Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati
QUESTA CASA
E’ PARTE DI ME
Vorrei riuscire a spiegare cosa significhi lavorare in un contesto
come il nostro.
Spesso scrivo dei post perché vorrei si capisse cosa vi è
effettivamente dietro i termini: "Educatore" , "Comunità",
‘’Casa Famiglia’’, non in quanto dotta ma in quanto spettatrice di giornate che
mi insegnano a riflettere e a...mutare forma.
Scrivo perché così posso trasformare i miei ricordi in racconti sulle
storie di una casa speciale; di una famiglia speciale.
Scrivo perché un domani voglio rileggere le mie giornate e ricordare.
Scrivo perché, rileggendomi, in un tempo lontano, il naso mi si
riempirà del profumo dei biscotti che inondò la casa per giorni e giorni;
scrivo perché un domani potrei avere il bisogno di sentir riecheggiare nella
mia mente le risate della mia collega mentre intrecciava sapiente e dolcemente
le sue brioches e mentre raccontava dei giorni passati. Scrivo perché così
potrò ricordare il rumore dei pennarelli che coloravano e adornavano i
bigliettini sovrastato dal chiacchiericcio di cinque pasticcioni che prendevano
in giro le loro educatrici imitandole, facendo ridere tutti in cucina.
..Scrivo nella speranza di ricordare il calore di una casa viva giorno
e notte perché così al mattino svegliarsi è più bello se la tavola è piena di
cose buone da mangiare.
Scrivo perché così ricordo il movimento delle manine lente sulla
frolla, o del cucchiaino colmo di composta di mele che non appena sfiorò la
bocca della più piccina fra tutte le smosse le labbra facendola sorridere.
Certe volte scrivo perché così ricorderò un domani, l'ufficio acceso fino a
sera tardi per pensare e progettare nuove attività e nuove idee.
Scrivo perché così ricordo il sole della domenica mattina, ricordo gli
scalini della chiesa smossi dai passetti di ragazzi che spostano tavoli e dolci
mentre corrono e si rincorrono giocando.
Spesso scrivo perché non voglio MAI dimenticare il perché rispetto
così tanto questo lavoro.
Spesso scrivo perché alle volte i pensieri sono pesanti, alle volte le
vite di questi ragazzi che incrociano la mia e le nostre lasciano profondi
segni sulla loro e sulla nostra pelle e ho bisogno di ricordare giorni
piacevoli.
Scrivo perché le luci, i suoni, i profumi di questa casa nel tempo
stanno scuotendo le fondamenta stesse del mio essere.
Scrivo perché al cospetto dei ragazzi che di giorno in giorno rendono
migliori i loro educatori, bisogna imparare a rileggersi per capire quanto
questo mestiere renda consapevoli dell'importanza del punto di vista di un
bambino e di un ragazzo.
Scrivo perché così vedo "Chiaranetta" (questo è il nome che
le bambine mi hanno donato in questi anni) prendere forma ed essere grata al
cospetto di tanta dolce... Bellezza.
Scrivo perché questa "Casanetta" è diventata parte di me
così come questi ragazzi e questi pochi educatori che credono ancora nel potere
di una comunità che si prende cura dell'oggi e del domani, a partire dai propri
bambini e ragazzi.
Dice Marco: "Dalla parte dei bambini."
Aggiungo io: "Perché rendono migliori gli adulti."
Dott.ssa
Pittari Chiara
(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)
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