Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati
LA POTENZA
DEI RACCONTI DELLA SERA
Ogni sera un racconto,
ogni sera un nuovo libro, perché la narrazione educa al pensiero, il pensiero
alla scoperta e la scoperta educa alla libertà.
Ricordo che studiai <<Lilith>> all'università e me ne
innamorai.
Fra le varie ribelli a cui fui educata vi era questa
"strega"; così la definirono. La ribelle alla umana potestà di Adamo,
ripudiata a causa della sua innata propensione alla libertà e tramutata in
parole e racconti in mostro, un po' come accadde per Medusa.
Se le donne avessero saputo, che una fra loro anzi la prima fra loro
aveva avuto l'ardire di discostarsi dall'obbedienza per dedicarsi al pensiero,
avrebbero potuto ribellarsi anch'esse e forse la storia religiosa e civile e
culturale sarebbe stata diversa alquanto; "pericolosamente" troppo
diversa. Rammento ancora bene queste parole.
Una donna ribelle non si può reprimere per volontà "divina"
perché è perennemente incline al dubbio ed alla messa in discussione. La
curiosità femminile fu condannata nei secoli perché necessitava di essere
repressa, l'intelligenza fu definita demoniaca, la loro bellezza fu esaltata
per il puro godimento maschile. E pensai che di queste donne spesso nei miei
libri di scuola non v'era nulla...
Era notte e due bimbe ascoltavano in silenzio il racconto della Strega
per eccellenza. Due bimbe posavano il seme della ribellione nella propria
mente, e se lo fanno le bambine di una casa famiglia la qualcosa è davvero
potente, perché proprio loro conoscono bene cosa sia la tirannia e la
prepotenza adulta spesso anche misogina.
<< I racconti della sera sono potenti.>>
Due bimbe osservavano la pila di albi illustrati che esplode nella
loro camera: <<Anche noi abbiamo una biblioteca, se ci pensi>>.
Una biblioteca di bellezza e di curiosità che non bisogna mai
condannare ma coltivare.
Ogni sera un racconto?
Si, la narrazione educa al pensiero.
Il pensiero alla scoperta.
E la scoperta educa alla libertà.
Dott.ssa
Pittari Chiara
(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)
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‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’
Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati
Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.
Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, parte di una
famiglia…
Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia.
Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo e danziamo col vento.
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