Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati
CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA
Quando cresci, ti accorgi di aver cambiato prospettiva, ma per fare l'educatore, non bisogna mai crescere del tutto ed essere sempre pronti a cercare asteroidi per piccoli principi.
<<Chiara, ci vediamo il Piccolo principe?>>Un tempo il piccolo principe aveva un senso...
Quel bimbo perso nel deserto che riconosce l'anima, l'ovvio di un
disegno...spesso mi ci rivedevo in lui. Quegli adulti che non vedono un
elefante ingoiato da un serpente li ho sempre temuti. Ricordo che quel cappello
non riuscivo proprio a vederlo.
Buffa la vita, a pensarci quando cresci un po' ti accorgi di aver cambiato
prospettiva o meglio...di aver cambiato sguardo.
Quello sguardo che permette di vedere asteroidi, serpenti, rose
parlanti...re e vanitosi...di viaggiare nel cielo, sentire la risata della
stelle...di parlare con le volpi.
Avevo un peluche a forma di volpe una volta, ricordo lo portò il mio papà
da Bari; spesso credetti che era la mia volpe quella...ma ero piccola. Ad oggi
credo che la volpe sia tutta un'altra cosa, sia così diversa da quel peluche.
Credo di aver compreso ad oggi che la volpe è insieme di cose...tante cose.
Una ragazzina è seduta qui accanto a me, gli occhi fissi sullo schermo, il
suo braccio attorcigliato attorno al mio. I lunghi capelli sono sparpagliati
disordinatamente sul pigiamone. Certe volte mi chiedo cosa pensi. A cena si
parlava del futuro...l'anno prossimo avrà 18 anni. Mi chiedo se sia alla
ricerca del suo asteroide o della sua rosa.
Il suo viaggio è talmente turbolento, anche se lei non è nel deserto, non è su
un aeroplano, non c'è un re che ordina tramonti o forse sì...ma in altra forma.
Stasera più che mai mi chiedo se l'obiettivo di questo lavoro sia quello di
incontrare piccoli principi nel Sahara.
Ho compreso che ne esistono tanti...troppi. Li sto incontrando nel corso
del mio lavoro...del mio viaggio.
Pomeriggi a fare torte, compiti, risate al mare, pianti di notte, udienze,
viaggi in macchina verso i tribunali, una bimba che dorme...
Un lungo e complesso viaggio.
Con un sussulto, i pensieri si interrompono. Sono tornata alla realtà,
siamo nella stanza verde e semi buia, la culla bianca riflette la luce della
camera oltre il corridoio.
<<Nonna Chiara tu sei talmente vecchia che ti perdi, e ti addormenti
nella tua testa>>
In fondo, mi dico, non sono così grande se riesco a volare ancora e così
con la mente. Le stelle scendono dal cielo blu.. puntini bianchi.
La risata di un bambino.
<<Vuoi vedere come non ti faccio assaggiare più torte se mi chiami
vecchia o nonna di nuovo?>>
...
<<Ecco ora fa la bimba>>
...
"Il problema non è diventare grandi ma dimenticare..." Racconta
l'aviatore.
Non bisogna mai crescere del tutto per fare questo lavoro...Vorrei tanto
una volpe anche io.
<<L'essenziale è invisibile agli occhi>>
Ad oggi il Piccolo principe ha tutto un altro senso...
Sono trascorsi ben 19 anni da quando lo lessi per la prima volta. Stasera
siamo qui...questa casa è da una vita alla ricerca di asteroidi per piccoli
principi.
Rose
Volpi
Stelle
Quei libri sparsi nella mia stanza...
Ed io sto qui...
Dott.ssa
Pittari Chiara
(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)
Paidòs
Onlus
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‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’
Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati
Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.
Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, parte di una
famiglia…
Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia.
Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo e danziamo col vento.
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