giovedì 22 maggio 2025

Che sapore ha la vita?

Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

 CHE SAPORE HA LA VITA?

A volte basta un film per far emergere mille emozioni, mille riflessioni, gesti inaspettati e insegnamenti inattesi. 

Certe volte la naturalezza degli eventi sorprende e forse ci cambia dentro.

Quando la serata procede senza intoppi mi sembra quasi di essere a casa; in una casa come tante.

Nel forno i muffin per la colazione diventano buffe cupolette che profumano di cioccolato, la tovaglia è ancora sulla tavola perché la ritardataria di turno sta mangiando il suo panino mentre racconta gli avvenimenti della serata. Da lontano giunge il rumorino dello spazzolino che strofina i dentini della più piccola mentre lei è nel suo bagnetto e balla e canticchia a bocca chiusa; la vocina eccheggia sulle pareti del bagno e viaggia allegra fino alla cucina.

Due figure affamate si muovono attorno al forno nell'attesa della cottura che sperano essere la più veloce della storia.

 <<Come fai a capire quando sono pronti?>> Chiede una fra loro osservando i dolcetti con la massima attenzione per capire se il momento sacro è finalmente giunto.

<< Quando non li vedi più nel forno perché li ho mangiati tutti io!>>  ridacchia la piccola mentre con la mano le dà dei colpetti sulla fronte.

Siamo state talmente veloci a cenare che siamo in anticipo con la tabella di marcia della preparazione degli zaini, dei vestiti per l'indomani e della nanna.

<<Ci vediamo un film????? Ti preeeeeego>>

Lasciamo alla TV o forse alla sorte la scelta del film. La locandina con il cane le convince: "Io & Marley", ecco cosa vedremo stasera.

Per tutti gli amanti dei cani quel film, si sa, è devastante; io (proprio perché so) non sono molto felice della scelta. La piccola si sistema sulla sedia con il suo pigiamino fucsia ed i calzini a strisce arancioni, la più grande nel suo pigiama rosa si appoggia alla sedia mentre mangia ben tre pezzi del dolce che "dovrebbe" arrivare alla colazione di domani. Loro guardano il film, io rassetto. A bassa voce con la grande si parla dei programmi della settimana, dei vestiti, degli amici. Ogni cosa scivola lenta e piacevole.

Marley intanto cresce, ne combina di tutti i colori; la cucina è pulita ma profuma ancora e meravigliosamente di cacao.

Io, intanto, ho finito i miei servizi e mi siedo con le due piccole. Inizia quella parte del film che per me è sempre stata terribile: il cagnolone è stanco, più bianco di quanto non sia mai stato, e non ha più la forza di alzarsi. Nella mia mente torno indietro a qualche mese fa, a quando nello stesso modo il mio di cagnolone ci avvisava della sua stanchezza...

I miei occhi resistono ma ad un certo punto rilasciano come rubinetti gocce su gocce di lacrime. La più grande stacca per un secondo gli occhi dallo schermo, prende un tovagliolo e me lo porge, senza dire una parola. Poi si riappoggia con il capo al mio braccio, stringendomi la mano.

Il film prosegue il suo racconto fino ai titoli di coda. Rattristate io e la più grandicella ci alziamo. La piccola no, lei è seduta in silenzio con la manina davanti agli occhi. La più grande la abbraccia e le dà un bacio sulla guancia.

Stupidamente credevo non avesse compreso che il cagnolino non ce l'aveva fatta. Lei invece in tutta la sua dolcezza racconta: <<Mi sento triste perché il cane è morto, lo so che era grande ma mi dispiace tanto.>> Crescendo lei ha sviluppato una grande passione per gli animali e stasera ha dimostrato, in tutta la sua dolcezza, la sensibilità più pura che possa appartenere a questo mondo. Mi sento una vera idiota per aver pensato che non potesse capire la scena.

Siamo in camera e riempiamo la cartella con i giusti libri, prepariamo la merenda, rimbocchiamo le coperte. Scegliamo con cura il risveglio per domani perché dovete sapere che da noi il risveglio ha delle parole ben precise. <<Buongiorno principessa, buongiorno arcobaleno, unicorno, amore, fiorellino, stellina, poetessa, pittrice... Ecco domani mi svegli così, con tutti questi buongiorno.>>

Le coperte sono tirate sulla sua testa ed i lunghi capelli inondano il cuscino.

Avverto il rumore della lavastoviglie che si apre perché ha terminato il programma del lavaggio.

Intanto c'è l'ultimo abbraccio, l'ultimo "Ti voglio bene", l'ultimo bacio e l'ultima sistemata sulle coperte.

<<È triste se vuoi bene tanto a qualcosa e poi quella cosa non c'è più, tu volevi bene al tuo cane. Anche io ti voglio bene>>. È una nanetta, nel mio gergo comune si chiama "Pulce" la personcina che ha pronunciato questa frase. Eppure la pulce ha dimostrato ancora una volta quanto poco crediamo alla sensibilità dei bambini.

In questo periodo, come non mai, mi sono chiesta quale sia il sapore della vita; quali siano il rumore, l'odore, il valore della vita.

Questa sera sono giunta ad una conclusione.

La vita ha il sapore di muffin al cacao, i colori del pigiama con le pecorelle. Ha il rumore delle sedie che si spostano dalla tavola e della lavastoviglie in funzione. La vita ha il sapore delle lacrime salate miste a quelle della tisana alla cannella. La vita ha il calore di una mano che ti porge il tovagliolo per asciugarti gli occhi dal ricordo di un cagnolino che non c'è più. La vita è il "track track" del letto mentre la pulce si rigira in cerca della sua posizione preferita per dormire.

La vita normale riempie una casa che spesso di normale ha quasi nulla.

Stasera credo che alle volte la "normalità" profumi di avventura, come quando si è piccoli e si gioca a nascondersi su una casa sull'albero. La normalità stasera mi riempie le narici, mi fa gioire senza un perché, mi fa piangere e mi fa venire voglia di non essere da nessun'altra parte se non qui con le mie compagne di viaggio.

Il turno di notte in Casa Famiglia si gode la gioia del suo tempo lungo...ed io con esso.

Dott.ssa Pittari Chiara

(Pedagogista, Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)

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Mercoledì prossimo  si rinnoverà l’appuntamento con

‘Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati’

 

Cos’è la rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi salvataggio indelebile, la messa al sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.

Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a sentirsi parte di una casa, parte di una famiglia

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