vanno rispettati, esattamente come i tuoi. Non pensare che non capisca quello che gli dici o che non ci rimanga male. I bambini sono piccoli, ma i loro sentimenti e le loro emozioni non lo sono.
5. Non essere iperprotettivo. Tutti abbiamo l’istinto, naturalissimo, di proteggere i bambini dalle sofferenze fisiche, mentali, e dagli insuccessi. Evitare che lui corra un pericolo immediato è giusto, ma a volte tendiamo a vedere il pericolo in situazioni in cui invece basterebbe un po’ di prudenza: saltare da un muretto, salire le scale di uno scivolo, arrampicarsi, andare in bici.
I bambini a cui non è permesso di mettersi alla prova, di sperimentare, di imparare cose nuove in autonomia, rischiano di sviluppare molte più paure degli altri e di non avere gli strumenti per affrontare le sfide che inevitabilmente si presenteranno loro.
Cerca di ridimensionare la tua ansia e permettigli di fare ciò che è in grado o potrebbe essere in grado di fare, e soprattutto ciò per cui mostra interesse. Basta fare in modo che tutto si svolga con un certo grado di sicurezza. La prudenza è sicuramente positiva, ma la protezione eccessiva rischia di minare l’autostima di tuo figlio.
Come genitore è impossibile evitare di sbagliare, ma la consapevolezza di ciò che sarebbe meglio fare è già un buon passo avanti.
Autrice:Adele Borroni
Fonte: www.mammeimperfette.com


Paidòs Onlus
dalla parte dei bambini, SEMPRE

Nessun commento:

Posta un commento