Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati
AD OGNUNO
LA SUA TORTA
Lei è la mia <<Regina dei ghiacci>>.
Per preparare la torta per i suoi diciott'anni mi si è sbloccato un
ricordo.
Era dicembre di qualche anno fa. Portai le ragazze alla casa di Babbo
Natale, per dare una mando ad allestire... fra di esse c'era Lei. Sguardo
imbronciato, lunghi capelli d'ebano lasciati sciolti sulle spalle, il naso
rosso che gettava aria calda contro il freddo di quella giornata grigia.
Varcammo la soglia e vidi quella magia che solo le cose belle come il Natale
sanno realizzare. Lei vi entrò con aria sognante, scese la scala trasparente
come se stesse affrontando un viaggio in un'altra dimensione, un sorriso le
mosse le labbra alla vista dell'aereoplanino con l'orsacchiotto. I suoi occhi
si muovevano lenti sulle cime degli alberi decorati, indugiavano sulle
luci...sembravano persi nell'incanto. Sfiorava la mobilia quasi per vedere se
fosse vera o fosse una magia. Lessi sul suo volto la voglia matta di gettarsi
fra le calde coperte del letto di Babbo Natale, di aprire quei pacchi
scintillanti adagiati lungo le pareti. Entrò nella stanza della regina dei
ghiacci e tutto si fermò; sentii il movimento lento del suo respiro. Gli occhi
le brillavano alla vista della bambagia morbida che simulava la neve, alla
vista degli orsi posti ai laterali. Il respiro le si bloccò per qualche
istante.
<<Chiara io voglio stare qui. Ci passerò la vita qui fra i ghiacci>>
Abbassò lo sguardo e la voce le si incupì. <<Vorrei congelare il
tempo e ghiacciare i ricordi e le persone brutte...vorrei essere la regina
della neve che ha il suo regno, il regno in cui nessuno può permettersi di
essere cattivo con me.>>
Forse era il suo ghiaccio, il freddo dei suoi ricordi e le pagine
lette nei suoi fascicoli...forse era il fatto che ad un certo punto dalla sua
vita se n'erano andati via tutti. Quel freddo lo sentii nell'anima.
Da allora ogni volta che inizio un turno cerco per la casa il sorriso
gentile della mia "Regina dei ghiacci". La dolce ragazzina che si
innamora delle neve, che appende conchiglie magiche al suo collo, che abbraccia
forte forte e sorride quando varco la porta della casa. In apparenza può apparirvi
fredda, distante ma al tocco della gentilezza quel gelo diviene estate e sa
delle sue risate quando si butta in acqua al mare, di quando goffamente
sporchiamo la cucina e i nostri vestiti mentre cuciniamo...sa di quella testa
appoggiata sulla spalla mentre ci vediamo un film alla sera, di quel sorriso
quando la mia collega le sfiora le guance prima di andare via.
È una casa differente...ma oggi più di altri giorni questa è una casa
come tante, una casa in festa, la casa di una bambina che ora ha 18 anni...
Questa è la sua casa, la nostra.
Dicevano che non bisognava legarsi troppo...il problema è il viverci
assieme. Dopo un po' ci si rende conto di avere due case. La prima è la
propria, la seconda... è la casa famiglia.
Alla nostra regina dei ghiacci e ai suoi diciott'anni...buon
compleanno piccola.
Dott.ssa
Pittari Chiara
(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)
Paidòs
Onlus
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‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’
Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati
Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.
Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, parte di una
famiglia…
Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia.
Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo e danziamo col vento.
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