tag:blogger.com,1999:blog-62633395016867575662024-03-05T07:47:26.360+01:00Educare PaidosPaidos Onlus esiste per dare un futuro pieno di speranze ed opportunità ai bambini a cui la vita ha già riservato delle difficoltà. Aiutaci! www.paidos.itPaidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.comBlogger340125tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-37596812984245533232024-02-28T11:26:00.001+01:002024-02-28T11:27:50.280+01:00Ma starò facendo la cosa giusta?<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><b><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b><b style="text-align: center;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt;"><b><span style="font-size: x-large;">MA STARO’
FACENDO LA COSA GIUSTA?</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><b><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Un piccolo foglietto ha
annullato in pochi istanti tutti i miei grigi ed umidi pensieri; leggendolo ho
ricordato una storia, il come è iniziata, il suo svolgimento, le sue
difficoltà; quelle parole colorate hanno inondando la mente e l'anima di cose e
di ricordi belli. La paura di sbagliare certe volte insegna anche a cadere e
forse ad aver voglia di rimettersi a correre e a saltare, e per fortuna oggi
sono ancora qua.</span></b></p></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggT0L9ZgHj03-MjAoyWILoqnADO1J_SAfq0hoDNGSIPoso9ylocdtMe0vkBH9IGM0nEU16-mx94aYkGVIMoPGfKHmMLXHdj4b__RuzWyPD3oF0S_t3uorWuCs-ox1f6jgXyPUEMR-grYs19IDRC9TubkD7m4ph4Uy_C0UEBXz_ChgDFxSuK6TnUIujBLHY/s2048/chiaretta.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1370" data-original-width="2048" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEggT0L9ZgHj03-MjAoyWILoqnADO1J_SAfq0hoDNGSIPoso9ylocdtMe0vkBH9IGM0nEU16-mx94aYkGVIMoPGfKHmMLXHdj4b__RuzWyPD3oF0S_t3uorWuCs-ox1f6jgXyPUEMR-grYs19IDRC9TubkD7m4ph4Uy_C0UEBXz_ChgDFxSuK6TnUIujBLHY/s320/chiaretta.jpg" width="320" /></a></div><p style="text-align: left;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Sono settimane o forse mesi che ormai non scrivo. Ultimamente ho
attraversato quel momento della vita in cui ogni cosa è attraversata
dall'incertezza; ogni giorno era un continuo di domande: stavo lavorando con la
stessa passione di prima? Sono cambiata? Mi sono persa?</span></p><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ultimamente mi chiedevo se avessi compreso correttamente questo lavoro
o se fosse il caso di ricalcolare e mettere in discussione ogni aspetto del mio
modo di essere educatrice. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Oggi ho riletto le mie tesi di laurea, gli appunti di quando facevo
tirocinio, le riflessioni di una me di tanto, tantissimo tempo fa... l'ho fatto
perché temevo di non riconoscermi in quegli scritti, l'ho fatto perché temevo
di essere diventata grande... troppo grande. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Questa sera sono venuta a lavoro piena di pensieri; mi capita sempre
più spesso. Procedo nella vita come se fossi guidata da un navigatore
immaginario che continuamente impone il ricalcolo di ogni parte di me.
Ricalcolo quando parlo a scuola con i bambini dei progetti, ricalcolo quando a
lavoro mi sento impreparata, ricalcolo quando sono delusa o amareggiata,
ricalcolo quando mi accorgo che le cose potrebbero essere differenti o
migliori. Questa sera, arrivata in comunità, ho guardato la finestra della
stanza degli educatori come facevo i primi tempi per vedere se ne riconoscessi
i colori, le ombre e i ricordi ma... niente; c'era solo una stupida immobile
finestra.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Poi ho trovato queste lettere sparse per la casa, come accade ogni
sera. Questa volta però sul tavolino c'era un qualcosa che mi ha lasciato disarmata:
un piccolo foglietto che ha annullato in pochi istanti tutti i miei grigi ed
umidi pensieri; leggendole ho ricordato una storia, il come è iniziata, il suo
svolgimento, le sue difficoltà; ricordo che con questo inserimento non mi ero
mai sentita più inadatta e spaesata... Eppure eccomi qua.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">A distanza di anni osservo la meraviglia contenuta in questi fogli, in
quei colori brillanti.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Quando ci fu questo inserimento mi sembrava di sbagliarle tutte;
temevo di non riuscire a cogliere i momenti, i segnali, i modi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ricordo pianti, grida, ricordo quegli sguardi... Ricordo che ogni
turno era pesante e demotivante.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Stasera ero in camera con questi fogli fra le mani ...gli occhi erano
fissi, immobili come se stessero registrando il momento, alcune lacrime scendevano
copiose sulle guance per poi disperdersi sulla maglietta.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Era da tanto, tantissimo tempo che non mi sentivo così tanto: me
stessa. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Era da tanto che non sentivo quel calore in petto che potesse
accarezzare i miei dubbi e le mie paure che scuotevano il mio mondo con oscuri
terremoti di insicurezza; quelle parole colorate stavano inondando la mente e
l'anima di cose e di ricordi belli: i primi biscotti, la prima nuotata, la
prima torta, il primo film, il primo libro letto assieme, i vestiti nuovi per
la cena di Natale, il primo lavoretto e la tovaglia sporca di pittura verde, la
prima volta sdraiate per terra a guardare le stelle, la prima volta in cui si
lasciarono sfiorare dalla mia mano, il primo abbraccio, il primo <<Ti
voglio bene>>, la prima volta in cui ho sentito il buffo appellativo:
<<Chiaranetta>>. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ogni singolo momento è apparso vivido nella mia mente quasi fossi la
spettatrice in un deserto cinema dei ricordi; a parte la nostra presenza, non
vi era nessuno... c'eravamo solo noi.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ed io, spettatrice felice, ero a casa finalmente, più vicina a me
stessa di quanto non lo fossi stata negli ultimi mesi. Senza accorgermene le ho
strette forte a me, grata di quel momento, grata di quelle parole, grata di
tanta bellezza. Ho parlato pochissimo, ho ascoltato tanto, ho riempito i miei
occhi di quei sorrisi, di quelle frasi buffe ed ora mi accorgo che i miei dubbi
non sono scomparsi, sono solo laggiù in fondo dentro me, e credo che in fondo
mi servano per mantenermi in allenamento costante per il cambiamento. La paura
di sbagliare certe volte insegna anche a cadere e forse ad aver voglia di
rimettersi a correre e a saltare.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Forse i dubbi aumentano perché aumentano le cose da imparare, o forse
alle volte occorre capire che si rimane sé stessi anche quando si ha paura,
anche quando si cresce e si cambia.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Una lettera, un disegno, una preziosa indicazione... Io, il mio essere
educatrice, i respiri lenti di bimbe che riposano serene.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Quella finestra si, la riconosco e riconosco anche me stessa riflessa
su quei vetri.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Quel riflesso lo devo a loro, alla loro capacità di mettere in bilico
la mia essenza, alla loro capacità di scuotermi e di educarmi a danzare con il
vento...<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Bentrovata Chiaranetta.</span><span style="font-size: 14pt;"> </span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p><p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p><p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p><p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"> </span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">Con l<b>’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p><p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span face=""Calibri","sans-serif"" style="font-size: 16pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 51W 05385 78440 00000 0000 455<o:p></o:p></span></strong></p><p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16pt;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></p><p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><o:p> </o:p></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><u><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">Mercoledì prossimo si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><u><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"> </span></b></p><p class="MsoNormal"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b>la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, <b>parte di una
famiglia</b>… </span></p><br /> <p></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-19103320144008796062024-02-21T09:00:00.001+01:002024-02-21T09:00:00.459+01:00Una dolce domenica in Casa Famiglia<p> <b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b><b style="text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: x-large;">UNA DOLCE
DOMENICA IN CASA FAMIGLIA</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La domenica
è un giorno in cui il tempo scorre lento, ci si può dedicare alla cucina, al
gioco, alla fantasia che ci fa viaggiare tra galassie e pianeti lontani. La
casa profuma delle risate delle bimbe, del profumo delle cose belle.<o:p></o:p></span></b></p><p>
</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih4-hlqwl_06aVGwiyq6uF9d7X91N2sdEBDhd6YBW4SrlPmG8V6SU3IKjXBaNNR2huvnub7z6Ng5ZLRAhFbw4h-yF8EJyFYp_aZKMGO-cxPk4sLXPitWqXfkJ5-Hcy96fuyuEmjl9kYZF7mz3O37tmgL3NbY_hzUU5yioOBp-wEOJtZVwVxEt2xL5VV7aK/s2048/san%20vale.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1480" data-original-width="2048" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih4-hlqwl_06aVGwiyq6uF9d7X91N2sdEBDhd6YBW4SrlPmG8V6SU3IKjXBaNNR2huvnub7z6Ng5ZLRAhFbw4h-yF8EJyFYp_aZKMGO-cxPk4sLXPitWqXfkJ5-Hcy96fuyuEmjl9kYZF7mz3O37tmgL3NbY_hzUU5yioOBp-wEOJtZVwVxEt2xL5VV7aK/s320/san%20vale.jpg" width="320" /></a></div><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Durante la settimana i turni sono sempre veloci: ci sono i compiti,
gli impegni della scuola, lo sport, e tutte gli impegni speciali tipici dei
ritmi di una comunità educativa. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Durante la settimana vi è sempre troppo poco tempo per dedicarsi alla
lentezza; ecco perché adoro il turno della domenica in Casa Famiglia.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il turno della domenica è un turno dolcemente lento. Ci si può
dedicare alla cucina: si possono preparare cose buone e speciali prendendosi
tutta la calma del mondo: la crema pasticcera si riposa lentamente dalla sua
calda cottura, il sugo sobbolle lento mentre smuove le foglie di basilico che
galleggiano pigre su quel mare rossastro. Il forno lascia che le zeppole si
gonfino fino ad esplodere in tutta la loro vanitosa pienezza, gli gnocchi
vengono a galla, prima uno, poi dieci, poi tutti. Il profumo del polpettone e
delle patate si diffonde per la casa invogliando tutti ad accomodarsi per
essere degustato.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La tovaglia viene scelta con attenzione: deve essere la più bella, la
più colorata, la più idonea ad accogliere le dolci commensali che apparecchiano
con estrema cura. La mozzarella si scioglie a contatto con gli gnocchi caldi
diventando golosamente filamentosa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il pranzo inizia alle due o forse alla tre ma cosa importa? Il tempo
accarezza lentamente il pomeriggio e si riempie di risate, tintinnii delle
posate e dei bicchieri. I piatti si riempiono e si svuotano. Le guance si
sporcano di sugo, poi di crema finché non si rilassano tronfie nel sorriso che
solo la sazietà del dopo pranzo sa evidenziare. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La tavola si sgombera e lascia posto a colori di ogni tipo,
cartoncini, forbicine e penne glitterate; manine si macchiano di giallo, di
rosso, di verde e di blu. Picchiettano, spennellano, incollano, scrivono,
evidenziano il dettaglio, realizzano meraviglie.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Un proiettore illumina una camera. Galassie e costellazioni appaiono
in quello che una volta era un banale soffitto. Una coperta scozzese è adagiata
a terra sulla quale quattro persone si godono la vista di quel viaggio
immaginario nello spazio. Non saprei per quanto tempo abbiamo volteggiato nello
spazio su quella coperta, forse alcuni minuti o forse anni e anni luce.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Nel frattempo c'è chi ha riacceso il forno e sta preparando le
pizzette al pomodoro con l'impasto che lento lento è cresciuto nella sua
ciotola per tutto il pomeriggio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La porta dell'ingresso si muove scattando annunciando l'ingresso della
collega per il cambio turno. Il mio turno sembrava iniziato da poco invece è
già finito.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Al momento di chiudere la porta della casa famiglia alle mie spalle mi
riempio le narici e le orecchie di quei profumi e di quei suoni; durante la
settimana c'è sempre troppo poco tempo per fare tutto. Riempio la mia anima
della lentezza della domenica ed ora posso andare via.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La casa profuma delle risate delle bimbe, del profumo delle cose
belle. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il mio turno è già finito.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ci vediamo al prossimo.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 51W 05385 78440 00000 0000 455<o:p></o:p></span></strong></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16.0pt;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><o:p> </o:p></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Mercoledì prossimo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">parte di una
famiglia</b>… <o:p></o:p></span></p><br /><p></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-63027048383300841372024-02-14T10:06:00.000+01:002024-02-14T10:06:13.268+01:00Meglio felici che famosi<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: x-large;">MEGLIO
FELICI CHE FAMOSI</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">I genitori
devono anche insegnare ai loro figli a gustare la gioia di vivere. Ma che cosa
rende veramente felice un bambino?<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3deZYCteegDmyajoUW33MPlcdf_ZIRxQBVUFWf3PNTO4aAXD3ZJHStEHIIrzC9aEPUthhpVhgmPeWT_qNQu7DDTYoW19RAR7JAV3AEPdybx5bIde-sw47IYc-VqDMElI6PHFdDYA-P9YDNOUxAfxOoqVPfBjPFtGGQ1LbBY6Tsv4nUyPn4jgLf3HU170L/s1125/FELICE%202.webp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="1125" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj3deZYCteegDmyajoUW33MPlcdf_ZIRxQBVUFWf3PNTO4aAXD3ZJHStEHIIrzC9aEPUthhpVhgmPeWT_qNQu7DDTYoW19RAR7JAV3AEPdybx5bIde-sw47IYc-VqDMElI6PHFdDYA-P9YDNOUxAfxOoqVPfBjPFtGGQ1LbBY6Tsv4nUyPn4jgLf3HU170L/s320/FELICE%202.webp" width="320" /></a></b></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">I genitori dovrebbero insegnare ai loro figli a gustare la gioia di
vivere. Ma che cosa rende veramente felice un bambino?<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Se ci fosse una risposta a questa grande domanda, se potessimo
conoscere la ricetta, che sollievo per i genitori! Come possiamo sapere se non
stiamo sbagliando obiettivi e mezzi? Forse tornando all’essenziale, solo
all’essenziale. Un bambino non può essere felice nel suo presente e nel suo
futuro, se non si sente amato con un amore assoluto e incondizionato. Non
perché sia bello, intelligente, affettuoso, gratificante, ma perché è lui.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">I genitori possono anche insegnare ai loro figli a gustare la gioia di
vivere. Amare la vita significa prestare attenzione positiva e gioiosa a ciò
che facciamo, a ciò che vediamo, a ciò che sentiamo, a ciò che desideriamo;
significa gioire del bello e del buono prima di lamentarsi del triste, del meno
buono o del brutto. Significa credere che l’oggi è pieno di piccole e grandi
meraviglie e che lo sarà anche il domani, perché la vita dà a chi cerca. Se questo
non è uno dei segreti della felicità, è vicino. Nutrito da questi viatici, come
potrebbe un bambino essere veramente infelice?</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il segreto<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Alcuni anni fa un’indagine, che ha coinvolto migliaia di madri con
almeno un figlio tra i 6 ed i 14 anni, ha dato risultati sorprendenti.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il 72% delle mamme sogna un figlio calciatore; il 49% lo desidera
attore; il 44% presentatore televisivo; il 35% imprenditore.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Queste le risposte per i figli maschi. Per le bambine le cose non
cambiano: il 64% delle mamme le vuole cantanti, il 56% presentatrici
televisive; il 43% ballerine; il 39% attrici/modelle; il 22% buone madri e
buone mogli.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Insomma, le mamme desiderano figli emergenti, di successo. Figli
famosi. Che dire?</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il genitore controcorrente ha buon gioco a rispondere. Il figlio che
ha una madre ed un padre con attese tanto alte, infatti, è destinato al 90%
alla tristezza. Sì, perché, quasi sicuramente, si sentirà in colpa per non
essere in grado di realizzare i sogni dei genitori; quasi sicuramente sprecherà
il tempo più bello della vita ad inseguire mete impossibili.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ma vi è un’altra ragione, ben più profonda, che porta a dare ragione
al genitore controcorrente. Non tutti gli uomini nascono per diventare famosi,
tutti nascono per essere felici!</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il bisogno di gioia è scritto nel nostro patrimonio cromosomico
genetico.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt;">Ecco perché la pedagogista Elisabetta Fiorentini non ha dubbi: “Per un
bambino, la gioia è importante come il pane e il companatico. Se non di più».
Dunque la gioia del bambino non è da prendersi sottogamba!</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Lo psicopedagogista Franco Frabboni è tassativo: “Se un bambino non
ride, bisogna preoccuparsene!”. Parole vere e severe che hanno forti ricadute
operative che il genitore controcorrente pratica in questo modo:</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">non obbliga il figlio a dimostrare d’essere un genio;</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">non lo costringe a fare l’adulto in anticipo;</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">si ricorda d’essere stato bambino pure lui;</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">non lo tiene inscatolato in casa come le statuine del presepio;</span><span style="font-size: 14pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">lo sveglia con un bacio, non accendendo la televisione;</span><span style="font-size: 14pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">lo coccola;</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">gli dà più calore che calorie;</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">ha sempre in mente il saggio proverbio africano: “Quando due elefanti
si combattono, chi ci rimette è l’erba del prato”.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Magnifico programma, impegnativo, ma anche esaltante: far felice un
bambino, nobilita l’uomo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La domenica mattina<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Da bambina ero felice ogni giorno di scuola, quando tornavo a casa e
mia madre mi vedeva sulla soglia e interrompeva all’istante tutte le attività
domestiche, si puliva le mani, si toglieva il grembiule, si rimetteva una
ciocca di capelli vagante nell’orecchio e diventava madre. “Sono sicura che
stai morendo di fame”, diceva, e questo le dava il via libera per prepararmi
uno spuntino, un lungo panino imburrato e una tavoletta di cioccolato. Si
sedeva accanto a me, guardandomi divorare, e quando una briciola di pane si
attaccava al bordo delle mie labbra, faceva un gesto per rimuoverla sulla sua
stessa bocca! Ciò che rende felice un bambino è giocare a nascondino e trovare
il nascondiglio giusto, il sottile brivido tra il piacere di sfuggire a chi
cerca e il desiderio di essere scoperto.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">«Sono i giochi della domenica mattina, quegli abbracci sinceri, le
risate e i pianti che vengono portati via, la sensazione potente di essere in
una vera famiglia dove non può accadere nulla di brutto o doloroso. Gli stessi
gesti, le stesse grida, lo stesso stupore deliziato e la voce languida del
bambino che si ferma: “Fermati, papà, fermati ancora, ancora!” Mi stupisco
sempre quando vedo e sento la gioia di un bambino al ricordo di un momento
felice o imprevedibile con uno dei due genitori» scrive il professor Jacques
Salomé. «Per esempio, una delle mie nipoti, Emeline, di sei anni, mi ha
raccontato, ridendo di gusto, la reazione di suo padre a uno dei suoi scherzi.
“Una domenica mattina, papà era ancora a letto, mezzo addormentato, gli sono
saltata addosso, so che gli piace, e gli ho chiesto (con voce molto dolce):
“Vuoi che ti lavi i denti? Suo padre, ancora insonnolito, acconsentì con un
sussurro. Poi, dopo qualche secondo, in un lampo di lucidità, chiede alla
figlia: “Dove hai trovato lo spazzolino? – Nel bidone della spazzatura dei
vicini! Poi papà si è svegliato all’improvviso e ha detto “Uh, che schifo!” Aprì
completamente gli occhi e mi chiese: “E l’acqua, dove l’hai trovata? – Sono
troppo piccola, non potevo aprire il lavandino e quindi l’ho presa dal water!”
Poi nonno, avresti dovuto vedere papà, si è alzato, saltando verso il soffitto,
ridendo “Non è vero, non è vero! Non avrei mai dovuto mettere al mondo una
ragazza così intraprendente!” Ed Emeline conclude, ridendo tra le braccia del
padre: “Papà dice sempre che bisogna accontentarsi di quello che si ha!”</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La felicità di un bambino è legata alla stabilità emotiva dei genitori
e all’affidabilità e coerenza delle loro risposte. Quando, ad esempio, non si
parla di lui, ma a lui! Quando non facciamo per lui, ma con lui! Quando si
hanno desideri verso di lui, e non su di lui!».<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Autore: Pino Pellegrino<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Fonte: www.biesseonline.sdb.org<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></b><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 03W0538578440CC1570000455<o:p></o:p></span></strong></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16.0pt;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-41894073373516495322024-01-24T09:39:00.001+01:002024-01-24T09:39:20.881+01:00Paura della scuola<p style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"> <b style="text-align: center;">PAURA DELLA
SCUOLA: </b></span></p><p style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"><b style="text-align: center;">COS’E’ E COME SI PRESENTA</b></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizM0vW6tJ4t4Bk0F3oKuFZXDr10FLnQRQVP1tkKM2J0bY3Km-e29_Ix7VXI6grK9BAj6_-32F-W6nybBNC_AnX8bVGua5-X8Mi9P7PhCCB65_qLYgLPcXVkr6tBvhG033gEJXqJUMu4eo8uNqXj9nboguVuhJx68mSPHofLR8af6KztyM47VmFIg27xpvV/s1200/PAURA%20DELLA%20SCUOLA.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="750" data-original-width="1200" height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizM0vW6tJ4t4Bk0F3oKuFZXDr10FLnQRQVP1tkKM2J0bY3Km-e29_Ix7VXI6grK9BAj6_-32F-W6nybBNC_AnX8bVGua5-X8Mi9P7PhCCB65_qLYgLPcXVkr6tBvhG033gEJXqJUMu4eo8uNqXj9nboguVuhJx68mSPHofLR8af6KztyM47VmFIg27xpvV/s320/PAURA%20DELLA%20SCUOLA.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Quando finii la scuola media, davanti a me avevo un'estate diversa:
l'estate prima delle scuole superiori. Provai una certa ansia dovuta a quanto
ci ripetevano costantemente, in parte, gli insegnati della scuola media e, in
parte, i miei genitori. Non solo. Quest'ansia era sostenuta anche dalle mie "fantasie"
di preadolescente a cui poi sommavo quelle degli altri miei amici.</span><span style="font-size: 14pt;"> </span><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">‘’Quando poi cominciai la scuola superiore non ricordo esattamente
come andò, ma ricordo che a dicembre ero già ambientato e impegnato non solo
con le attività scolastiche ma anche quelle extra-scolastiche che mi
entusiasmavano tantissimo.’’</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Eppure non sempre un percorso scolastico è così lineare e sereno per
lo studente, i suoi genitori e gli insegnanti. Molte volte infatti la scuola
può essere vissuta con un generale senso di noia, con una sensazione di ansia
paralizzante la persona, con un senso di paura, disistima, vergogna e
disprezzo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">A tal fine è tuttavia necessario sottolineare la profonda differenza
che corre tra chi non va a scuola e chi teme la scuola. Chi tende a
"marinare" la scuola non prova il disagio avvertito dai secondi, non
sembra aver investito sulla scuola, sui compagni, sulla rete che gli è attorno.
Questi potrebbe girovagare nella città per opposizione ai genitori, per ragioni
che non sempre sono dovute a lacune o ritardi nella scolarizzazione. Egli
potrebbe sviluppare delle tendenze antisociali in virtù di una mancata, più o
meno, disciplina all'interno della famiglia.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ciò che invece succede ai ragazzi che temono la scuola è ben diverso,
facente parte di un fenomeno che solo apparentemente parrebbe "di
moda" ma che descrive primariamente il nostro sistema scolastico (guidato
sempre più da valori improntati al solo sviluppo delle competenze e della
competizione) e la nostra società, le cui famiglie prestano una maggiore
attenzione al rendimento scolastico non immaginando che questo è mediato sempre
e comunque dalla sfera affettiva: lo stato di benessere/malessere con cui mi
appresto ad apprendere.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Per tali ragioni gli esperti parlano di fobia scolastica che rientra
tra le tante cause che porterebbero all'abbandono scolastico e che si presenta
sotto due forme: durate la scuola primaria (nell'infanzia) o nel corso della
scuola di primo e sopratutto secondo grado (nella pubertà e nell'adolescenza)</span><span style="font-size: 14pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Fobia scolastica e
infanzia<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Per quanto riguarda la prima forma di fobia scolastica essa è meno
grave della seconda ed interessa soprattutto i bambini.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Si manifesta sotto forma (a) d'ansia e malesseri fisici al momento del
distacco da casa e per mezzo di (b) pensieri e fantasie catastrofiche che
riguardano loro e i genitori: temono di essere abbandonati, che i genitori
muoiano o che non siano presenti al loro ritorno a casa.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Questi bambini sembrano sentirsi tranquilli solo quando sono a casa,
facendo così pensare ad alcune difficoltà relazionali e di separazione che
appartengono dapprima ai loro genitori: una parte di loro vorrebbe avere vicino
il figlio il quale però, avvertendo queste difficoltà e preoccupazioni,
risponde assecondandole, vivendole sulla sua pelle.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Fobia scolastica e
adolescenza<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Molto più complessa è tuttavia la comparsa della fobia scolastica
negli adolescenti, la quale non è più studiata e compresa in concordanza alle
sole difficoltà di separazione ma come conseguenza di un ventaglio di cause
molto più ampio sul cui sfondo vi è anzitutto il cambio da uno stile di scuola
più "materno" a un altro che richiede una maggiore autonomia,
responsabilità e comporta la capacità di interrompere i legami con l'ambiente
per sedersi su una scrivania, aprire il quaderno e svolgere i compiti; scelte e
comportamenti che sottendono che l'adolescente sia in grado di dire
"no" alle "seduzioni del mondo": alla televisione, allo
schermo del pc e del cellulare, agli amici, alle richieste dei corpo, alla famiglia.
Come ricorda il pediatra e psicoanalista Winnicott, egli deve essere capace di
interessarsi a ciò che non lo riguarda per niente.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">A ciò poi s'accompagna l'affermarsi di un corpo sessuato che mette
ancor più in difficoltà gli adolescenti poiché le sensazioni che esso genera
spingono a nuove scoperte, nuovi interessi, nuovi bisogni che potrebbero
spaventare, essere visti come i responsabili di una serie di conflitti che
fanno dimenticare la precedente pacifica armonia interna.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Se nell'età infantile la crescita avviene prevalentemente all'interno
della famiglia e la scuola esiste come struttura parallela, nell'adolescenza
essa diviene centrale, il primo nucleo dei legami e di sviluppo, il luogo in
cui l'adolescente:</span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><br /></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">deve affrontare di
"sfilare sulla passerella della scuola" ed esporsi allo sguardo e ai
giudizi negativi o positivi dei coetanei: dal taglio di capelli alle scarpe,
dallo zaino agli occhiali da sole, dal modello di cellulare a quello della band
ascoltata ecc.;<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">deve affrontare il
giudizio di un team di adulti che di mestiere fa proprio quello di valutare gli
adolescenti; stimare se han compreso le "cose strane" che sono successe
nel pianeta dall'antichità ai giorni nostri.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Per questi motivi, la mole di lavoro che spetta loro durante questo
periodo di vita non permette più di focalizzarsi per imparare solo dai libri ma
anche da questa serie di cose, non meno semplici, trasversali e ugualmente
importanti: nessun adulto, arrivando in ufficio, è esposto a cosi tanti rischi,
novità e insicurezze.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Adolescenza e Web<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Per queste stesse ragioni allora essa può spaventare, può diventare
sempre più faticosa, frustrante e opprimente, tanto da generare inizialmente la
vergogna di sentirsi esposti agli occhi degli altri come fallimentari e
disprezzabili e poi la cosiddetta fobia e paura scolastica.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Questa frattura, nei casi più drammatici, porta a diverse conseguenze
e diverse tipologie di quadri clinici. Tra questi vi è il ritiro dal mondo reale
al quale segue, oramai sempre più spesso, un ritiro nel mondo virtuale in cui
c'è:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l1 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">un movimento
compensatorio come conseguenza alle tante amarezze per il fallimento
scolastico, l'isolamento e la perdita del gruppo di coetanei;<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l1 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">la prevedibilità dei
gesti, la controllabilità degli oggetti;<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; margin-left: 36.0pt; margin-right: 0cm; margin-top: 0cm; mso-list: l1 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;"><!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-feature-settings: normal; font-kerning: auto; font-optical-sizing: auto; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-alternates: normal; font-variant-east-asian: normal; font-variant-numeric: normal; font-variant-position: normal; font-variation-settings: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">la mancanza di
complessità e contraddittorietà tipica delle relazioni reali;</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ciò che allora si rende necessario è che l'adolescente trovi uno
spazio per poter condividere con un esperto cosa gli sta succedendo
fisicamente, affettivamente, socialmente e cognitivamente; uno spazio in cui
non si pretenda che la guarigione costituisca il ritorno a scuola ma che gli
dia delle motivazioni rispetto a ciò che è accaduto, ciò che ha interrotto il
suo sviluppo, così da poter decidere più coscientemente come comportarsi.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Fonte: www.guidapsicologi.it<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b>’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 03W0538578440CC1570000455<o:p></o:p></span></strong></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16.0pt;">www.paidos.it</span></a></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-59196285714369880252024-01-11T11:39:00.001+01:002024-01-11T11:39:18.970+01:00non riusciamo più a guardarci negli occhi<p style="text-align: center;"><b><span style="font-size: x-large;"> NON RIUSCIAMO PIU' A GUARDARCI NEGLI OCCHI</span></b></p><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="background: white; color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJI9lEBJOzbiGy3RSRZwsQOfVs8WOo2nlC6nZiRU-ib31uBbMiKi6DnIBr1PF_JoJRqGTpjWfNSYGmcHx0tUw-iy-deNlFSuWsQz01JTctmtx2ZjRyOmaKcYWb7wx25GXn3G1ReG7K05MHLtZDBF08M5Mjl3JKhyphenhyphenjkqE8Hb8kHxONCO3bTnE-I55o7sy2N/s500/guardarsi.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="334" data-original-width="500" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgJI9lEBJOzbiGy3RSRZwsQOfVs8WOo2nlC6nZiRU-ib31uBbMiKi6DnIBr1PF_JoJRqGTpjWfNSYGmcHx0tUw-iy-deNlFSuWsQz01JTctmtx2ZjRyOmaKcYWb7wx25GXn3G1ReG7K05MHLtZDBF08M5Mjl3JKhyphenhyphenjkqE8Hb8kHxONCO3bTnE-I55o7sy2N/s320/guardarsi.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="background: white; color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Uno dei segni della fretta che condiziona le persone del nostro tempo
è <b>l'incapacità</b> crescente <b>di comunicare con gli occhi</b>.
I contatti tra le persone si sono moltiplicati: internet, e-mail, telefonino...
E ci stiamo dimenticando del contatto più semplice: il contatto visivo.</span><span style="font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">In famiglia, scompaiono le occasioni che consentivano alle persone di “<b>guardarsi</b>”.
Una statistica afferma che il tempo medio che un genitore trascorre con un
figlio adolescente è attualmente stimabile in 12 minuti al giorno. Anche il
pasto della sera non viene più consumato insieme, per le troppe attività in cui
ciascuno è impegnato e i diversi gusti televisivi. Dei 12 minuti, almeno 10
vengono impiegati per dare istruzioni o verificare l'esecuzione di quelle
impartite il giorno precedente, gli altri minuti si esauriscono in questioni
poco significative.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">È così che diventa realmente possibile la preghiera ormai classica:
«Signore, fammi diventare un televisore, così la mia mamma e il mio papà mi
guarderanno un po' di più».<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Il contatto visivo è guardare direttamente una persona
negli occhi</span></b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">. La maggioranza della gente non capisce quanto questo contatto sia vitale.
Quasi tutti però conoscono il disagio di una conversazione con qualcuno che
guarda costantemente altrove e che è incapace di guardare in faccia
l'interlocutore.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Le persone hanno bisogno di essere guardate</span></b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">. A che
cosa servono le tante cure al vestito, al look, al corpo se non per attirare
l'attenzione e lo sguardo degli altri? Anche il piercing, i tatuaggi e le
spesso sconcertanti originalità degli adolescenti sono l'inquietante
invocazione: «Guardatemi!».<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Il contatto visivo è essenziale</span></b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"> non
solo per comunicare con i bambini ma per soddisfare i loro bisogni emotivi. Il
bambino utilizza il contatto visivo con i genitori per nutrirsi emotivamente.
Con gli occhi si comunica amore. Lo sanno bene gli innamorati. Tutti sentono la
profonda emotività della frase «Mangiarsi con gli occhi». Anche l'evangelista
Marco nell'episodio dell'incontro tra Gesù e il giovane ricco, afferma: «Gesù,
fissatolo, lo amò...».<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Lo sguardo dei genitori significa amore, attenzione
reale, apprezzamento e interesse</span></b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">. Gli occhi dei genitori sono una fonte di valore e
una forma di nutrimento morale ed emotivo. Un figlio moltiplica il proprio
impegno se si sente guardato dai genitori. Purtroppo molti genitori sono
occupati a far tante cose per i propri figli e poi si dimenticano di
“guardarli”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Ormai è provato: lo sguardo caldo e incoraggiante dell'insegnante aumenta
l'impegno dell'alunno, lo aiuta a capire meglio ciò che gli viene detto. Così
pure è certo che i bambini memorizzano meglio le fiabe raccontate guardandoli
negli occhi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Insomma<b>, la mancanza del contatto visivo è un danno umano di non poco
conto</b> e non utilizzarlo sarebbe da irresponsabili. Anche perché esiste
il pericolo della sua scomparsa (o quasi) a causa della inarrestabile e sempre
più invadente comunicazione digitale! L'insidia è davvero alta. Il cellulare,
il tablet, lo smartphone connettono, ma non mettono in relazione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">• I “connessi” non sentono la vibrazione dello stare vicino l'uno
all'altro, del guardarsi, dello sfiorarsi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">• Si è scoperto che i ragazzi che chattano molto non arrossiscono più ed
hanno difficoltà a fissarsi negli occhi. Questa è povertà umana!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">• Nei campi di concentramento tedeschi era severamente proibito ai
prigionieri guardare negli occhi le guardie di sorveglianza, per timore che
queste avrebbero potuto intenerirsi ed essere meno dure.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">I contatti sbagliati</span></b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Fin qui tutto pare correre liscio. In realtà non è così. Non tutti i
contatti visivi, infatti, hanno valenza umanizzante.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Vi sono contatti sbagliati che danneggiano la nostra crescita umana ed
altri che la favoriscono.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">• <b>Quello dell'occhio poliziesco dei genitori</b> che
controllano ogni mossa del figlio, lo pedinano tutto il giorno, gli soffiano
continuamente sul collo, gli razionano i metri di libertà. L'occhio poliziesco
non è fattore di crescita: potrà fare un disciplinato, ma non un educato. “Mai
la catena ha fatto buon cane”, recita l'indovinato proverbio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">• Un secondo tipo di contatto visivo sbagliato è quello <b>dell'occhio
minaccioso, fulminante</b>. “Guardami negli occhi!”, urlano alcuni genitori che
si dimenticano che la paura non ha mai innalzato alcuno, ma ha sempre solo
formato nani.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">• Terzo tipo di contatto visivo sbagliato (il peggiore tra tutti!) è <b>quello
dell'occhio indifferente</b>. L'indifferenza è sempre insopportabile: ti gela
l'anima, ti fa perdere la voglia d'essere al mondo. L'indifferenza è la sorella
gemella della crudeltà!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">I contatti buoni</span></b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Passiamo ai contatti buoni.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">• Contatto buono è <b>quello dell'occhio generoso</b> che vede
ciò che nessuno vede.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Un tale si era innamorato della celebre cantante e ballerina Elena Sontag
che vedeva stupenda.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Un giorno un amico gli disse: “Ma non hai notato che la signorina ha un
occhio più piccolo dell'altro?”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">“Macché - ribatté il convinto ammiratore - “ha un occhio più grande
dell'altro!”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">A questi livelli di generosità (di umanità) possono arrivare gli occhi
generosi, i più apprezzati dai pedagogisti che sono d'accordo con la magnifica
intuizione dello scrittore francese François Mauriac: “Amare qualcuno
significa essere l'unico a vedere un miracolo che per tutti è invisibile”.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">• Buono è <b>il contatto visivo incoraggiante</b> che dà la
spinta e fa volare alto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">• Buono è <b>il contatto visivo accogliente</b> che ti avvolge come
un manto ripieno d'amore e di empatia. Un contatto visivo con tali caratteri ha
più valenza umanizzante di tutti i milioni di contatti digitali del mondo messi
insieme<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Autore: Pino Pellegrino<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-ascii-font-family: Calibri; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-hansi-font-family: Calibri; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Fonte: www.biesseonline.sdb.org<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></b><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 03W0538578440CC1570000455<o:p></o:p></span></strong></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16.0pt;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></p><br /><p></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-77728424473823944422023-12-18T08:33:00.000+01:002023-12-18T08:33:01.152+01:00Lettera di un adolescente ai genitori<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: x-large;">LETTERA DI
UN ADOLESCENTE AI GENITORI</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Perché la vita con gli
adolescenti sembra sempre un estenuante tiro alla fune? Possibile che i genitori
siano sempre sbagliati ai loro occhi? Questa lettera è stata scritta da
Gretchen L Schmelzer, una psicologa e scrittrice statunitense, e dovrebbe
essere inserita tra le letture obbligatorie del manuale del genitore
dell’adolescente.<o:p></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDy9ags3aMbaVLGLaWeZo6v8h0Wa88HWQIznMZI76h7Hytcp5x5LTcLupe_2w4KFB70GgC0xBrP7V-Cxh8Mrb-E9TfkI193I58pGfrAdwnyfuwnBgPtshTNfpLqK32P6ytkXuQt4jYVcQVqAburtrbWybcYxE229NjGDw_O8Ku7u2V3V2250CnjN-fKPIc/s630/genitori-figli-adolescenti.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="360" data-original-width="630" height="183" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjDy9ags3aMbaVLGLaWeZo6v8h0Wa88HWQIznMZI76h7Hytcp5x5LTcLupe_2w4KFB70GgC0xBrP7V-Cxh8Mrb-E9TfkI193I58pGfrAdwnyfuwnBgPtshTNfpLqK32P6ytkXuQt4jYVcQVqAburtrbWybcYxE229NjGDw_O8Ku7u2V3V2250CnjN-fKPIc/s320/genitori-figli-adolescenti.jpg" width="320" /></a></b></div><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Caro Genitore,<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Questa è la lettera che vorrei poterti scrivere.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Questo conflitto in cui siamo, ora. Ne ho bisogno. Ho bisogno di
questa lotta. Non te lo posso dire perché non ho il lessico per farlo e
comunque non avrebbe senso quello che direi. Ma ho bisogno di questa lotta.
Disperatamente. Ho bisogno di odiarti ora, e ho bisogno che tu sopravviva a
questo odio. Ho bisogno che tu sopravviva al mio odiare te, e al tuo odiare me.
Ho bisogno di questo conflitto anche se pure io lo detesto. Non importa neanche
su cosa stiamo litigando: l’ora di rientro a casa, i compiti, i panni sporchi,
la mia stanza incasinata, uscire, restare a casa, andare via di casa, vivere in
famiglia, ragazzo, ragazza, non avere amici, avere cattivi amici. Non importa.
Ho bisogno di lottare con te su queste cose e ho bisogno che tu lo faccia con
me.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ho disperatamente bisogno che tu mantenga l’altro capo della corda.
Che ti ci aggrappi forte mentre io strattono il capo dalla mia parte, mentre
cerco di trovare appigli per vivere questo mondo nuovo cui sento di affacciarmi.
Prima sapevo chi fossi io, chi fossi tu, chi fossimo noi. Ma ora, non lo so
più. In questo momento sto cercando i miei confini, e a volte riesco a trovarli
solo quando tiro questa fune. Quando spingo tutto quello che conoscevo al suo
limite. Allora io mi sento di esistere, e per un minuto riesco a respirare. E
lo so che ti manca tantissimo il bambino dolce che ero. Lo so, perché manca
anche a me quel bambino, e a volte questa nostalgia è quello che rende tutto
doloroso per me al momento.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ho bisogno di questa lotta e ho bisogno di vedere che, non importa
quanto tremendi o esagerati i miei sentimenti siano, non distruggeranno me, né
te. Ho bisogno che tu mi ami anche quando sono pessimo, anche quando sembra che
io non ti ami. Ho bisogno che tu ami te stesso, e me, che tu ci ami entrambi e
per conto di tutti e due. Lo so che fa male essere antipatici, avere etichette
di quello marcio. Anche io provo la stessa cosa dentro, ma ho bisogno che tu lo
tolleri, e che ti faccia aiutare da altri adulti per farlo. Perché io non posso
in questo momento. Se vuoi stare insieme ai tuoi amici adulti e fare un
“gruppo-di-mutuo-supporto-per-sopravvivere-al-tuo-adolescente”, fa’ pure. O
parlare di me alle mie spalle, non ho problemi. Basta che non rinunci a me, che
non rinunci a questo conflitto. Ne ho bisogno.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Questo è il conflitto che mi insegnerà che la mia ombra non è più
grande della mia luce. Questo è il conflitto che mi insegnerà che i sentimenti
negativi non significano la fine di una relazione. Questo è il conflitto che mi
insegnerà come ascoltare me stesso, anche quando sono una delusione per gli
altri.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">E questo conflitto particolare, finirà. Come ogni tempesta, sarà
spazzata via. E io dimenticherò, e tu dimenticherai. E poi tornerà da capo. E
io avrò bisogno che tu regga la corda di nuovo. Di nuovo e di nuovo, per anni.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Lo so che non c’è nulla di intrinsecamente soddisfacente in questa
situazione per te. Lo so che probabilmente non ti ringrazierò mai per questo, o
neanche te ne darò credito. Anzi probabilmente ti criticherò per tutto questo
duro lavoro. Sembrerà che niente che tu faccia sia mai abbastanza. Eppure, io
faccio affidamento interamente sulla tua capacità di restare in questo
conflitto. Non importa quanto io polemizzi, non importa quanto io mi lamenti. Non
importa quanto mi chiuda in silenzio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Per favore, resta dall’altro capo della fune. E lo so che stai facendo
il lavoro più importante che qualcuno possa mai fare per me in questo momento.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Con amore, il tuo teenager.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><br /></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Fonte: genitori crescono.com<o:p></o:p></span></p><p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></b><p></p><p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p><p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"> </span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b>’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p><p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 03W0538578440CC1570000455<o:p></o:p></span></strong></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
</p><p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16.0pt;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-71508926557444857572023-11-28T23:38:00.005+01:002023-11-28T23:39:11.002+01:00La paura da non fuggire<p><b><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="line-height: 115%;"><span style="font-size: x-large;">LA PAURA DA NON FUGGIRE</span><o:p style="font-size: 14pt;"></o:p></span></b></p><p class="MsoNormal" style="text-align: center;">
</p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Giulia poteva essere
mia figlia, ma anche Filippo poteva essere mio figlio, ognuno con le sue
fragilità, diverse ma tutte straordinariamente importanti, ed ho avuto paura!</span></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy6eWi1lJQCCAvLkbuxoyUb188Qj1gKw4_qgqVQAl1L1hd75lvum3bvDIzgAzxRd7FDM8Tf-N37sgAas4sBqkvNEhcS0tMFbbn-s1Xr_XvMsl5UBHY0V74lStU3ux6aMElyCNCVEQhpgEhN164sZ2NoPl5uMvWktvx0mgLhRe6UpUg4TNUxkaOINbEWEos/s800/giuliaaaa.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="458" data-original-width="800" height="183" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhy6eWi1lJQCCAvLkbuxoyUb188Qj1gKw4_qgqVQAl1L1hd75lvum3bvDIzgAzxRd7FDM8Tf-N37sgAas4sBqkvNEhcS0tMFbbn-s1Xr_XvMsl5UBHY0V74lStU3ux6aMElyCNCVEQhpgEhN164sZ2NoPl5uMvWktvx0mgLhRe6UpUg4TNUxkaOINbEWEos/s320/giuliaaaa.jpg" width="320" /></a></div><p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">All’inizio sono rimasta turbata, e questo non mi ha sorpreso:
l’attesa, il timore di un epilogo drammatico, la speranza di una risoluzione
che tranquillizzasse tutte le nostre coscienze al riparo dall’orrore.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Poi sono rimasta sconvolta, e<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>anche questo non mi ha sorpreso: il clamore mediatico, l’indignazione
collettiva, l’onda emotiva che ci restituisce alla nostra umanità certa, al
sicuro dalle mostruosità altre.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Alla fine ho avuto paura, e questo mi ha sorpreso: perché
paura al sicuro della “normalità” dei miei affetti, delle mie certezze?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">E quante volte ho ascoltato storie, condiviso vite trasudanti
sofferenza, dolore, ferite sanguinanti di traumi passati e presenti. E ogni
volta facendo il mio poco, il mio piccolo, quella goccia insignificante alla
ricerca di un senso. E ogni volta quella timida certezza di riconoscere le
dinamiche, gli ambienti, i presupposti di vita e di condizioni che possono
generare la violenza, subita ed agita, vicina ma sempre lontana, non
appartenente. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Ma questa storia no, fuori dagli schemi a cancellare certezze:
giovani universitari “normali”, ragazzi che si affacciano alla vita pieni di
progetti e di speranze, senza degrado, senza ambienti malsani.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Giulia poteva essere mia figlia, ma anche Filippo poteva
essere mio figlio, ognuno con le sue fragilità, diverse ma tutte
straordinariamente importanti. Quanto riusciamo a intravederle? Quanto le
filtriamo attraverso la paura di non riuscire ad affrontarle e i sensi di colpa
placati dall’autorassicurazione sull’età, sull’esserci passati tutti, sul tempo
che guarisce? Dove finisce la paura e comincia la speranza?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Dove il senso di impotenza e la fiducia?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Sono inchiodata qui, a chiedermi se i miei occhiali mi
permettono di vedere ancora, a interrogarmi su cosa ci manca per esserci e per
restare nelle vita dei nostri figli, perché ora l’ho capito che è giusto avere
paura:<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>perché Giulia sono io, perché
Filippo sono io.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Dott.ssa Roberta Monda<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">(Psicologa, Cooperativa Paidòs)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">Con l<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span face=""Calibri","sans-serif"" style="font-size: 16pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 03W0538578440CC1570000455<o:p></o:p></span></strong></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16pt;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><o:p> </o:p></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">Mercoledì prossimo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">parte di una
famiglia</b>… <o:p></o:p></span></p><br />Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-85273195251393369042023-11-22T08:00:00.001+01:002023-11-22T08:00:00.158+01:00Roba da maschi, roba da femmine<p style="text-align: center;"> <b style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;">ROBA DA
MASCHI, ROBA DA FEMMINA</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;"><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Non è il tingere di rosso
una panchina, non è il porre le scarpe con il tacco per le vie delle città, non
sono i progetti volanti che salvano dalla violenza... è l'educazione. È quella che rende "umani". </span></b></p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSkvQsNWqCKWx9O3CqmeIuFio5pGdf919Marx2T7G7cDkhz0J15imsjmEJGkgISpmS10F2SIX5ARY6c9-hspMmQ1NVnrAbdwQjBiqlL94IIoy5cachj1LMQQoV4m6t_hIyu3ln8lwY5ylP2bNKZnwJYJrGI513vgrncXM4byCR4pZe2h5wJ7pNjDlhffqW/s1080/violenza-donne.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1080" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSkvQsNWqCKWx9O3CqmeIuFio5pGdf919Marx2T7G7cDkhz0J15imsjmEJGkgISpmS10F2SIX5ARY6c9-hspMmQ1NVnrAbdwQjBiqlL94IIoy5cachj1LMQQoV4m6t_hIyu3ln8lwY5ylP2bNKZnwJYJrGI513vgrncXM4byCR4pZe2h5wJ7pNjDlhffqW/s320/violenza-donne.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ripensavo ad un episodio a cui assistetti qualche mese fa; un bambino,
poteva avere una decina d'anni, voleva tanto acquistare un braccialetto dalle
sfumature rosa e celesti da una bancarella. Chiese di poter avere quello invece
che quello di cuoio che i suoi genitori volevano per lui. Entrambi i genitori
con profondo divertimento e disprezzo esordirono un secco "NO" a
quella richiesta: <<È roba da femmine, che sei impazzito!?, smetti di
frignare come una femminuccia e prenditi quello da maschio!>>. Il bambino
si rigirò fra le mani quel braccialetto in cuoio e guardò con passione ed al
tempo disprezzo quello rosa e celeste che tanto avrebbe voluto. In quel momento
credo che quel bambino abbia compreso che la roba da "femmine" fosse
qualcosa da detestare nel momento stesso in cui quella stessa cosa tanto ambita
non poté essere sua. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ripensavo quando all'asilo una madre strappò dalle mani l'albo
illustrato che spiegava i sentimenti dalle mani di un bambino perché non si
poteva abituare a quelle cose "sdolcinate", doveva pensare alle cose
serie; ricordo ancora che andò a protestare dal titolare per le mie incapacità
"didattiche".<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ora a distanza di mesi, rileggo una notizia come tante, l'ennesima ma
non l'ultima e ripenso a quello sguardo.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Da un po' di tempo, da quando sono educatrice e soprattutto dopo gli
ultimi anni della mia vita mi sono resa conto dei danni reali, effettivi, gravi
che generano gli approcci DISeducativi centrati nella differenziazione (non in
positivo) dei comportamenti "ottimali" per un maschio e per una
femmina e soprattutto all'analisi di cosa accade se non si rientra in quei
canoni comportamentali. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Se la "femmina" non è prodiga all'ammonimento sacrale che la
invoglia ad un atteggiamento mansueto e sottomesso, se ha un passato, se ha
esperienza, se è colta, se sa riconoscere il sbagliato è...un pericolo; un
pericolo serio da nascondere perché ribelle. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Se il "maschio" non è prodigo ai solidi atteggiamenti
militareschi, prevaricanti, privi di "sentimentalismi"( così li
chiamano con disprezzo), se ha avuto tante esperienze con tante donne ( tutte
necessarie per capire quanto fossero "poco di buono" e non adatte
alla protezione ed al controllo che invece il grande uomo sa dispensare) allora
è "frocio, debole, si fa mettere la gonnellina, non è un vero uomo, un
mezzo uomo, un omuncolo, uno che frigna come una femmina".<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Educare i bambini alla gestione dei sentimenti, delle emozioni,
educare i bambini ai "No", educarli in modo che non si credano esseri
onnipotenti, prevaricanti, patriarchi, oppressori, è necessario tanto quanto
educare le bambine alla rivoluzione, alla sapienza, alla libertà. Solo uno dei
due approcci non basta. Non è il tingere di rosso una panchina, non è il porre
le scarpe con il tacco per le vie delle città, non sono i progetti volanti che
salvano dalla violenza... è l'educazione. <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">È quella che rende "umani". <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Pubblichiamo ogni giorno immagini di donne con il volto coperto che
piangono per la violenza subita e però a scuola ci sono ancora i giochi
"da maschio e da femmina". (Altre reminiscenze dei libri didattici
dell'asilo: disegna nel cerchio i giochi da femmina e quelli da maschio; inserisci
nell'elenco i mestieri da femmina e quelli da maschio).<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">A casa si gioca ancora a crescere piccoli re che debbono avere tutto e
subito.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La politica racconta ancora che c'è un solo tipo di famiglia e di sana
genitorialità.<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il solo pensiero che ai bambini "maschi" venga
"indottrinata" l'educazione all'affettività o che l'educazione
sessuale si insegni a scuola è ancora aberrante per le famiglie "per bene,
quelle con sani principi di moralità".<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Per strada una ragazza giace a terra infreddolita violentata da 7
ragazzi contemporaneamente ed esposta al delirio mediatico come quella che
"se la va a cercare perché ubriaca".<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Una signora in un film viene presa a calci e pugni mentre "danza
nella normalità dell'equilibrio domestico con suo marito".<o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Una ragazza giace sul fondo di un lago priva di vita.</span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p><p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p><p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p><p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p><p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"> </span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b>’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p><p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 51W 05385 78440 00000 0000 455<o:p></o:p></span></strong></p><p style="text-align: center;">
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">www.paidos.it</span></a></span></p><p><br /></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-42038558876198844692023-11-15T09:17:00.002+01:002023-11-15T09:18:41.512+01:00Il film della Cortellesi è tremendo, ma va assolutamente visto<p> <b><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: x-large;">IL FILM
DELLA CORTELLESI E’ ‘TREMENDO’ MA VA ASSOLUTAMENTO VISTO</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 18.6667px; text-align: left;"><b>Nel film c'è la musica che attutisce il colpo di uno schiaffo, c'è la danza che rende meno grave l'impatto delle botte, eppure quelle scene sono il racconto di una bimba che in preda agli incubi, raccontava di un mondo senza musica, senza danza, senza libertà, di un mondo in cui non aveva diritto di contare.</b></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0ScdLtn5bE1au31LinctcjpGepzY6-QJaprHr8wsZS7WSvgDGf8vHnKNDq6RO-cY0Pf61FR0RME7WKCPMkFDhBUVQGBn1oN189YN2-IrW7p3758fKUkLiWZdJ6x8-3zxx5KVxNWASxZoegQ8cE_3K2qTb5jNnVp-jpkFMdKlofpuXL5FpvpaOM9HPJ1UG/s700/CORTELLESI.jpeg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="700" data-original-width="490" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj0ScdLtn5bE1au31LinctcjpGepzY6-QJaprHr8wsZS7WSvgDGf8vHnKNDq6RO-cY0Pf61FR0RME7WKCPMkFDhBUVQGBn1oN189YN2-IrW7p3758fKUkLiWZdJ6x8-3zxx5KVxNWASxZoegQ8cE_3K2qTb5jNnVp-jpkFMdKlofpuXL5FpvpaOM9HPJ1UG/s320/CORTELLESI.jpeg" width="224" /></a></div><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ho iniziato ad osservare la piacevolezza di una proiezione in bianco e
nero al cinema e mi sono sentita entusiasta; ho sempre adorato i film in bianco
e nero, ne ho visti a iosa ma è rara, per la mia età, la possibilità di vederli
al cinema.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ho iniziato a guardarlo a cuore leggero, sapendo per sommi capi la
tematica trattata, però immaginavo fosse attenuato dall'ironia, dalle battute o
non so cos'altro.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La verità è che nel mentre la storia si addentrava fra le parole
"stai zitta", "ma che ne vuoi sapere tu", "tu sei
femmina, a scuola ci va lui che è maschio" risentivo le parole delle mie
nonne, di mia madre...delle ragazze della Casa Famiglia.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">L'ironia c'è, c'è la musica che attutisce il colpo di uno schiaffo,
c'è la danza che rende meno grave l'impatto delle botte, eppure quelle scene
erano il racconto di una bimba nel pieno della notte che in preda agli incubi
raccontava di un mondo senza musica, senza danza e senza la bellezza del bianco
e nero.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">"Scappa, ti prego, scappa" è quello che pensavo mentre la
storia proseguiva nel suo racconto, mentre nella mia mente frammenti di
immagini di nonne che raccontavano il perché non potevano andare a scuola, il
perché da bambine non dovevano imparare a capire, "Ero femmina, non
spettava a me studiare". Ricordo lo sguardo delle mie nonne quando studiavo
all'università, forse era la loro parte bambina e recondita che urlava a
squarcia gola quanto valesse quel mio studio. Ricordo il modo in cui una di
loro mi stringeva il braccio sorridendomi quando le dicevo di aver passato un
esame. Una di loro collezionava libri, libri di ogni tipo: di filosofia,
antropologia, romanzi, trattati di politica, riempiva la casa di libri e forse
quello era il suo modo silente per rivalersi su quel sistema che voleva
allontanarla dallo studio ad ogni costo. Pensavo alla presa di posizione di mia
madre che a 18 anni da sola se ne partiva per un lavoro al nord, indossava la
minigonna, lavorava giorno e notte con il pancione al nono mese di gravidanza e
non aveva sconti sulla sua mole di lavoro.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Pensavo alle bimbe che sono accolte fra le mura della Casa Famiglia, e
a tutte quelle storie di violenza che sono passate per di là. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Le lacrime sgorgavano come non vi fosse un "domani".<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Forse sono lontani i tempi della guerra in Italia, forse sono lontani
i tempi dei cortili, dell'impostazione sociale patriarcale... Ma non sono
lontani i tempi della violenza, del "tu non puoi", del "tu non
devi" "del tu sei MIA e fai quello che dico IO", "te ne
pentirai se OSI disubbidire", "con le amiche non esci",
"hai avuto esperienze, sei stata una poco di buono", "non sei
essenziale", "avrai delle conseguenze ", "fai le cose SOLO
per farti vedere", "Ti trucchi e ti metti i tacchi perché così gli
uomini ti guardano", "prendi esempio dalle altre "QUELLE sono
DONNE, stanno al loro posto, non TU"... Non c'è ironia capace di tamponare
le frasi che scorrevano impietose nella mia mente e nei miei ricordi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Stringiamo le schede, come lettere d'amore...>> Quanto
doveva valere quella scheda, quel momento, quel "potere" di decidere,
forse non riesco neanche lontanamente a comprenderlo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">È inutile dire che la Cortellesi è straordinaria in tutto ciò che la
rappresenta, eppure questa volta e se possibile è riuscita a salire un gradino
più su della spettacolarità.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">È solo un voto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Nei miei libri si chiamava il diritto di "contare".<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Questo film è TREMENDO, ed è proprio per questo che BISOGNA vederlo.</span></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><br /></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">Con l<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span face=""Calibri","sans-serif"" style="font-size: 16pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 51W 05385 78440 00000 0000 455<o:p></o:p></span></strong></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16pt;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><o:p> </o:p></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">Mercoledì prossimo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">parte di una
famiglia</b>… <o:p></o:p></span></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-39558130697264040542023-11-08T08:58:00.002+01:002023-11-08T08:58:13.241+01:009 consigli per fare i compiti con i figli<p> <b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: x-large;">9 CONSIGLI
PRATICI PER FARE I COMPITI CON I FIGLI</span></b><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDa7JuccD54PzFfpGU-SlotUaTNQjVeuI0gz8tFshSIt73P4dedhiNtcD54v4PMGIwU1GdUshclklHi1UtcgxaadhWPrQeEN6XtBsST17scWOVv3Ui6pbSiUH_Utp3PMG-g9nEfEKWAzLBqT2g3lbuj1xiphkM141tKCm6pfL2AQAOqm6YzpkOg3fEU4dS/s600/compiti-a-casa.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="405" data-original-width="600" height="216" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDa7JuccD54PzFfpGU-SlotUaTNQjVeuI0gz8tFshSIt73P4dedhiNtcD54v4PMGIwU1GdUshclklHi1UtcgxaadhWPrQeEN6XtBsST17scWOVv3Ui6pbSiUH_Utp3PMG-g9nEfEKWAzLBqT2g3lbuj1xiphkM141tKCm6pfL2AQAOqm6YzpkOg3fEU4dS/s320/compiti-a-casa.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Fare i compiti è un'attività che può essere molto stressante sia per i
bambini che per i genitori. I bambini spesso si lamentano di non avere voglia
di studiare, di trovare i compiti difficili o di non sapere come svolgerli. I
genitori, invece, possono sentirsi frustrati nel dover aiutare i figli e nel
non essere sempre in grado di capire cosa sta succedendo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Alcuni dei problemi più comuni che i genitori si trovano ad affrontare
quando i figli devono fare i compiti sono:<o:p></o:p></span></p>
<ul style="margin-top: 0cm;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il bambino non vuole fare i compiti</span></b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">. Questo è un
problema molto comune, soprattutto nei bambini più piccoli. I bambini
possono trovare i compiti noiosi, difficili o semplicemente non avere
voglia di studiare.<o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il bambino non sa come svolgere i compiti</span></b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">. Anche questo
è un problema molto comune, soprattutto nei bambini che stanno imparando
nuove cose. I bambini possono avere difficoltà a capire le istruzioni, a
trovare le informazioni necessarie o a risolvere i problemi.<o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-list: l0 level1 lfo1; tab-stops: list 36.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il bambino si distrae facilmente</span></b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">. I bambini
hanno una soglia di attenzione limitata, quindi possono facilmente
distrarsi quando devono fare i compiti. Le distrazioni possono essere di
qualsiasi tipo, come la televisione, i videogiochi, i fratelli o le
sorelle.</span> </li></ul>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ma come possiamo aiutare i bambini a fare i compiti evitando capricci
e inutili tensioni? Ecco alcuni consigli pratici.<o:p></o:p></span></p>
<ul style="margin-top: 0cm;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-list: l1 level1 lfo2; tab-stops: list 36.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Crea un ambiente di studio tranquillo</span></b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">. Il bambino
dovrebbe avere un posto dove studiare senza essere disturbato da rumori o
distrazioni.<o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-list: l1 level1 lfo2; tab-stops: list 36.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Stabilisci una routine</span></b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">. I bambini
hanno bisogno di sapere quando e dove dovranno fare i compiti. Stabilendo
una routine, il bambino imparerà a concentrarsi e a essere più autonomo.<o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-list: l1 level1 lfo2; tab-stops: list 36.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Aiuta il bambino a capire i compiti</span></b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">. Se il bambino
non capisce le istruzioni o ha difficoltà a risolvere un problema,
offrigli il tuo aiuto.<o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-list: l1 level1 lfo2; tab-stops: list 36.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Fai delle pause</span></b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">. I bambini non
sono in grado di concentrarsi per troppo tempo senza fare una pausa. Fai
delle pause di 5-10 minuti ogni 20-30 minuti di studio.<o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-list: l1 level1 lfo2; tab-stops: list 36.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Non essere troppo critico</span></b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">. Se il bambino
sbaglia, non arrabbiarti. Aiutalo a capire dove ha sbagliato e a
correggere l'errore.<o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-list: l1 level1 lfo2; tab-stops: list 36.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Fai in modo che fare i compiti sia
un'esperienza positiva</span></b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">. Premia il bambino per aver fatto i compiti in modo
corretto e in tempo.<o:p></o:p></span></li>
</ul>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Seguendo questi consigli, puoi aiutare il tuo bambino a sviluppare le
abilità necessarie per fare i compiti in modo efficace e autonomo.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Non sei ancora convinto? Ecco dei suggerimenti aggiuntivi che ti
possono essere utili:<o:p></o:p></span></p>
<ul style="margin-top: 0cm;" type="disc">
<li class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-list: l2 level1 lfo3; tab-stops: list 36.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Coinvolgi il bambino nella scelta del luogo
e dell'orario in cui fare i compiti</span></b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">. Questo lo aiuterà a sentirsi più
coinvolto e motivato.<o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-list: l2 level1 lfo3; tab-stops: list 36.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Fai in modo che il bambino si senta a suo
agio nel chiedere aiuto</span></b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">. Spiegagli che non ci sono domande
stupide e che puoi aiutarlo a capire qualsiasi cosa non capisca.<o:p></o:p></span></li>
<li class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-list: l2 level1 lfo3; tab-stops: list 36.0pt;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Incoraggia il bambino a fare i compiti da
solo, ma offrigli il tuo aiuto quando ne ha bisogno</span></b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">. Questo lo
aiuterà a sviluppare l'autonomia e la fiducia in se stesso.<o:p></o:p></span></li>
</ul>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Fare i compiti è un'abilità importante che i bambini devono imparare.
Con l'aiuto dei genitori, i bambini possono sviluppare le competenze necessarie
per avere successo a scuola e nella vita, ma soprattutto per vivere con serenità il momento dello studio.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott. Di
Sabato Stefano<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">(Educatore
presso il Centro Educativo Diurno Murialdo)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 51W 05385 78440 00000 0000 455<o:p></o:p></span></strong></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16.0pt;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><o:p> </o:p></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Mercoledì prossimo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col vento...storie
e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">parte di una
famiglia</b>… <o:p></o:p></span></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-1595424004686313132023-11-02T09:59:00.001+01:002023-11-02T09:59:19.063+01:00La danza dell'educatore<p> <b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b><b style="text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: x-large;">LA ‘DANZA’
DELL’EDUCATORE</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ogni
qualvolta un bimbo o una bimba svela un po' della propria spensieratezza, della
propria saggezza e del proprio affetto ad un ingrato educatore; è a tutti gli
effetti una danza che ti sfiora l’anima, in cui i protagonisti svolazzano con
un movimento dolce e leggero.</span></b><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqWgm2IX2GwvvzmzVE4qugoSep4z8q3AtCpLC8kAlvUFulgVl2wqy7NzYRaytsJFBuw52LN1FXKWUcy9ko37JdVLKm7itkdtiGAN6QCtf1nLvIzAhNOG0D1UCiEwRaLwWNAzhEUl3noHFBsjWA8LWnDgyVRsmMhgy63lREsRrw_Qalr00NHVXaOSZn3SyJ/s1080/disegno.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="810" data-original-width="1080" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhqWgm2IX2GwvvzmzVE4qugoSep4z8q3AtCpLC8kAlvUFulgVl2wqy7NzYRaytsJFBuw52LN1FXKWUcy9ko37JdVLKm7itkdtiGAN6QCtf1nLvIzAhNOG0D1UCiEwRaLwWNAzhEUl3noHFBsjWA8LWnDgyVRsmMhgy63lREsRrw_Qalr00NHVXaOSZn3SyJ/s320/disegno.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ogni volta che lascio alle mie spalle un turno mi ritrovo con mia
sorpresa sommersa di tesori, neanche fossi un pirata che scopre il suo bottino
d'oro e gioielli sopra un'isola deserta.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La parte più bella di questo lavoro è la "danza" che si
viene a creare ogni qualvolta un bimbo o una bimba svela un po' della propria
spensieratezza, della propria saggezza e del proprio affetto ad un ingrato
educatore; è a tutti gli effetti un movimento dolce e leggero che rende
svolazzanti i protagonisti di un episodio tenero che resta alla memoria. La
danza in questione è un rituale magico che lega per un istante, avvolgendole,
due o più persone in un momento unico al mondo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il momento prima della nanna, quel frangente prima del rimbocco delle
coperte nelle serate ventose, quel momento tenero dell'ultimo abbraccio della
sera, quel momento dei bigliettini nascosti sotto il cuscino così che si possano
trovare come se fossero capitati lì per via di un incantesimo... Quella è la
danza dell'educatore, il momento esatto in cui la semplicità di un bambino ti
sfiora l'anima.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ho appena finito di leggere il libro sulle leggende delle montagne.
Sono in procinto di alzarmi quando mi rammento la promessa di aprire i
fogliettini nascosti da quelle due birbanti. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Mentre mi accingo ad aprire quei fogli colorati so che lei mi sta
osservando; sento il suo respiro muoversi lento e mi accorgo dell'occhio vispo
che si muove sfiorando il bordo della coperta.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Sai perché ti ho disegnata così?>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Resto muta ed in silenzio al cospetto di quella domanda che volteggia
riecheggiando nella cameretta silenziosa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Lei sbadiglia e si accoccola ancora di più sotto le coperte, sorride
dolcemente e prosegue:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Sei l'unica persona che conosco che guarda il cielo alla
ricerca di stelle...mi piace quando lo fai. E poi è la prima cosa che io e te
abbiamo fatto insieme>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Credo che il mio cuore abbia fatto un tonfo ad un certo punto...<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Osservo quel disegno, osservo quelle scritte colorate, scorro le mie
dita sul volto di Harry Potter disegnato perché: <<Lo so che ne vai
matta! Ne parli sempre>>... <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Si, mi dico...il mio cuore ha fatto un tonfo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Questi ragazzi sanno leggerti nel profondo e spesso riescono a
cogliere parti di te in modi che nessuno saprebbe mai fare.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Le mostro la mia gratitudine, accarezzo quella testolina talvolta
dispettosa e spengo la luce.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Buonanotte Chiaretta>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La più piccina dorme, la manina è ancora posata sul piccolo manuale
per "Streghette", la luce è accesa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Prima di addormentarsi pone sempre le stesse domande e sempre con il
medesimo ordine:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Mi sposti la coperta così posso abbracciarti meglio?>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Mi metti bene la coperta?>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Domani mi svegli con il latte al cioccolato?>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Non spegnere la luce, solo quando dormo dormo mi dai la
carezza e la spegni, ok?>>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rispetto ligia il programma richiesto con tale precisione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">In camera degli educatori osservo per qualche secondo quei disegni, li
piego con delicatezza e li depongo nella tasca della mia borsa.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Basta poco o forse pochissimo... O forse certe volte basta il disegno
di un bambino.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 51W 05385 78440 00000 0000 455<o:p></o:p></span></strong></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16.0pt;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><o:p> </o:p></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Mercoledì prossimo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">parte di una
famiglia</b>… <o:p></o:p></span></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-89131537799632266402023-10-18T09:00:00.001+02:002023-10-18T09:03:01.681+02:00L'importanza di avere qualcuno che crede in te<p><b><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: x-large;">L’IMPORTANZA
DI AVERE QUALCUNO CHE CREDE IN TE</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La cucina, come l'arte,
la musica o un buon libro, è una fantastica via di fuga dalle realtà dal sapore
cattivo. E’ un fantastico modo per disconnettersi dalla realtà piena di casini
e problemi per entrare nel proprio personalissimo mondo delle cose belle. Un piccolo
forno può diventare un fantastico strumento pedagogico capace di sfornare
piccole dosi di felicità.</span></b><b style="text-align: center;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitjVwaOz8Oad38pvnXJpbaAN4H4FAd8G9OVTDohotcs01nRx7beoQrXVF9sEH1cmj_ovzy0ufCpIhRUHuCDWWjTu7W2FPaavV1jL7QF-S5K2TUmbnz-5WicL6ZonihxXbG-6b3httPzOL7YbpPo5NeI2cj3XwzHtBbhU0HH14WbvlDca-9B3lF-dKgskO2/s1280/a.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEitjVwaOz8Oad38pvnXJpbaAN4H4FAd8G9OVTDohotcs01nRx7beoQrXVF9sEH1cmj_ovzy0ufCpIhRUHuCDWWjTu7W2FPaavV1jL7QF-S5K2TUmbnz-5WicL6ZonihxXbG-6b3httPzOL7YbpPo5NeI2cj3XwzHtBbhU0HH14WbvlDca-9B3lF-dKgskO2/s320/a.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">L'altra sera eravamo intenti a cucinare per tutti in casa famiglia;
lui accoglie con entusiasmo e con un po' di ansia qualunque cosa gli proponga
di cucinare. Quella sera avevo una voglia matta di preparare la parmigiana,
come quella che un tempo preparava mia nonna. Avevo voglia di provare la
ricetta della pizza parigina, della pizza con zucca e gorgonzola, lui aveva voglia
di cimentarsi con il casatiello. Avevamo iniziato dalla mattina a friggere le
melanzane, preparare il sughetto al basilico, tagliare la mozzarella e
preparare gli impasti dei lievitati. Mentre friggevo osservavo sott'occhio la
sua premura nel controllare e ricontrollare mille volte la ricetta mentre
affondava concentrato le mani nell'impasto morbido. Di tanto si fermava,
osservava la consistenza dello stesso e continuava. Se potessi descrivere il
modo in cui assemblava la parmigiana forse descriverei così: le sue mani lente
adagiavano le melanzane nella grande teglia, distribuivano in ogni direzione e
piano il sugo, ponevano le foglioline di basilico con estrema delicatezza, allo
stesso modo poneva i cubetti di mozzarella ed il parmigiano.... Una vera poesia!<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il suo sguardo di solito è sempre giudicante, normalmente rimprovera
tutti per qualunque cosa e tende ad avere un espressione seria e rigida... Ma
non mentre cucina; mentre cucina, i suoi occhi vispi scrutano l'impasto che
cresce e si dora in forno con estrema e divertita attenzione; le pupille si
dilatano quando assaggia il sugo di pomodoro e le guance si distendono in un
dolce sorriso mentre pregusta quel sapore caldo, avvolgente e leggermente
acidulo. Sforma il casatiello e lo assaggia con estrema e critica curiosità ma
basta guardargli l'espressione del volto per comprendere che quella ricetta è
stata eseguita con successo. Per esultare definitivamente chiede sempre che
vengano assaggiati i suoi piatti e spera sempre in un giudizio buono, richiedendo
di essere precisi e critici nel commento. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ora, lui non lo sa... ma quel casatiello conteneva tutta la sua
minuziosa attenzione per il dettaglio, tutta la sua precisione e tutta la sua
passione per la cucina ed aldilà del giudizio culinario (che non poteva che
essere positivo) quella preparazione era perfetta, proprio perché il risultato
perfetto di cura e tenacia. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Anche io quando cucino o preparo un dolce temo sempre la critica e
cerco sempre di capire dalle facce se piaccia o meno. Ma lui non è inquieto
solo per il giudizio...credo che la sua ansia riguardi più la necessità e
l'importanza del sentirsi dire: "Bravo! Sei in gamba!". Questa forse
è la differenza fra un adulto ed un ragazzo: per un ragazzo conta davvero
l'opinione di un adulto perché è sinonimo del suo riconoscimento come persona,
come unicità e come capacità.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">A tavola gustava felice tutte le preparazioni, prendeva diversi pezzi
di pizza e con un sguardo adorabile assaggiava e mangiava quello che c'era nei
vassoi da portata mentre parlava allegro con gli altri commensali.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Qualche giorno fa guardavo il film "Julia&Julia". C'è
una frase che adoro di questo film; una delle due protagoniste risponde alla
domanda:<< Cosa ti piace fare?>> con la più spettacolare delle
risposte per me ossia: <<Mangiare>>. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Credo che l'altra sera il nostro giovane amico fosse immensamente
simile a Julia. La sua espressione dura cambia per addolcirsi in quel modo solo
quando è in cucina ed è intento a preparare qualcosa di buono. La cucina è il
suo piccolo regno in cui si sente al sicuro e desideroso di imparare. Adoro
guardarlo cucinare e mangiare, mi rasserena. Certe volte sembra quasi che si
disconnetta dalla realtà piena di casini e problemi per entrare nel suo
personalissimo mondo delle cose belle. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La cucina, come l'arte, la musica o un buon libro, è una fantastica
via di fuga dalle realtà dal sapore cattivo. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Spesso mi dico che un domani, durante una mia ipotetica giornata nera
di pioggia e brutti pensieri, vorrei entrare nel suo ristorante; osserverei la
gente che attende il suo turno di accomodarsi mentre legge divertita e affamata
i menù del giorno. Entrerei, mi siederei e lo saluterei con affetto, poi senza
indugiare ordinerei proprio a questo giovane chef di portarmi il suo piatto del
giorno capace di ridarmi il sorriso e so che ci riuscirebbe.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Immagino e fantastico spesso sul futuro di questi ragazzi, o forse
creo per loro scenari futuri da vera egoista.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Pregusto già il sapore di questo mio sogno e nel frattempo mi godo il
casatiello più buono che abbia mai mangiato e sorrido... <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La cucina profuma di zucca, di pizza ed è colorata dalle risate dei
bambini che mangiano allegri... è una vera delizia.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Cosa riesce a fare un piccolo forno... Alle volte mi dico che sia un
vero e proprio strumento pedagogico e magico in grado di sfornare piccole dosi
di semplice "Felicità".</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">Con l<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span face=""Calibri","sans-serif"" style="font-size: 16pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 51W 05385 78440 00000 0000 455<o:p></o:p></span></strong></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16pt;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><o:p> </o:p></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">Mercoledì prossimo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">la messa al sicuro
dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">parte di una
famiglia</b>… <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci</span></b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"> per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">perché noi danziamo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e danziamo col vento.<o:p></o:p></b></span></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-71131172187407278192023-10-11T08:00:00.012+02:002023-10-11T08:00:00.143+02:00Ti auguro tempo<p style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"> <b style="text-align: center;">TI AUGURO
TEMPO</b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYNtF8sRhj_T4OqjsrkMYZBYHvZcneaTWMuZARjzkcFkR57lendvneZXWqnDvOPYau-jssD0sHM4yE8mzR1IBAC2jBw7UT9MpznuSCDhiHmoP5MYfxaTfJZbYO1L1oiOgQUDUuc_MUuPk2-zPtfKTrtwqjDHIdTKAYhALZqeQk7oNvvHhUuJspJ3nnx0Md/s800/Legame.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="800" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYNtF8sRhj_T4OqjsrkMYZBYHvZcneaTWMuZARjzkcFkR57lendvneZXWqnDvOPYau-jssD0sHM4yE8mzR1IBAC2jBw7UT9MpznuSCDhiHmoP5MYfxaTfJZbYO1L1oiOgQUDUuc_MUuPk2-zPtfKTrtwqjDHIdTKAYhALZqeQk7oNvvHhUuJspJ3nnx0Md/s320/Legame.jpeg" width="320" /></a></div><p></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Non ti auguro un dono qualsiasi,<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">ti auguro soltanto quello che i più non
hanno.<o:p></o:p></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><br /></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ti auguro tempo, per divertirti e per
ridere;<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">se lo impiegherai bene, potrai ricavarne
qualcosa.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ti auguro tempo, per il tuo fare e il tuo
pensare, non<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">solo per te stesso, ma anche per donarlo
agli altri.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">ti auguro tempo, non per affrettarti a
correre,<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">ma tempo per essere contento.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ti auguro tempo, non soltanto per
trascorrerlo,<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">ti auguro tempo perché te ne resti:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">tempo per stupirti e tempo per fidarti<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">e non soltanto per guardarlo
sull’orologio.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ti auguro tempo per toccare le stelle<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">e tempo per crescere, per maturare.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ti auguro tempo per sperare nuovamente e
per amare.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Non ha più senso rimandare.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ti auguro tempo per trovare te stesso,<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">per vivere ogni tuo giorno , ogni tua ora
come un dono.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ti auguro tempo anche per perdonare.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ti auguro di avere tempo,<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">tempo per la vita.<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Elli Michler (1923- 2014) <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">poetessa tedesca<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b>’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 51W 05385 78440 00000 0000 455<o:p></o:p></span></strong></p>
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US;"><div style="text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/" style="font-size: 11pt;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">www.paidos.it</span></a></div></span>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-89759038952146499392023-10-05T11:48:00.002+02:002023-10-05T11:48:25.771+02:00Come gestire la rabbia nei bambini<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: x-large;">COME
GESTIRE LA RABBIA NEI BAMBINI</span></b><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4XCyIjy-4HJeulzSHBhEAFxzX5gbSM-sR8KtK52xoLO8NhjCnpaBckLWTecFHVCpmn3z4FCll3h6ceq6Ee_tmkn_A9-wPfh1FBFLecKs7UiHY08FODN529ePgN8HLkaRhAA_yooe75bGqNf6pITD10mMHKIHXSz5RdFiANHhT1kx9AvRSVoxNu98bfpul/s620/rabbia.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="413" data-original-width="620" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4XCyIjy-4HJeulzSHBhEAFxzX5gbSM-sR8KtK52xoLO8NhjCnpaBckLWTecFHVCpmn3z4FCll3h6ceq6Ee_tmkn_A9-wPfh1FBFLecKs7UiHY08FODN529ePgN8HLkaRhAA_yooe75bGqNf6pITD10mMHKIHXSz5RdFiANHhT1kx9AvRSVoxNu98bfpul/s320/rabbia.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Sembra tanto un argomento da adulti, ma
la gestione della rabbia è molto comune e sentito dai genitori. Oggi viviamo
più a contatto tra genitori e figli, viviamo in spazi chiusi e spesso ci
restiamo. Vogliamo calma, perfezione, tutto e subito. Tutto questo – scoprirai
– non agevola affatto l’educazione alla gestione della rabbia dei nostri figli.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Vediamo insieme qualche indicazione da
tenere conto per aiutarli a imparare a gestire la rabbia da negazione,
frustrazione, competizione.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">1. Cerca uno sfogo quotidiano</span></b><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Hai mai notato che i figli parlano più a
bassa voce quando sono fuori che in casa? Hai mai notato come bambini piccoli e
meno piccoli siamo più tranquilli all’aria aperta? Ai giardinetti pubblici, nei
campi o al mare hanno la possibilità di sfogarsi, di correre, di respirare, di
guardare grandi distanze. Dopo la scuola un’oretta al giorno: fallo. Andate a
scuola a piedi, aiuta a gestire in generale l’equilibrio emotivo del proprio
sistema nervoso. Trova occasioni quotidiane (tranne quando piove certo o c’è tanto
vento) per sfruttare la nostra Terra, tra natura, prati, passeggiate, aria e la
gestione della rabbia in certi episodi prima eclatanti, sarà più facile.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">2. Sin da piccoli aiutali a gestire la
rabbia da frustrazione</span></b><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Quella frustrazione di non venire
immediatamente in braccio se piange, ma dopo un minuto magari. La mamma è lì ma
ora sta finendo di piegare i panni, il bimbo la vede e vuole andarle in
braccio. La mamma amorevolmente fa sentire la sua presenza, che tutto va bene,
pur non prendendolo subito in braccio. Questo semplice gesto pare innocuo ma
poi avrà conseguenze extra positive sulla sua gestione della frustrazione,
delusioni e rabbia. Vuole una cosa ma tu ora non puoi o non vuoi
concedergliela. Se è “no”, resta “no”. Dapprima urlerà, si dimenerà e si
agiterà per terra (classico dei terrible twos) ma poi capirà e finirà per dire
«D’accordo». Ritornerà a chiedere? Ma certo, è umano, furbetto e simpatico.
Continuerai a dire “no” o proporrai una alternativa per dopo o un’altra
occasione. Userai un tono gentile e accogliente, nonostante dirai di “no”.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">3. Se è il classico capriccio per terra?</span></b><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Non cercare di fermarlo (come facevo io
con la mia prima!), lascialo sfogare, restagli accanto. Quando avrà sfogato la
forte emozione che ha nel corpo e che non riesce a contenere, ti chiederà un
abbraccio, vorrà contenimento e accoglienza. Fagli sapere che tu sei lì, lo ami
sempre, anche quando urla come un pazzo per un capriccio senza logica sul
pavimento.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">4. Respira e la gestione della rabbia
sarà migliore</span></b><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Qui mi rivolgo a te, solamente a te.
Respira, guarda a lungo termine, considerala tenacia, intelligenza, furbizia o
semplicemente stanchezza. Considera che sono esseri imperfetti, il loro
cervelli è immaturo quando nascono. Idem per il loro sistema nervoso. Provano
emozioni e non sanno gestirle, sta a noi insegnarglielo. Guarda lontano, alla
loro maturazione e gestione emotiva e accogli il loro sentimento di rabbia.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">5. Se sono violenti, che fare?</span></b><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ferma il gesto contro di te o contro
fratelli. Il rispetto è importantissimo in casa e deve essere reciproco. Non
alzare le mani su di lui e lui imparerà a non farlo con te. Un buffetto sul
culetto per segnare una parola, con dolcezza o fermezza, non è mettere le mani
addosso ai figli. Tutto il resto sì. Se mordono e hanno due anni è perché sono
solo curiosi di sapere ciò che accadrà. Sanno che fanno male ma non ne sono
convinti, e allora ci provano ancora per esserne sicuri. Sii fermo sia nelle
parole che nel tono di voce: «No». Blocca il movimento, negalo, rimproveralo.
Per quei 2 secondi e poi passa ad altro.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">6. Ignora atti stupidi di violenza</span></b><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 13.5pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 3;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">C’è una tecnica che propongo ai genitori
in Figli Felici che è quella dell’“Attending & Ignoring”: dai attenzione
alla persona e ignora quel comportamentino stupidino e sciocchino che non vuoi
sottolineare. Ignora che sbatta il piede per terra, che manifesti rabbia in
modo esagerato. Dai importanza alla persona, cambia il focus, fai domande. E se
insiste? Se insiste, DOPO, in tranquillità, potrai spiegargli che non si fa.
Ancora meglio, potrai chiedergli «Cosa potresti fare per dire che non sei
d’accordo in modo corretto?» Invitalo a trovare altre soluzioni, quando siete
tranquilli e ne potete parlare serenamente.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Autrice: Debora Conti</span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Fonte: www.figlifelici.deboraconti.com</span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 51W 05385 78440 00000 0000 455<o:p></o:p></span></strong></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16.0pt;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-36126095665339410882023-09-27T09:10:00.000+02:002023-09-27T09:10:14.404+02:00Attimi di dolce stupore<p> <b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: x-large;">ATTIMI DI
DOLCE STUPORE IN CASA FAMIGLIA</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Un piccolo pacchetto rosa
giaceva sul tavolino fra due disegni che ritraevano tre figure ed un mondo
delicato ricco di colori, fiori e arcobaleni. Io ero una di quelle figure
felici nel disegno. Spesso credo di essere una persona immensamente ricca, ricca
della gentilezza e delle premure che solo i bambini sanno riservare.</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8zQ2K8yR-c5uzIiC02BPIdcIY3nbGyh-N6mwd88gyIgt9rJGV-07i5bbZIiFPoKUXaiol-_Flrc20TBt-TAWLejpP6JvL5M_sX0XVMXrvP6KcGhi9f53_EhZ_nC2kuo8YrjDR29PFFH2ooL26uM47aFmVDfX7KVFOMYgU2wd-qCrSxFAzezO6EERrlCqm/s1080/a.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="810" data-original-width="1080" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj8zQ2K8yR-c5uzIiC02BPIdcIY3nbGyh-N6mwd88gyIgt9rJGV-07i5bbZIiFPoKUXaiol-_Flrc20TBt-TAWLejpP6JvL5M_sX0XVMXrvP6KcGhi9f53_EhZ_nC2kuo8YrjDR29PFFH2ooL26uM47aFmVDfX7KVFOMYgU2wd-qCrSxFAzezO6EERrlCqm/s320/a.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Era un tavolo apparecchiato di pura gentilezza; la camera era buia se
non per la lampada che proiettava le stelle che muoveva fasci luminosi sul
soffitto, la medesima lampada che a sera accompagna il dolce dormire dopo aver
guardato il cielo e sognato di navigare fra lune e pianeti. Un piccolo
pacchetto rosa giaceva sul tavolino fra due disegni semi uguali, ognuno dei
quali ritraeva 3 figure ed un mondo delicato ricco di colori e fiori come
quelli del nostro balcone, pieno di arcobaleni come quelli che vorremmo
percorrere dopo i nostri temporali. Io ero una di quelle figure felici nel
disegno e ... nella realtà. Il cofanetto racchiudeva un piccolo pendaglio a
forma di cuore.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Cosi ci porti sempre con te anche quando non sei tu di
turno>> .<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Nel frattempo in cucina il tavolo era colmo di pancakes; lo sciroppo
d'acero colava copioso dalla cima riversandosi a gocce lente sul piatto. Il
dolce al cioccolato attendeva nel piatto da portata accanto ai piattini
bianchi, sistemati ognuno al proprio posto con accanto la propria forchettina;
il tavolo stracolmo di cime pannose e odorose di zucchero attendeva solo le sue
golosissime commensali che avevano trattenuto la loro smania di dolce per
mostrarmi la loro sorpresa... <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ero rimasta in cucina per preparare e non mi ero resa conto di cosa
stessero combinando...<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Volevo essere io a sorprenderle e invece loro sorprendevano me con la
loro dolcezza. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Spesso credo che il mondo sia grigio, cupo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Altre volte mi rendo conto di quanti colori ci siano nei disegni di un
bambino, nei dolci realizzati a merenda, nei giochi il pomeriggio e nella
fantasia dei nostri libri a sera. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Spesso credo di essere una persona immensamente ricca e guardando
questi disegni è proprio così che mi sento: ricca della gentilezza e delle
premure che solo i bambini sanno riservare.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ora osservo quei due disegni che sono riusciti a colorare finanche la
mia camera della loro tenerezza e contemplo lontana dal frastuono di una casa
in perenne movimento dei semplici e perfetti attimi di dolce stupore.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 51W 05385 78440 00000 0000 455<o:p></o:p></span></strong></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16.0pt;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><o:p> </o:p></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Mercoledì prossimo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">parte di una
famiglia</b>… <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci</span></b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"> per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">perché noi danziamo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e danziamo col vento.<o:p></o:p></b></span></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-42657507528236460362023-09-20T10:50:00.001+02:002023-09-20T10:50:30.586+02:00Rimaniamo a casa a cucinare insieme<p> <b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: x-large;">STASERA
RIMANIAMO A CASA A CUCINARE QUALCOSA INSIEME</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Osservo le bambine mentre
mangiano golose quello che con cura hanno preparato. La verità è che penso
immensamente a quanto vorrei che quel calore lo ricevessero dalle proprie
"case". Vorrei che fossero felici nelle loro cucine con la loro TV e
non qui... Certe volte vorrei che non sapessero il mio nome e chi io fossi,
vorrei non sapessero chi sia l'educatore o cosa faccia o cosa sia una casa
famiglia.</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji6lslWGK7ysw8xDjuxGQzkeVfT9F--CoZkfaPjij9rlVVoCTOIIZ9O-cVJBJDO9Ur18RYrT2sPV22tOvm-hBwkhgM7MI8sTNx_R0dhBznWRYOdX4J5aH9rvvV8KuGdKsz1z9sabCgszIs655O9bDQnA870JrIoptnM_8NJo-eUyMhK3EZnb_ouBikssCp/s2048/edu.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEji6lslWGK7ysw8xDjuxGQzkeVfT9F--CoZkfaPjij9rlVVoCTOIIZ9O-cVJBJDO9Ur18RYrT2sPV22tOvm-hBwkhgM7MI8sTNx_R0dhBznWRYOdX4J5aH9rvvV8KuGdKsz1z9sabCgszIs655O9bDQnA870JrIoptnM_8NJo-eUyMhK3EZnb_ouBikssCp/s320/edu.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La sera, quando inizio il mio turno, chiedo sempre alle ragazze cosa
preferirebbero fare di bello; mi interessa sapere se hanno voglia di fare una
passeggiata oppure no, mangiare qualcosa di speciale oppure no. Stasera mentre
rientravamo a casa per posare le buste della spesa, una di loro semplicemente
richiede di non uscire:<<Io non voglio uscire, vorrei rimanere a casa a
cucinare qualcosa di buono con te, potremmo cucinare un dolce e preparare la
cena assieme>>. Ammetto che quando un bambino o una bambina si
riferiscono alla comunità appellandola
"casa", come fosse un concetto normale e ormai proprio, resto
sempre un po' sorpresa. Un'altra bimba aumenta l'intensità della richiesta
<<Ho una voglia matta di cioccolata calda>>. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Potremmo fare una serata film e qualcosa di goloso!>>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Tornate a casa le cuochine corrono a farsi la doccia. Gli abiti
ricoperti di polvere indicano con successo il loro pomeriggio di giochi.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Tornano accaldate ma soddisfatte in cucina con i loro pigiamini
colorati. Iniziamo ad armeggiare con le pentole e gli attrezzi da cucina.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<A questo punto...>> Osservo la panna solitaria nel frigo
<<montiamo la panna da servire sulla cioccolata calda, e credo sia il
caso di preparare dei biscotti al cioccolato e magari ci vediamo "Mamma ho
perso l'aereo">>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">So che la mia proposta ha colto nel segno la loro golosità perché la
loro mimica facciale esprime in ogni singola rughetta ed espressione il loro
vivo interesse per quanto ho pronunciato. Alle volte mi sembra che basti
pronunciare delle parole magiche o incantesimi che catturino la loro anima
(credo che la cioccolata davvero sappia diventare magica).<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Amido, cacao, cannella e latte diventano una cremosissima ed intensa
cioccolata calda...<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">In breve la cucina profuma anche di Hamburger, tagliamo i paninetti
tondi scaldati in padella, prepariamo le salse e montiamo delle pile di
insalata e pomodori e carne finché non vengono fuori dei panini degni del
Burger king. Orniamo i piatti di patatine fritte ed il gioco è fatto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">L'aria però profuma anche di cannella, cacao e biscotti. Adoro quando
la casa profuma così, adoro quando la cucina è ricca così di allegria e voglia
di darsi da fare.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Oggi è un sabato sera di un agosto assolato eppure per me potrebbe
essere tranquillamente il 15 di dicembre, riesco a percepire persino le luci
dell'albero che proiettano ombre colorate sul muro. Avverto lo stesso calore e
la stessa voglia di preparare cose buone. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Le osservo mentre mangiano golose quello che con cura hanno preparato.
La verità è che penso immensamente a quanto vorrei che quel calore lo
ricevessero dalle proprie "case". Vorrei che fossero felici nelle
loro cucine con la loro TV e non qui... Certe volte vorrei che non sapessero il
mio nome e chi io fossi, vorrei non sapessero chi sia l'educatore o cosa faccia
o cosa sia una casa famiglia.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Socchiudo gli occhi e ascolto l'intro del film cominciare e penso già
a quell'albero e a tutta la luce che è riuscito a donare a tutte le dolci
ospiti di questa casa. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Mi piace vederle così serene... È così che vorrei vedere i loro giorni
futuri: sereni, sicuri ed allietati da persone care a cui voler bene.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Chiaranetta io ho sonno...>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La più piccina protende le sue braccia verso di me ed i suoi occhi
sonnacchiosi preannunciano la sola voglia di essere portati in culla.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Osservo il piccolo petto muoversi lentamente e quella manina che piano
piano si allenta lasciando la mia; il carillon racconta con la sua musica di
cieli stellati e prati colmi di fiori; così mi piace pensare siano i suoi ed i
loro sogni. Spengo la luce il<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>più piano
possibile ed esco dalla camera.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il significato del termine "dolcezza" è custodito più in
questa stanza che non in tutti i dolci che abbia preparato finora.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Stasera va così...<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Romanticismo pre- ma molto pre- Natalizio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Pensieri di un'educatrice<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT 51W 05385 78440 00000 0000 455<o:p></o:p></span></strong></p>
<p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="font-size: 16.0pt;">www.paidos.it</span></a><b><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";"><o:p></o:p></span></b></p><p align="center" style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><br /></p><p style="margin: 0cm 0cm 0.0001pt; text-align: left;"></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Mercoledì prossimo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">parte di una
famiglia</b>… <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci</span></b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"> per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">perché noi danziamo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e danziamo col vento.<o:p></o:p></b></span></p><br /><p></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-14010488528768720622023-08-23T18:26:00.002+02:002023-08-23T18:31:38.949+02:00La violenza è violenza e non va mai giustificata<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: x-large;">LA VIOLENZA
E’ VIOLENZA, E NON VA MAI GIUSTIFICATA</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">I fatti di Palermo stanno
facendo molto discutere, ma gli stupri non hanno necessità di essere
parafrasati, filtrati o attutiti da motivazioni cuscinetto. Affrontare e
discutere la gravità di quanto è accaduto "evita" che accadano in
futuro altri avvenimenti come questi. Normalizzare, banalizzando l'accaduto,
non fa che spalancare le porte ad altri episodi di violenza in quanto non
percepiti come gravi, orripilanti, fautori di traumi che non guariranno mai.</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOxYsxkG5DEX6VOByAP-6llxjkwYX9QobC_JW0Dwi57t7HbZpNuHKj1QEYCnsWn29skLLNW-ybEzSv7zblfPPetKLQNNx-FvdiguxazKEmfH6dzUeXiTSQAr1twH_rX7gu9sETfUDiGjgvsb080FC7CGNDbRdSUufW6eUKTUGFY1bKj8kybwiRTfQzW6dO/s1280/7.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="702" data-original-width="1280" height="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOxYsxkG5DEX6VOByAP-6llxjkwYX9QobC_JW0Dwi57t7HbZpNuHKj1QEYCnsWn29skLLNW-ybEzSv7zblfPPetKLQNNx-FvdiguxazKEmfH6dzUeXiTSQAr1twH_rX7gu9sETfUDiGjgvsb080FC7CGNDbRdSUufW6eUKTUGFY1bKj8kybwiRTfQzW6dO/w400-h220/7.jpg" width="400" /></a></span></div><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Sto leggendo tante o forse troppe opinioni su quanto è accaduto a
Palermo. La visione delle cose è talmente complessa quanto semplice.<o:p></o:p></span><p></p><o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Una ragazza è stata stuprata,<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>PUNTO>>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Non ci sono scusanti; non esiste il "era ubriaca", non
esiste era "una poco di buono", non esiste un "creiamo un gruppo
Telegram per trovare il video dello stupro" così come non esiste "è
una cosa da animali" e non esiste: "è una ragazzata".<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Gli stupri non hanno necessità di essere parafrasati, filtrati o
attutiti da motivazioni cuscinetto. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Sono tali in quanto violenti, in quanto umani e non animaleschi ed in
quanto orripilanti. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La violenza da sempre appartiene alla "non cultura totalmente
umana" della sopraffazione, della semplificazione, della mercificazione.
Un evento così grave che viene spettacolarizzato è il frutto della
normalizzazione della violenza che passa attraverso le frasi "banali"
con cui vengono nutriti i figli:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><span style="mso-spacerun: yes;"> </span><<Sei un uomo perciò
comportati come tale! Non fare la femminuccia>>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><< Prenditi quello che devi, non piagnucolare come una
femmina>>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Un uomo non deve chiedere mai nulla>>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Gli uomini non piangono e non hanno paura>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La normalizzazione di un evento grave, che viene ricercato sui canali
social in quanto spettacolo sollecitatore di curiosità e non come evento
traumatico verso il quale provare disgusto e rabbia è indice di quanto un
telefono, un social ai quali non si è stati "Educati" rendano
commerciabile, fruibile e "normale" qualunque contenuto seppur
aberrante. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La prima agenzia educativa è la famiglia, ed è lì che vanno educati i
figli alla loro fragilità, alla NON onnipotenza, ai sentimenti ed alle
emozioni. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La seconda agenzia educativa è la scuola che attraverso l'educazione
civica, la storia, la letteratura e le scienze che rendono "umani"
gli uomini e le donne. La storia educa ad avere paura della violenza,
l'educazione civica e la letteratura educano alla differenza ed alla
responsabilità civile e morale verso sé stessi e verso gli altri.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">L'educazione sessuale educa a scoprire il sesso attraverso altri
filtri forse un po' meglio del porno. Il sesso, è una tematica articolata e
difficile e va spiegato, non può essere il porno a fare da insegnante.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il porno fornisce una sola e "facile" interpretazione di
quanto accade e mi chiedo se forse queste tematiche verso i quali gli adulti
"moralmente sani e pudici" ( che sono forse gli stessi che si
scandalizzano di un docente che parla di sesso e di differenza di genere, e che
al contempo definiscono una vittima di violenza una "donnaccia che se l'è
cercata") non debbano essere affrontate in classe ed in famiglia.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La terza agenzia è il gruppo dei pari e quest'ultimo è il prodotto del
funzionamento in positivo o in negativo delle prime due ed è il riflesso di una
società immensa che riflette in grande le proiezioni dei singoli. Se è andata
bene nelle prime agenzie un ragazzo violento che cerca di istigare i compagni
al compiere atti violenti viene lasciato da solo, viene allontanato, viene
aiutato alla comprensione della gravità di quella idea. Se invece il branco è
il prodotto del "posso fare quello che voglio perché IO comando"
accade che di 7 ragazzi nessuno avrà lo scrupolo di pensare che quella è
un'azione grave, schifosa e che non PUÒ e non DEVE essere compiuta. Accade che
fra quei 7 ragazzi vi è anche chi penserà di riprendere quanto accade perché
tanto è NORMALE.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Di questo episodio che se ne parli con i ragazzi, con gli adolescenti
e soprattutto con gli adulti perché BISOGNA parlarne. Affrontare e discutere la
gravità di quanto è accaduto "evita" che accadano in futuro altri
avvenimenti come questi. Normalizzare, banalizzando l'accaduto, non fa che
spalancare le porte ad altri episodi di violenza in quanto non percepiti come
gravi, orripilanti, fautori di traumi che non guariranno mai e di gravi
conseguenze giuridiche e morali<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">(<<Mi sono rovinato la vita>> ho letto; non ho letto però
"ho rovinato una vita").<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Se una ragazza violata, distrutta e sfinita che chiede aiuto non
smuove la coscienza e l'emozione di un ragazzo dal fermarsi, dal soccorrere...
Io ho paura.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><< Ieri sera niente, se ci penso un po' mi viene lo schifo
perché eravamo 100 cani sopra una gatta, una cosa di questa l'avevo vista solo
nei video porno. Eravamo troppi, sinceramente mi sono schifato un po', ma che
dovevo fare?>>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">I ragazzi sono il prodotto delle nostre parole, dei nostri modi di
esprimere o reprimere le emozioni ed i sentimenti, del nostro modo di guardare
in maniera complessa o "semplice " le situazioni e le persone. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Se "abituiamo" i ragazzi alla logica della normalità della
violenza,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>poniamoci due domande su
quello che può accadere. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<La carne è carne>>. Perciò ogni cosa è lecita.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Non c'è niente di NORMALE nel banalizzare o giustificare la violenza.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei più deboli, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 16pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Con il tuo <b><i>5X1000</i></b></span><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><b><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 16pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Assicuri un’infanzia
serena a tanti bambini</span></b><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 16pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">scrivi </span><b><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 18pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">03059050711</span></b><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 16pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">su 730/CU/UNICO</span><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; text-align: center;"><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="color: #336699; font-size: 16pt; text-decoration: none; text-underline: none;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></span></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-86466925372091872132023-07-03T19:08:00.007+02:002023-07-03T19:09:50.426+02:00Festeggiamo insieme la muturità<p><b><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt; text-align: center;"><o:p><span style="font-size: 14pt;"> </span><b><span style="font-size: x-large;">FESTEGGIAMO INSIEME LA MATURITA'</span></b></o:p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0.0001pt;"><b><span style="font-size: 14pt;">Una miriade di studenti si sono diplomati in questi giorni eppure ieri mi sembrava ci fosse stato il primo diploma nella storia dei diplomi. </span><span style="font-size: 14pt;">La verità è che in quel momento una ragazza riscattava la sua vita, riscattava l'ignoranza subita di chi aveva tradito i suoi sogni di bambina, riscattava la sua visione cupa delle cose. Oggi, finalmente, una</span></b><span style="font-size: 18.6667px;"><b> ragazza ha raggiunto un grande traguardo: la presa di consapevolezza che può raggiungere i propri obiettivi, che può distinguersi dal loro passato, che può progettare il suo futuro.</b></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZBoO8WXmq1CeEJFqI1czvKwCP7CP_VWsArFi2H9GmQBPuQW9USeadvNkRQFihiwsfwm-nCusJaEmefFcqrji9r8IgITNM80BZQoGzr9LwQjgSepHSPNR6M_y9LsFdwn4qWeSIqE_Gh3ek2S1lgfuJOAuLbArVgV83Y-J1S285XnMPtFC2alRzYopoADii/s1024/esami_maturita_prima_prova_2022-1024x683.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZBoO8WXmq1CeEJFqI1czvKwCP7CP_VWsArFi2H9GmQBPuQW9USeadvNkRQFihiwsfwm-nCusJaEmefFcqrji9r8IgITNM80BZQoGzr9LwQjgSepHSPNR6M_y9LsFdwn4qWeSIqE_Gh3ek2S1lgfuJOAuLbArVgV83Y-J1S285XnMPtFC2alRzYopoADii/s320/esami_maturita_prima_prova_2022-1024x683.jpg" width="320" /></a></div><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Eravamo appoggiate al bordo della finestra del corridoio della scuola;
nell'attesa osservavo le pareti bianche ed i pavimenti polverosi e di tanto
rimiravo il suo volto nel vetro che dava sul cortile illuminato e mosso da una
brezza dolce e fresca. Pazientavamo nell'attesa che fosse il suo turno. <o:p></o:p></span></p><o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Lei era accanto a me, si rigirava le mani, muoveva la sua borsa,
apriva e sbatteva le palpebre velocemente; di tanto mi guardava e abbozzava un
sorriso ma il suo volto era concentrato, la sua mente colma di parole.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Una ragazza dai lineamenti gentili viene a chiamarla, muovendo le mani
invitandola ad entrare. La seguiamo nella grande sala, lei si siede dinnanzi la
commissione. Riesco ad ascoltare un profondo respiro e finalmente le mani
smettono di torcersi. Inizia a parlare; non si ferma quasi mai, racconta i
concetti studiati e ristudiati, illustra ai docenti il suo percorso
multidisciplinare, racconta della sua alternanza scuola-lavoro, risponde
disinvolta alle domande dei professori. Muove le dita sul portatile scorrendo
le immagini che presentano il suo lavoro. Finisce di parlare, la commissione
soddisfatta la invita a rivedere gli scritti corretti. Si alza dalla sedia e si
gira a guardarci, non l'avevo mai vista sorridere così. "La dolce dama dei
ghiacci", così l'avevo soprannominata in altri miei racconti, ieri non
aveva quel consueto gelo nello sguardo e nelle movenze. Per una volta non vi
erano pensieri cupi ad annebbiarle il sorriso, per una volta lei era felice. Le
nostre mani sbattevano forte le une contro le altre ed un applauso forte si
levava riecheggiando contro le pareti, anche la commissione applaudiva;
sembrava che persino quella grande stanza bianca partecipasse allegra a quella
gioia.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ieri quella ragazza sorrideva come mai aveva fatto fino a quel
momento. La abbracciammo forte forte sia il mio collega e sia io; quando mi
accostai per darle un bacio, sentii qualche goccia calda muoversi dalla sua
alla mia guancia ed in quel momento ero felice, si...felice immensamente anche
io.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Una miriade di studenti si sono diplomati in questi giorni eppure ieri
mi sembrava ci fosse stato il primo diploma nella storia dei diplomi. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La verità è che in quel momento una ragazza riscattava la sua vita,
riscattava l'ignoranza subita di chi aveva tradito i suoi sogni di bambina,
riscattava la sua visione cupa delle cose.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Pochi giorni prima un'altra ragazza si era diplomata raccontando alla
commissione le fondamenta pedagogiche e giuridiche della comunità per minori,
raccontava della casa famiglia e del ruolo dell'educatore... <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La particolarità della scelta di portare quell'argomento era insita
nel fatto che quella ragazza era stata una delle "utenti" (qual
parola orribile ) della casa famiglia e ciononostante raccontava cosa essa
fosse ad una commissione sconosciuta, raccontando al meglio e con sapienza la
sua esperienza più complessa esponendosi al rischio del ricordo e del giudizio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">E mi chiedi a questo punto quale sia, se non questo, il principio o
l'essenza del coraggio.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">In una sola settimana mi sono sentita immensamente orgogliosa di
questo coraggio, di queste donne, delle bimbe che vivono ancora dentro di loro
e che hanno dovuto affrontare il peggio degli adulti. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">In una settimana due ragazze hanno raggiunto un grande traguardo: la
presa di consapevolezza che possono raggiungere i propri obiettivi, che posso
distinguersi dal loro passato, che possono progettare il loro futuro. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">In una settimana due ragazze hanno dato prova della forza e della
volontà, trovando riscatto da tutte quelle frasi che raccontavano di notte,
quelle orrende frasi degli adulti che scalfivano in mille modi la bellezza del
loro animo.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ripenso alla pagina esplicativa delle mansioni dell'educatore di cui
mi aveva parlato qualche giorno fa e credo che vi aggiungerei una frase
ulteriore:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">L'educatore vive le emozioni assieme ai ragazzi e si sente
immensamente fiero di loro.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 16pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Con il tuo <b><i>5X1000</i></b></span><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><b><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 16pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Assicuri un’infanzia
serena a tanti bambini</span></b><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 16pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">scrivi </span><b><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 18pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">03059050711</span></b><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 16pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">su 730/CU/UNICO</span><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; text-align: center;"><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="color: #336699; font-size: 16pt; text-decoration: none; text-underline: none;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; text-align: center;"><br /></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">A Settembre<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">parte di una
famiglia</b>… <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci</span></b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"> per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">perché noi danziamo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e danziamo col vento.<o:p></o:p></b></span></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-84587002897450420022023-05-31T08:58:00.002+02:002023-05-31T08:58:56.671+02:007 consigli per essere genitori migliori<p style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;"> <b style="text-align: center;">7 CONSIGLI
PRATICI PER ESSERE ‘GENITORI MIGLIORI’</b></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZXiBHlaTsVjm-uYt7kHNSkzlarw63_NX_75NdOkvZqdiqzOWdmnus0YXFYkF07QpjCwiwT3dUbNUgAn887VFxf_nx4gpUbLvKnrlOSwdik80rVDjRmkwLBAwedBOw3Xx81OVGaiGhyZ6MKmyxoKaFBDg-tSelNGV-m-GUUfAF7lVvG4NLcuQzpLMxzA/s610/rapporto_genitori%20figli.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="324" data-original-width="610" height="170" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZXiBHlaTsVjm-uYt7kHNSkzlarw63_NX_75NdOkvZqdiqzOWdmnus0YXFYkF07QpjCwiwT3dUbNUgAn887VFxf_nx4gpUbLvKnrlOSwdik80rVDjRmkwLBAwedBOw3Xx81OVGaiGhyZ6MKmyxoKaFBDg-tSelNGV-m-GUUfAF7lVvG4NLcuQzpLMxzA/s320/rapporto_genitori%20figli.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Partiamo dal presupposto che non esistono regole per essere bravi
genitori. Essere mamma e papà è il mestiere più bello del mondo, ma anche il
più complesso. Non c’è il manuale del genitore perfetto, e non si può non
sbagliare. Anzi, spesso gli sbagli sono molto importanti, perché possono
trasformarsi in preziosi alleati. E’ importante, infatti, riflettere sulle
sfide quotidiane, cercando di diventare ogni giorno genitori migliori. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Di seguito sette riflessioni per diventare genitori migliori. Sette
punti su cui concentrarsi per cercare ogni giorno di educare i bambini con
rispetto. Un’educazione positiva, infatti, permette di crescere bambini sereni
ed equilibrati, che, un giorno, diventeranno adulti felici.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">1. I GENITORI MIGLIORI
SONO GENITORI AUTOREVOLI<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Esistono diversi stili educativi. Possiamo riconoscere uno stile
educativo autoritario, basato sul rispetto dell’autorità in quanto tale. Uno
stile autoritario si basa sul “Si fa così perché lo dico io”. In questo sistema
educativo vige la paura, e il comportamento dei bambini viene influenzato dal
timore. Spesso si ricorre alla punizione, al fine di modellare il comportamento
del piccolo. A volte, vengono utilizzate anche le punizioni fisiche, come
sberle e sculacciate. All’opposto di uno stile autoritario possiamo
identificare uno stile educativo di tipo permissivo, dove al bambino è concesso
tutto. Un’educazione permissiva attribuisce al bambino il pericoloso potere di
autoeducarsi, senza la presenza di un adulto di riferimento che possa fungere
da guida.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Tra questi due sistemi educativi, gli studi dimostrano l’importanza di
uno terzo modo di essere genitori. Per essere genitori migliori occorre,
infatti, adottare uno stile educativo autorevole. Genitori autorevoli
richiedono il rispetto delle regole stabilite, riconoscono i bisogni dei figli
e sollecitano la loro opinione, riconoscendoli come persone. I genitori
autorevoli rispettano sé stessi e il bambino, guidandolo nella crescita fisica,
psicologica ed emotiva.</span><span style="font-size: 14pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">2. I GENITORI MIGLIORI
SONO COERENTI<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">E’ necessaria coerenza nell’educazione dei figli. Occorre stabilire
poche regole semplici, chiare e, soprattutto, condivise. E devono essere
rispettate. La coerenza educativa è alla base di uno stile educativo funzionale
per i bambini. Se è no, è no. E c’è un motivo valido e condiviso. I bambini,
spesso, mettono in atto dei comportamenti provocatori per sfidare gli adulti e
per capire fino a dove si possono spingere. Le provocazioni dei bambini sono
delle vere e proprie messe alla prova per i genitori. Spesso i bimbi fanno i
capricci per provare a ottenere ciò che vogliono. E’ importante cercare di
mantenere la calma e offrire ai bambini un contenimento solido. D’altronde,
provare a sfidare le regole è il compito del bambino che cresce. Mantenere
coerenza aiuta i bambini a muoversi in un contesto sicuro e prevedibile.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">3. I GENITORI MIGLIORI
FAVORISCONO L’AUTONOMIA<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">I tempi ristretti e le mille cose da fare costringono i genitori, a
volte, a sostituirsi ai bambini. Preparare lo zaino o ritirare i giochi sono
compiti che spesso gli adulti fanno per velocizzare i tempi. Si sa, infatti,
che se l’attività viene richiesta al bambino ci vorrà molto più tempo per
l’esecuzione. Basti pensare, ad esempio, alla preparazione al mattino prima di
andare a scuola. I genitori migliori, però, si sforzano a promuovere
l’autonomia e la responsabilità, facendo sentire i bambini protagonisti attivi
della quotidianità.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Occorre prestare attenzione anche a non diventare genitori
iperprotettivi. Per evitare che i bimbi sbaglino o si trovino in difficoltà,
spesso i genitori si sostituiscono a loro. In questo modo, però, i bimbi
faticano a sperimentare la loro autonomia. I bimbi, infatti, non hanno modo di
scoprire i loro punti di forza e allenare i loro aspetti più sensibili.
Favorendo l’autonomia, invece, i bambini imparano a conoscersi e a mettersi in
gioco. In questo modo, ogni giorno i bambini tentano di crescere e migliorarsi.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">4. I GENITORI MIGLIORI
NON PUNTANO IL DITO<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Tutti sbagliamo e commettiamo errori. Questo vale anche per i bambini.
E’ importante accettare che anche i piccoli possano sbagliare. Ciò non
significa negare l’errore, anzi. E’ importante riconoscere lo sbaglio, ma senza
accusarli o colpevolizzarli. Le conseguenze di un errore il bambino le prova
già sulla propria pelle. E’ meglio evitare di rimarcare continuamente lo
sbaglio commesso. I bambini, infatti, necessitano di comprensione e
incoraggiamento. Due paroline magiche che aiutano i piccoli a sentirsi amati ed
accettati per quello che sono. Sentirsi compresi, accolti e sostenuti diventa
fondamentale per uno sviluppo sereno e armonioso, consentendo un buon livello
di autostima e fiducia nelle proprie capacità. E’ importante credere nei
bambini e nelle loro potenzialità, aiutandoli a riconoscere i propri limiti e
trovando insieme il modo di farvi fronte.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">5. I GENITORI MIGLIORI
FAVORISCONO IL DIALOGO<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Quando ci sono fiducia e dialogo, si possono superare tutte le
difficoltà. E’ importante ascoltare i bambini anche quando raccontano cose che,
all’orecchio adulto, possono sembrare insignificanti. Non bisogna mai
minimizzare i problemi che portano. Occorre, invece, accogliere le loro
emozioni e cercare di capire insieme come affrontare ciò che li preoccupa.
Frasi come “Questi non sono problemi” non aiutano a minimizzare le difficoltà,
anzi. Frasi di questo tipo bloccano la comunicazione e la fiducia tra genitori
e figli.</span><span style="font-size: 14pt;"> </span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Occorre ascoltare ciò che i bambini portano. Spesso, la tendenza
dell’adulto è quella di proporre delle soluzioni. Questo, però, non sempre è
sufficiente. I bambini, come gli adulti, necessitano di essere ascoltati e
compresi. I piccoli, come i grandi, non vogliono essere giudicati, perché sanno
che alcune loro paure sono irrazionali o alcuni pensieri che fanno non
dovrebbero essere fatti. Per questo, i genitori migliori devono ascoltare i
bambini, accogliendo le loro emozioni, e cercando di trovare insieme il modo di
farvi fronte. Le soluzioni, infatti, devono essere costruite insieme, non
calate dall’alto. In questo modo, inoltre, i bambini hanno modo di sperimentare
quel senso di autoefficacia che permette loro di sviluppare autostima e fiducia
nelle proprie capacità per affrontare le piccole e grandi sfide quotidiane.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">6. I GENITORI MIGLIORI
RIESCONO A GESTIRE L’ANSIA<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">L’ansia è contagiosa, si sa. Per questo è opportuno imparare a
gestirla. Questo vale anche nell’educazione dei propri figli. Le cose che
spaventano mamma e papà sono molte, e non si possono evitare. Allo stesso
tempo, però, non è con l’eccessiva preoccupazione che si possono eliminare
questi pensieri, anzi.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Questo non vuol dire che provare ansia sia sbagliato. Ciò significa
che è importante imparare a gestire la propria preoccupazione, per evitare che
essa si riversi sui bambini. Insegnare ai propri figli l’importanza del
coraggio, della determinazione e del “provarci”, anche quando ci si sente
bloccati, è fondamentale. Questo non solo a parole, ma con i fatti. L’esempio,
infatti, è lo strumento educativo migliore che gli adulti hanno a loro
disposizione. Passare<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>il messaggio che a
volte si possono provare emozioni forti, ma che si possono gestire, è un’ottimo
insegnamento per i piccoli.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">7. ESSERE GENITORI
MIGLIORI PER AVERE FIGLI SERENI<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Come detto anche precedentemente, il miglior strumento educativo è
l’esempio. Più che ogni spiegazione o predica. L’esempio di mamma e papà,
infatti, funge da modello educativo più forte di ogni altro. Per questo è
importante lavorare su di sé, mettersi in gioco, cercando di porsi sempre in
discussione. Laddove c’è riflessione e pensiero dietro ad ogni scelta
educativa, maggiori saranno le possibilità di muoversi in maniera adeguata. Questo,
ovviamente, non vuol dire non sbagliare, anzi. Ciò significa dare un senso ai
propri errori cercando di capire cosa non ha funzionato e come agire in futuro.
Non è semplice. Si tratta di una sfida continua. Ma è l’unico modo per essere
genitori migliori ogni giorno.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Autrice: dott.ssa Annabell Sarpato <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Fonte: www.annabellsarpato.com<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Con il tuo <b><i>5X1000</i></b></span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Assicuri un’infanzia
serena a tanti bambini</span></b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">scrivi </span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 18.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">03059050711</span></b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">su 730/CU/UNICO</span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="color: #336699; font-size: 16.0pt; text-decoration: none; text-underline: none;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></span></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-50095026954573293162023-05-24T08:57:00.000+02:002023-05-24T08:57:00.709+02:00Quando una persona è cattiva, viene punita<p> <b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">QUANDO UNA
PERSONA E’ CATTIVA, QUELLA PERSONA VIENE PUNITA! </span></b></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: large;">'STRANE' DISCUSSIONI IN CASA FAMIGLIA.</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Senza volere, Harry
Wormwood aveva dato a sua figlia il primo insegnamento pratico utile per lei.
Lui voleva dire "quando una bambina è cattiva", invece aveva detto
"quando una persona è cattiva", facendo così sorgere in lei l'idea
rivoluzionaria che i bambini potevano punire i loro genitori, se questi l'avessero
meritato, naturalmente.</span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU8bUpTfxuzwuP26Laz0SS7WFd-AJrEy07ovg6KDXdDP6dZoh7-HGfJoYF6w4V3KoPL6NOuQv8iZu98wWj2x-oKuAZANaWm8aehubZMkO-lhpTdYJlGKreMQS88zt1ZtFK5D5QEih2Byl1DPnfYqBfIf-hlj0yVjktvQpeKjGF-1p7e6BRb0oqoy6ijw/s450/matilda.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="300" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhU8bUpTfxuzwuP26Laz0SS7WFd-AJrEy07ovg6KDXdDP6dZoh7-HGfJoYF6w4V3KoPL6NOuQv8iZu98wWj2x-oKuAZANaWm8aehubZMkO-lhpTdYJlGKreMQS88zt1ZtFK5D5QEih2Byl1DPnfYqBfIf-hlj0yVjktvQpeKjGF-1p7e6BRb0oqoy6ijw/s320/matilda.jpg" width="213" /></a></div>Eravamo a tavola e stavamo guardando un film che ha accompagnato la
mia infanzia: "Matilda sei mitica".<o:p></o:p><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Quanto spesso ho condiviso la passione di Matilda per i libri; come
lei ho navigato sulle parole di Hermann Melville alla ricerca della balena
bianca e persa fra le strade dei racconti di Dickens. Come Matilda ho sempre
serbato il dubbio, da bimba che andava a scuola, che spesso i bambini non
vengano reputati all'altezza delle cose. All'università capii che quel pensiero
incarnato nella terribile Signorina Trinciabue altro non fosse che una
rappresentazione accentuata della pedagogia dell'"infante"; di colui
che non parla, di colui che è incompleto, di cui che per dirla con le sue
parole bofonchiate "Troppo piccolo, sbrigati a crescere!!!".<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Adoravo la signorina Honey, la dolcezza con la quale si rivolgeva ai
bambini, al mondo meraviglioso che sapeva intravedere negli occhi di un bimbo
oltre la mera impossibilità percepita dagli adulti. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il signor Wormwood era un adulto non tanto differente da quelli che ho
imparato a conoscere da adulta. Uno fra quelli che guadagna lo stipendio con
l'inganno e nell'ignoranza forgia la propria capacità di sentirsi superiore
agli altri. Così la moglie così ahimè il figlio grande. Quell'adulità legata ai
programmi televisivi fasulli, alla prepotenza, all'apparenza e alla mancanza di
sostanza. <<Vivevano in una bella casa ma non erano belle
persone...>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Un libro??!, quello che puoi imparare da un libro puoi
impararlo meglio e più in fretta dalla televisione... Quella Matilda una
disgrazia>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">A tavola riflettevo su quanto fosse attuale ogni singolo aspetto
raccontato dalla storia: la genitorialità decisamente non innata,<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>la didattica della sopraffazione e del
trasferimento contenutistico, la speciale unicità dei bambini, il potere della
cultura, l'adozione, la pedagogia della dolcezza e della "cura",
della scoperta, della conquista e della rivincita della signorina Honey,
l'ignoranza trapelata dalla voglia del vuoto trasmessa dalla TV...<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ero assorta nelle mie riflessioni insomma.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Una vocetta irrompe nel silenzio rumoroso dei miei pensieri.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Forse i bambini sono gli unici ad aver capito che anche gli
adulti si possono educare?>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Cerco con lo sguardo la provenienza di quella vocina. Lei mi osserva
aspettando la mia attenzione.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<La signorina Trinciabue deve aver avuto un'infanzia molto
triste per essere diventata così cattiva con i bambini. E il padre di Matilda
forse da bambino è stato cresciuto come un re...ecco perché parla così. Forse
da piccolo gli è stato dato tutto quello che voleva e i genitori non gli hanno
mai insegnato le cose belle...>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ascolto con rapimento quelle parole.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><< Matilda non ha i poteri...o meglio li ha rubati o imparati
dai libri. Come nelle fiabe...insomma...nelle fiabe c'è sempre uno strumento
magico...il suo è stato il libro per lei funziona come una spada magica>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Un calore si diffonde nel mio petto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Si...forse è così>> non volevo guastare con le mie
parole l'effetto benefico di quel ragionamento tanto puro quanto arguto.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Se fossi come Matilda forse anche io darei una lezione ai
grandi che fanno i cattivi...specie se sono cattivi con i bambini. E poi li
chiuderei in una scuola e metterei davanti a loro mille libri per imparare, e
ad insegnare dovrebbero essere i bambini.>>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Si rigira verso la TV posando dolcemente la testa sulle sue mani. Lo
sguardo era fisso sullo schermo ma era così chiaro che la sua mente fosse
altrove. I gomiti sostenevano il peso di tutto quel pensiero.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Alla fine del film, non riuscivo a non smettere di pensare a quelle
parole. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Si lava i denti, sistema le sue ciabattine accanto al letto. Racconto
la storia dei Fiori di Ida. Ero sul punto di mettere al posto il libro quando
sento di nuovo quella voce:<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Chiara: Perché tu ci credi nei bambini?>></span><span style="font-size: 14pt;">...</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Forse perché non sono mai cresciuta del tutto o almeno
spero>>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il suo viso dolce mi sorride e si nasconde per buona parte sotto la
coperta. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Le faccio l'occhiolino e le do la carezza della sera rimboccandole le
coperte.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">L'altra sera a teatro ero intenta a fotografare un baule magico
lasciato aperto sul palco. Mi piacevano i colori dei fiori riversati sul legno
e le luci fioche che come in quadro illuminavano i dettagli preziosi lasciati
incustoditi in quella scenografia malinconica che soffriva dell'assenza del suo
mago.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Vedi quel baule, Chiara?>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Mi giro e vedo quella faccetta che mi fissa. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Forse i bambini sono come quel baule, solo i maghi sanno
tirarci fuori le magie o meglio...solo i maghi sanno vedere le magie che un
bambino sa fare>>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Quel baule diviene ancora più bello nei miei occhi. Lo immortalo cosi,
come una dispensa fondamentale da memorizzare per un esame dell'università, un
esame che non vedo l'ora di sostenere.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><<Quanto desiderava a volte avere una persona amica, una persona
buona e coraggiosa come gli eroi dei suoi libri. Sospettava però, che come i
draghi parlanti e le principesse dai capelli tanto lunghi da potercisi
arrampicare, queste persone esistessero solo nei libri di favole. Ma presto
avrebbe scoperto che poteva essere amica di se stessa, che possedeva una forza
di cui non era consapevole.>><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Così raccontava il narratore mentre Matilda stringeva triste a sé la
sua bambola di pezza.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">"Punire" per una bimba della casa famiglia è un verbo
convertibile in altri verbi quali: educare, insegnare, leggere. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Insegnare o rieducare finanche i propri genitori...<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Solo i maghi o forse no...<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Fatto sta che i bambini hanno tanto da insegnare, ne sono sempre più
convinta.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Con il tuo <b><i>5X1000</i></b></span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Assicuri un’infanzia
serena a tanti bambini</span></b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">scrivi </span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 18.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">03059050711</span></b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">su 730/CU/UNICO</span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="color: #336699; font-size: 16.0pt; text-decoration: none; text-underline: none;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Mercoledì prossimo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">parte di una
famiglia</b>… <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci</span></b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"> per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">perché noi danziamo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e danziamo col vento.<o:p></o:p></b></span></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-56074596862518614432023-05-17T11:44:00.001+02:002023-05-17T11:44:35.130+02:00Una sera al teatro con i nostri bambini <p><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b></p><p style="text-align: center;"><b><span style="font-size: x-large;">UNA SERATA AL TEATRO CON I NOSTRI BAMBINI</span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjquI0zPuuNIJ-av43lwKzY_o9hk0CE47hwhS9jQl4fUaIrxcEMketSbN2kdSRhfqVzR6eEFRf6bDUhLn3nsv2VR3Kx_daISPsDguj4y6fLkjjS8uykZZ4JR259JSEVR3o6fKovJMNSr9sBPMm6OCvIJBxAAMgJiGpj4pKqvf9AkvfOJffHKVTYOlo1LQ/s641/teatro.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; display: inline !important; float: left; font-size: 14pt; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="641" data-original-width="608" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjquI0zPuuNIJ-av43lwKzY_o9hk0CE47hwhS9jQl4fUaIrxcEMketSbN2kdSRhfqVzR6eEFRf6bDUhLn3nsv2VR3Kx_daISPsDguj4y6fLkjjS8uykZZ4JR259JSEVR3o6fKovJMNSr9sBPMm6OCvIJBxAAMgJiGpj4pKqvf9AkvfOJffHKVTYOlo1LQ/s320/teatro.jpg" width="304" /></a></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il teatro è un luogo incantevole e magico...si proprio così: magico. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Gli occhi, nel momento in cui ci si addentra per la prima volta, si
innalzano lentamente verso il soffitto per scorgerne i colori tenui e le
raffinate figure che sembrano danzare e volare vanitose sugli spettatori
ammaliati. Gli occhi così proseguono la propria lenta inquadratura e si muovono
verso le pesanti tende porpora che incorniciano il palco come un prezioso
orpello. Continuano il loro stupefacente viaggio, indugiano sui preziosi decori
delle pareti, scivolano sul legno del palco, spiano curiosi oltre le quinte ed
indugiano sulle luci che attendono caparbie quanto accadrà di lì a poco. Le
poltroncine accolgono i piccoli spettatori, la musica si diffonde e la magia...
ha inizio. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il teatro è un luogo elegante che racchiude e diffonde bellezza. Ma
perché è magico? <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">È magico perché vi sono maghi e luci incantate, è magico perché una
volta basta per innamorarsene e per non abbandonarlo più; agisce imponente come
un potente incantesimo. È magico perché diffonde dolcemente la passione per la
teatralità delle cose della vita che si muovono piccole e veloci come pulci,
maestose e sinuose come lo scivolio delle tende che si aprono e chiudono sul
tempo degli eventi, divertenti o perigliose come gli aneddoti della
quotidianità, dotte come i contenuti di cui arricchisce i suoi spettatori. Ieri
sera erano in tanti gli occhietti vispi che si nutrivano della sapiente
accoglienza del Teatro Garibaldi e di chi ci ha omaggiati di tanta accurata
gentilezza. Gli occhi meravigliati e stupiti non erano solo quelli dei bimbi (ed
è questa la più grande magia) ma anche degli adulti che come me erano
meravigliati e grati di tanta bellezza.</span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Con il tuo <b><i>5X1000</i></b></span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Assicuri un’infanzia
serena a tanti bambini</span></b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">scrivi </span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 18.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">03059050711</span></b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">su 730/CU/UNICO</span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="color: #336699; font-size: 16.0pt; text-decoration: none; text-underline: none;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; text-align: center;"><br /></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Mercoledì prossimo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita vissuta
fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a sentirsi
parte di una casa, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">parte di una famiglia</b>…
<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci</span></b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"> per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">perché noi danziamo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e danziamo col vento.<o:p></o:p></b></span></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-34609240898163165332023-05-10T09:00:00.000+02:002023-05-10T09:00:23.699+02:00Io posso scegliere<p style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"> </span><b style="text-align: center;"><span style="font-size: x-large;">IO POSSO
SCEGLIERE</span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La vita ci
da sempre l’opportunità di scegliere se amareggiarci o essere felici, sta a noi
scegliere quali sentimenti o emozioni vogliamo tenere.</span></b><b><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"> </span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #333333;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIRdYwksNiHqWsGpGdRBYjIbezpgjY2nqsNyiOpkGr0UKjo8E_oehGtYLSZ02gFt7ZsQ10nwonHGtu4cFwfu-e9InX3OIOUcRo5iKYE77akTp-EkhYcrheeSWwghwxZzSFvvVxmVVPuwerBG9htEFPLzgjuFPEGI3RyVjVltsribn_16Aejme9IVkCrw/s1280/a.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIRdYwksNiHqWsGpGdRBYjIbezpgjY2nqsNyiOpkGr0UKjo8E_oehGtYLSZ02gFt7ZsQ10nwonHGtu4cFwfu-e9InX3OIOUcRo5iKYE77akTp-EkhYcrheeSWwghwxZzSFvvVxmVVPuwerBG9htEFPLzgjuFPEGI3RyVjVltsribn_16Aejme9IVkCrw/s320/a.jpg" width="320" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #333333; font-size: 14pt;">C’era un professore molto impegnato e
severo, ma che era anche conosciuto dai suoi alunni come uomo giusto e
comprensivo.</span><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><br />
<br />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Alla fine dell’anno, terminato il corso, mentre
stava sistemando delle carte sulla cattedra, gli si avvicinò un suo alunno e
con atteggiamento di sfida gli disse:</span><br />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">“Professore, sono contento di aver finito il
corso, così non dovrò più ascoltare le stupidaggini che lei dice e starò
benissimo senza più essere obbligato a vedere la sua faccia, che detesto.
L’alunno se ne stava impettito, con aria di sfida aspettandosi che il
professore si arrabbiasse. Invece, con sua grande sorpresa, il professore gli
rispose con queste parole:</span><br />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">“Se qualcuno ti offre qualcosa che tu non vuoi, la
prendi ugualmente?”</span><br />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">“No di certo!” rispose sorpreso l’alunno.</span><br />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Bene, continuò il professore, quando qualcuno
cerca di offendermi o mi dice cose sgradevoli, mi sta offrendo qualcosa. Nel
tuo caso si tratta di un’emozione di rabbia e di rancore che io posso benissimo
decidere di non accettare.</span><br />
<br />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Se mi sento offeso e mi arrabbio, significa che
sto accettando il tuo regalo. Ma io preferisco regalarmi distensione e
serenità. Amico, continuò il professore, <strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif";">la vita ci
dà la possibilità di scegliere se amareggiarci oppure essere felici.</span></strong></span><br />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">La tua rabbia passerà, ma non cercare di lasciarla
con me, perché non mi interessa.</span><br />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Ogni giorno, in ogni momento, <strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif";">tu puoi scegliere quali
emozioni o sentimenti vuoi tenere dentro di te</span></strong>. E qualsiasi cosa tu scelga resterà dentro di te finché tu
stesso non decidi di cambiarlo. Perché è talmente grande la libertà che la vita
ci dà che abbiamo perfino la possibilità di scegliere se amareggiarci o essere
felici.</span><br />
<br />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Nei Proverbi, si legge: “La risposta amabile calma
la rabbia, ma quella aggressiva aggiunge legna al fuoco”.</span><br />
<br />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Non dimenticare che sei
tu che decidi se accettare o no la critica distruttiva, l’offesa e la presa in
giro.</span><br />
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Mantieni sempre il
controllo delle tue emozioni, non conservare amarezza nel tuo cuore contro
nessuno e rispondi sempre con gentilezza, così che dalla tua sorgente sgorghi
sempre acqua dolce.</span></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"> </span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Con il tuo <b><i>5X1000</i></b></span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Assicuri un’infanzia
serena a tanti bambini</span></b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">scrivi </span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 18.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">03059050711</span></b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">su 730/CU/UNICO</span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 11.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-bidi-language: AR-SA; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><div style="text-align: center;"><a href="http://www.paidos.it/" style="font-size: 11pt;"><span style="color: #336699; font-size: 16pt; line-height: 115%; text-decoration-line: none;">www.paidos.it</span></a></div></span>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-56655124071683377192023-05-03T08:00:00.003+02:002023-05-04T12:11:00.940+02:00Il bello delle uscite in Casa Famiglia<p><b><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati</span></b><b style="text-align: center;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: x-large;">IL BELLO
DELLE USCITE IN CASA FAMIGLIA</span><span style="font-size: 14pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Ogni volta
che passiamo qualche giornata fuori con i nostri bambini, dietro tante azioni
apparentemente banali, si celano invece mille emozioni, mille preparativi e
spasmodiche attese.</span></b><b><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgId7HQApZafI7dp7g7EuDjdw8q-M9q_bp_VhHRSHkABsuiKKZtmrG8S6yPXQnCpXn9egJVQl-qZyQVtrl6JgWNlwliuOvz7LA7DgqqBEEvJ9IDpDY-3ntzHEmzY2NtSugiGnGhRHB3nPmFTq6kpqkBj4cwJ08tbQ9vrDARmygQprmsqPQW5PiWIrsimQ/s999/viaggio%20bimbi.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="562" data-original-width="999" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgId7HQApZafI7dp7g7EuDjdw8q-M9q_bp_VhHRSHkABsuiKKZtmrG8S6yPXQnCpXn9egJVQl-qZyQVtrl6JgWNlwliuOvz7LA7DgqqBEEvJ9IDpDY-3ntzHEmzY2NtSugiGnGhRHB3nPmFTq6kpqkBj4cwJ08tbQ9vrDARmygQprmsqPQW5PiWIrsimQ/s320/viaggio%20bimbi.jpg" width="320" /></a></div><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p></o:p></span><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">L'uscita di comunità porta con sé tutta una serie di azioni e parole
comuni ma al tempo straordinarie. I panini, la felpa, la borraccia, il succo di
frutta, la sveglia al mattino presto, la nanna anticipata; banalità necessarie
insomma. Dov'è dunque la straordinarietà? <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">È il carico di attesa nascosto dietro la banalità di queste parole che
sottende qualcosa di straordinario. "Preparare i panini" equivale a:
due facce intente ad incartare con cura i panini al salame, la fetta rubata, la
risata che la succede quando ci si accorge di essere stati colti in flagranza. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La preparazione della felpa sottende il: ‘’Metto questa? No questa è
migliore? Che dici così?’’. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La borraccia riempita dell'acqua da manine piccolissime, la linguetta
che sporge dalla bocca serrata in un'espressione concentrata e trionfante: ‘’Guarda
ce l'ho fatta sola sola!!!’’. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">‘’Ma quanti succhi di frutta ci vogliono??? Te lo dico io!’’. Una
vocetta stridula che ancora non sa neppure contare pronuncia i nomi di tutti
coloro che saranno presenti l'indomani dirigendo le operazioni di smistamento,
sbucando con il nasino all'insù da sotto il tavolo tanto alto ma non abbastanza
per impedirle di irrompere nei ragionamenti e prendere il sopravvento
(l'educatrice che OVVIAMENTE dimentica a casa buona parte dei succhi di
frutta). <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il libro delle fiabe anticipa la sua ora lavorativa, attende lì sul
tavolino d'essere letto, il bacio della buonanotte, le coperte colorate che
allietano la casa dei loro movimenti morbidi e caldi, la lampada che si spegne.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La debole luce grigiastra che penetra dalle finestre, la sveglia che
suona e risuona minacciosa, i lettini che si svuotano e i piccoli zombie che si
aggirano per la casa assonnati ma trepidanti di partire...<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">‘’Ehi guardami!!! Io sono pronta. Mi dai la mano?’’.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">La manina stringe quella mano così grande rispetto alla propria così
diversamente minuscola. Le chiavi sbatacchiano contro la porta facendo
risuonare un rumore metallico che spezza il silenzio mattutino, avvisando che
ormai la porta è chiusa ed è tempo di avviarsi. Francesca attende davanti al
portone sorridendo e iniziando a ‘sparare’ le sue solite battute a destra e a
manca, Marco seduto nel pulmino, saluta con la mano accogliendo le faccette
arzille.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Quanto potenti possono esser azioni tanto banali se raccontate dalla
gestualità più pura e più docile?<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Una uscita IN comunità più che Di comunità. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Vi sono azioni che ritengo siano meravigliosamente preziose poiché
condivise, poiché spensierate, poiché proprie dei bambini. Sono le azioni
migliori quelle perché profumano e risuonano di casa. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Il cielo si è truccato di grigio per quasi tutto il tempo...eppure
questa giornata non poteva essere più divertentemente colorata di così.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Dott.ssa
Pittari Chiara <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 16pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Con il tuo <b><i>5X1000</i></b></span><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><b><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 16pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Assicuri un’infanzia
serena a tanti bambini</span></b><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 16pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">scrivi </span><b><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 18pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">03059050711</span></b><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; font-size: 16pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">su 730/CU/UNICO</span><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; text-align: center;"><span face=""Arial","sans-serif"" style="color: #333333; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="color: #336699; font-size: 16pt; text-decoration: none; text-underline: none;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></span></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; text-align: center;"><br /></p><p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; text-align: center;"></p><p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Mercoledì prossimo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>si rinnoverà l’appuntamento con <o:p></o:p></span></u></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><u><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’<o:p></o:p></span></u></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><o:p> </o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati<o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi</b>.<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">parte di una
famiglia</b>… <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci</span></b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"> per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="text-align: justify;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, <b style="mso-bidi-font-weight: normal;">perché noi danziamo<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>e danziamo col vento.<o:p></o:p></b></span></p><br /><p></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-36575612264963691712023-04-21T10:10:00.000+02:002023-04-21T10:10:03.942+02:00Genitori un po' di sano egoismo fa bene<p style="text-align: center;"><b><span style="font-size: x-large;"> <span style="text-align: center;">GENITORI,
UN PO’ DI SANO EGOISMO FA BENE</span><span style="text-align: center;"><o:p> </o:p></span></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">Essere egoisti è
un difetto? Se a volte penso a me prima che a mio figlio sono un cattivo
genitore? Ecco alcuni consigli per sviluppare un “sano egoismo”</span></b><span style="color: #333333; font-size: 14pt; text-align: right;"> </span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1; text-align: right;"><i><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">Da
quando sono diventata mamma, la mia vita ha smesso di essere solo mia ed è
diventata anche del mio bambino. Così le mie priorità sono cambiate. Devo
esserci quando mio figlio ha bisogno di me, devo essere una brava mamma, devo
farlo star bene, devo capirlo, devo, devo… La lista dei doveri sembra non
finire mai. Ma per me stessa cosa rimane? Come mamma e psicologa ho capito che
dobbiamo sviluppare un “sano egoismo”. Queste due parole possono
convivere? Come si può rendere l’egoismo una risorsa?</span></i></p><p align="right" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1; text-align: right;"><i><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><br /></span></i></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9ifnIT1dEfHi_cDXFpCgHHtRyy8ZF33eQZx_DThI8LHy3n3GTgw8rC85WwwogHo33zzskD-TxH4IqHONC49FaBwDRSb_K5ztmEKv72NQlQ9R16dKTvG88E0qHfDWiOYUX8oMKcIrpqy8tXfVJtWe2FrIeUkEJ1F-lwK7nF8uXzMavzyowpFtuhf53uQ/s600/genitori.webp" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="450" data-original-width="600" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj9ifnIT1dEfHi_cDXFpCgHHtRyy8ZF33eQZx_DThI8LHy3n3GTgw8rC85WwwogHo33zzskD-TxH4IqHONC49FaBwDRSb_K5ztmEKv72NQlQ9R16dKTvG88E0qHfDWiOYUX8oMKcIrpqy8tXfVJtWe2FrIeUkEJ1F-lwK7nF8uXzMavzyowpFtuhf53uQ/s320/genitori.webp" width="320" /></a></div><p></p><p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">Per prendersi
cura dei figli in modo efficace <b>è importante non dimenticarsi di se
stessi e dei propri bisogni</b>. Certo, trovare un equilibrio non è facile… Il
senso del dovere genitoriale può portare a sacrificarsi anche quando non ce ne
sarebbe davvero bisogno. Questo spesso accade perché alcuni genitori fanno
fatica a delegare o a chiedere un aiuto. I motivi per cui fatichiamo a trovare
spazi per noi stessi comunque sono diversi. Spesso la ragione principale è che
se chiediamo aiuto ci sentiamo egoisti e quindi in torto. Non pensiamo (quasi)
mai, invece, che <b>esista un “sano egoismo”, che fa bene sia al genitore
che al bambino</b>. Un bel pisolino, ad esempio, rende la mamma più rilassata e
paziente, una serata a due permette ai genitori di ritrovarsi come coppia e un
aperitivo con gli amici aiuta a staccare dai doveri genitoriali e riprendere
fiato.</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">Aspettative e
mulini a vento</span></b><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">Spesso abbiamo
la pretesa di fare tutto, di incastrare gli impegni lavorativi e familiari in
una giornata come fossero pezzi del Tetris. Come Don Chisciotte contro i mulini
a vento, <b>ciascuno di noi combatte contro le aspettative che nutre verso
se stesso</b>, senza chiedersi se siano realistiche o meno: diamo per scontato
che saremo in grado di farlo, senza considerare i nostri limiti (ad esempio la
stanchezza fisica). Cosa sacrifichiamo per riuscire a “fare tutto”? E
soprattutto, è davvero necessario?</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><b><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">Dieci consigli
per sviluppare un egoismo sano</span></b><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">Per sviluppare
un sano egoismo, il primo passo è <b>ricordarsi di essere persone con
propri bisogni, oltre che genitori</b>. Ecco allora i miei dieci
consigli: </span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">1 – <b>Curate
il corpo</b>, mangiate, dormite, fornitegli l’energia necessaria.</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">2 – <b>Non
abbandonate i vostri interessi</b>, hobby, passioni, a causa della cicogna.
L’ideale è organizzarsi per avere momenti (anche brevi ma quotidiani) in cui
poter fare ciò che fa star bene. Usando la fantasia si può trovare il modo di
coinvolgere anche il bambino, ad esempio cucinando insieme.</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">3 – Siete esseri
umani, quindi <b>avete dei limiti</b>: se vi sembra di non essere in grado
di occuparvi del bambino e di tutto il resto (casa, lavoro, ecc.) trovate il
modo di delegare qualcosa ad altri. Non vergognatevi a chiedere aiuto: non è un
fallimento, semplicemente non potete fare sempre tutto alla perfezione.</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">4 – <b>Suddividete
i compiti con il partner</b> in base alle capacità e a ciò che riesce più
facile a ciascuno. Aiutatevi a vicenda con quelli che risultano difficili a
entrambi, e incoraggiatevi sempre: si impara dagli errori.</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">5 – <b>Nessuno
nasce “imparato”…</b> sentitevi liberi di chiedere un parere a chi è già
stato nella vostra situazione. Dopodiché trovate la vostra strada, il vostro
modo di essere mamma e papà.</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">6 – <b>Riconoscetevi
il diritto di provare emozioni</b>. Rabbia, gioia, tristezza… le emozioni sono
una grande ricchezza, bisogna trovare il tempo e il modo di ascoltarle,
viverle, condividerle con gli altri.</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">7 – <b>Riuscire
a gestire sia il lavoro che i figli non è scontato</b>. Non sentitevi in colpa
per le difficoltà che incontrate. Essere un genitore che lavora significa dover
costantemente cercare un equilibrio tra figli e lavoro. In effetti, per quanto
quest’ultimo possa essere fonte di gratificazioni, oltre che di guadagno, a
volte implica rinunce e… un secondo lavoro a casa!</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">8 – <b>Le
amicizie sicuramente cambieranno con l’arrivo di un figlio, ma non è il caso di
rinunciarci del tutto</b>. Continuate a coltivarle. Nuove amicizie possono
nascere proprio grazie ai figli, con i genitori di bambini conosciuti tramite
il proprio. Condividere esperienze con altri genitori mentre i bambini giocano
aiuta a sentirsi “sulla stessa barca”, ed è facile trovare argomenti in comune.</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">9 – <b>Dedicate
del tempo alla coppia</b>, affinché il rapporto non passi in secondo piano, ma
cresca e si rafforzi insieme al bambino.</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">10 – <b>I
familiari possono essere una fonte di sostegno</b> nei momenti di
difficoltà, quindi bisogna imparare a spiegare loro in che modo possono
aiutarvi.</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-outline-level: 1;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">Infine, se state
attraversando un momento di particolare difficoltà, considerate l’ipotesi di
parlarne con qualcuno. Lo spazio protetto della consulenza psicologica può
aiutarvi a sentirvi meglio e ritrovare l’equilibrio.</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: 2.9pt; mso-outline-level: 1; vertical-align: baseline;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;">Autrice: Georgia
Accattato</span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 24.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 18.0pt;"><o:p></o:p></span></b></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #333333; font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Fonte: <a href="https://psiche.cmsantagostino.it/">https://psiche.cmsantagostino.it</a><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 14.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Paidòs Onlus</span></b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 14.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">dalla parte dei bambini, SEMPRE</span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto;"><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 14.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> </span></b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Con il tuo <b><i>5X1000</i></b></span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Assicuri un’infanzia
serena a tanti bambini</span></b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">scrivi </span><b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 18.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">03059050711</span></b><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; mso-margin-top-alt: auto; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; font-size: 16.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">su 730/CU/UNICO</span><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; text-align: center;"><span style="color: #333333; font-family: "Arial","sans-serif"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><a href="http://www.paidos.it/"><span style="color: #336699; font-size: 16.0pt; text-decoration: none; text-underline: none;">www.paidos.it</span></a><o:p></o:p></span></p>Paidos Onlushttp://www.blogger.com/profile/18363391339357051864noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-6263339501686757566.post-2342577656070137372023-04-13T19:18:00.003+02:002023-04-13T19:18:47.248+02:00 Come invogliare i giovani a studiare?<p style="text-align: center;"> <b><span style="font-size: x-large;">COME INVOGLIARE I GIOVANI A STUDIARE?</span></b></p><p style="text-align: center;"><b></b></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><b><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisdH0N32U-Yb9ssXxvcZaiOL7JpuUUVIAiUTH0AnwZRhSc3cIk2WuiYNr5jwji89HkMJ00OP6-6ZQd0B6eTnjtOkVqJ5TIp5D5F0p6IfhdrIg5edRwkISHpQ9vvwQLzdjpqFR7bvTKwBHaEMY73NASfPcfJJmR0D_Y4B4-iZbnsddpZj2Uoad6c7ysYw/s960/compiti.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="960" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEisdH0N32U-Yb9ssXxvcZaiOL7JpuUUVIAiUTH0AnwZRhSc3cIk2WuiYNr5jwji89HkMJ00OP6-6ZQd0B6eTnjtOkVqJ5TIp5D5F0p6IfhdrIg5edRwkISHpQ9vvwQLzdjpqFR7bvTKwBHaEMY73NASfPcfJJmR0D_Y4B4-iZbnsddpZj2Uoad6c7ysYw/s320/compiti.jpg" width="320" /></a></b></div><p></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Non dite loro che lo studio è importante. I giovani non sanno che
farsene delle prediche. E giustamente un adolescente si domanda: ma a me che
importa se un uomo vissuto cinquecento anni fa fece questo o disse quest’altro?
A che mi serve la letteratura? A che mi serve la storia? Che rapporto hanno con
la mia vita? <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Amicizia e primi amori, conflitti familiari e approvazione sociale, il
desiderio bruciante di far parte di un gruppo, ecco attorno a cosa ruota il
mondo degli adolescenti. Ma la cultura parla proprio di questo. Conflitti tra
padri e figli e faide familiari, Shakespeare ne era un maestro. La sofferenza
di un amore corrisposto? Il tormento della gelosia? Due millenni fa furono
Catullo e Saffo a parlarne per primi. Amicizia? Emarginazione sociale? I classici
parlano sempre di grandi amicizie e gli eroi, le eroine della letteratura sanno
cosa significa essere emarginati, quanto possa essere pesante ricercare ad ogni
costo l’approvazione sociale. È questa la lezione di Anna Karenina. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">E la parola libertà che è tanto cara ai ragazzi, non avrebbe lo stesso
sapore senza l’illuminismo. Se volete insegnare loro la coerenza, il coraggio
parlategli di Giordano Bruno, arso vivo sul rogo pur di non tradire le sue
idee, parlategli dei fratelli Wright che sognavano che l’uomo potesse volare e
dei voli dell’anima che secoli prima dell’invenzione dell’aereoplano i poeti
erano soliti fare. Parlategli di Mary Wollstonecraft che volle dimostrare al
mondo che le donne possono essere intelligenti quanto un uomo e di Maria Carolina
di Berry che sfidò, nel suo piccolo, con i suoi completi da spiaggia le
convenzioni della sua epoca e grazie alla quale oggi l’estate viene associata
ai bagni di sole e al mare. <o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Suscítate la loro meraviglia. È dallo stupore, dalla curiosità che inizia
la conoscenza. Fate appello al sentimento, alla bellezza, all’amore racchiusi
in loro. E ricordategli che è grazie alla cultura che si acquisisce quella
sensibilità «capace di distinguere il bene dal male, l'amore dall'odio, la
partecipazione dall'indifferenza.»</span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;">Autore: Professor X<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Paidòs
Onlus<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">dalla parte dei bambini, SEMPRE<o:p></o:p></span></p>
<p align="right" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: right;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-weight: bold;">www.paidos.it<o:p></o:p></span></p>
<p class="MsoNormal" style="background: white; line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;"><span style="font-size: 14.0pt; mso-bidi-font-family: Calibri;"><o:p> </o:p></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Con l<b style="mso-bidi-font-weight: normal;">’Adozione a Distanza <o:p></o:p></b></span></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">accompagni un bambino nella sua
crescita<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">donandogli un’infanzia felice<o:p></o:p></span></b></p>
<p align="center" class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm; text-align: center;"><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dona tramite
bonifico su IBAN:<o:p></o:p></span></p>
<p align="center" style="line-height: 115%; margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm; text-align: center;"><strong><span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman";">IT
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