Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati
MA
CHE SIGNIFICA DIFFICILE?
Ogni
volta che arriva un ragazzo in Casa Famiglia, di solito viene etichettato come ‘difficile’,
ma spesso ha solo bisogno di qualcuno che si dedichi a lui e lo aiuti a
sbocciare.
Oggi ho conosciuto una nuova ragazza che sarà inserita in Casa Famiglia a breve.
Mi sono presentata...non penso abbia memorizzato il mio
nome.
Non ha ascoltato la persona che lo diceva. Non mi ha
guardata e per tutto il tempo mi ha ignorata.
Di striscio però un'occhiata l'ha buttata.
Io invece l'ho guardata bene, un piercing al naso, un
jeans strappato alle ginocchia... chissà cosa pensava mentre la nonna diceva di
non potersi occupare di lei, lei che non ubbidisce, che vuole fare quello che
vuole, che pretende cose che con la pensione del marito non può dare, lei
che odia studiare, lei una ragazza difficile...difficile! Ma che significa
difficile? Difficile per un genitore? Per una nonna? Ma perché difficile?
Difficile da capire, da ascoltare o semplicemente da amare?
Il difficile che fa diventare un peso da scaricare senza
ma e senza se.
Che fa alleggerire la coscienza o la anestetizza
soltanto relegando ad altri la responsabilità di un'adolescente di cui un
genitore dovrebbe averne cura!
Nulla di nuovo per me che da quasi trent'anni ascolto la
stessa storia e ogni volta mi viene un nodo alla gola e mi chiedo cosa sta
pensando adesso, quali sono i suoi sentimenti verso la sua famiglia e verso di
me che sto entrando nella sua vita.
Una sconosciuta che dovrà asciugare le sue lacrime, che
dovrà invadere la sua privacy, che dovrà darle delle regole, che dovrà
ascoltarla, che dovrà starle vicino nei momenti difficili, sostenerla ed
eventualmente aiutarla a rialzarsi .
Ma lei non mi guarda, così io non esisto almeno per
oggi!
Chi pensa di essere! Non sa con chi avrà a che fare. Se
pensa di non farmi fumare o di togliermi il telefono si sbaglia. Non ci è
riuscita mia madre o mia nonna, figurati lei. Chi è? Chi la conosce? Alla prima
occasione scappo. Glielo faccio vedere io chi dà le regole!
Sì, sarà difficile farle ingoiare l'abbandono e farle
accettare che persone estranee, sono disposte ad accoglierla e a mettersi in
gioco con lei e per lei.
Allora coraggio a noi, che ogni volta ricominciamo con una nuova storia che ti
sconvolge, ma che ti dà sempre nuovi stimoli e crea nuovi splendidi legami.
Dott.ssa Clemente
Maria Letizia
(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)
Paidòs
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‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’
Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati
Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.
Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, parte di una
famiglia…
Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia.
Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo e danziamo col vento.
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