Rubrica: Danzanti col vento...storie
e racconti di educatori appassionati
LA RAGAZZA ALLA FINESTRA
L'estate per alcuni ragazzi in Casa Famiglia
Certe volte mi chiedo cosa sia l'estate per questi
ragazzi...
Da un lato è la piacevolezza della fine della
scuola, l'andare a letto a notte inoltrata, svegliarsi più tardi, andare al
mare, fare le uscite...vero.
D'altra parte però ci sono giorni che sembrano
invernali per quanto sono piatti e certe volte... tristi.
Chi ha la possibilità dei rientri, rientra nella
propria casa, se si è fortunati ed autorizzati ci si può recare presso una
famiglia d'appoggio, o di affido.
Chi però non ha questa "fortuna" o ha
altre situazioni spiacevoli sulle spalle, spesso osserva gli altri ragazzi
andar via per un giorno o due o per una settimana.
Resta quindi in casa con l'educatore.
Qualche giorno fa giocavamo a carte e abbiamo
svelato tutti i trucchi del tressette perfetto mentre ci divertivamo e
ridevamo. Oggi ripenso a quelle carte e mi dico a quanto spesso la vita giochi
con questi ragazzi e con le loro storie. Alle volte regala la fortuna di un
asso, di un due e di un tre...altre volte solo ‘scartelle’ prive di qualunque
valore.
Quando ho iniziato il turno, una ragazza mi è corsa
incontro e mi ha stretta forte...molto forte.
Lei è rimasta qui in comunità mentre le altre hanno
fatto rientro presso le proprie abitazioni.
Lei ha spesso l'abitudine di osservare la gente che
passa dalla finestra. Osserva e spesso scosta le tendine per appoggiarsi con le
mani ai vetri.
Si vede il suo fiato caldo avvampare la finestra ed
il suo dito scorrervi lento sopra. Certe volte resta anche per un ora lì ferma
ad osservare.
Stasera in quella stretta ho rivisto lei in inverno,
in primavera, in autunno e di nuovo in estate...attendere un qualcosa, un
qualcuno alla finestra.
Un amore che salvi, un genitore che venga a
prenderla; una figura amica che vegli su di lei... chissà cosa sogna lì ad
occhi aperti questa dolce fanciulla malinconica.
La ragazza alla finestra...
Sembra il titolo di un libro; eppure è reale, è qui
innanzi a me.
Il turno procede nella cena, nel film, nella
preparazione al letto... è tutto tanto tanto lento stasera.
Ripenso al cambio turno, a quell'accoglienza da
mozzare il fiato. Era una morsa non un semplice abbraccio, un tentativo di
percepire calore...non era un semplice saluto.
Ripenso alla partita a carte.
Si può essere ottimi giocatori...ma le sorti della
partita spesso le designano le carte...
Un genitore sbagliato, una decisione non presa, una
famiglia in pezzi, l'assenza di cultura, la mancata educazione alla
"cura"...Scartelle che racchiudono la vita di un ragazzo che attende
la giocata...quella buona sul suo destino.
L'educatore educa a prevedere le mosse, a prendere
quante più carte di valore...ad imparare a giocare da soli...e sempre meglio.
Certe volte deve educare anche ad imparare a perdere nella vita...
Certe volte mi chiedo, quando rileggo le consegne
appena scritte sull'agenda, quale sia la sorte di questi ragazzi e perché le
cose debbano andare così.
Un mazzo di carte, una casa, la vita di un ragazzo...
Dott.ssa
Pittari Chiara
(Pedagogista, Educatrice presso Casa
Famiglia Murialdo)
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‘Danzanti col vento...storie
e racconti di educatori appassionati’
Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati
Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.
Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, parte di una
famiglia…
Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia.
Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo e danziamo col vento.
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