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mercoledì 30 giugno 2021

In casa, tutto ruota intorno alla tavola e ad una buona tazza di caffè

Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

IN CASA, TUTTO RUOTA INTORNO ALLA TAVOLA E AD UNA BUONA TAZZA DI CAFFE’

In Casa Famiglia,  ogni cosa gira attorno alla tavola. Il caffè è uno di quei momenti che ci consente di parlare senza pressioni, senza pregiudizi; ci consente di esprimerci liberamente.

 

Il caffè segna il punto della giornata qui in Casa Famiglia.

Sedute a tavola, le mie ragazze raccontano le peripezie dei giorni di caldo fra la fine dell'estate ragazzi e l'inizio di nuove amicizie.

Il tavolo è imbandito di tazze, merendine, cucchiaini e chiacchiere volanti.

Dovete sapere che in questa casa ogni cosa gira attorno alla tavola.

Il caffè è uno di quei momenti che ci consente di parlare senza pressioni, senza pregiudizi; ci consente di esprimerci liberamente, dalla politica alla scuola, dalla moda agli amici. Il caffè consente di avvicinarsi all'anima di chi è perennemente in tempesta.

La mia ironia spesso si muove sinuosa fra le loro parole come le battute nei film di Woody Allen, smontando pensieri assolutistici sul chi deve risolvere cosa e sul come, specie quando si parla di litigi fra compagni, espressioni poco ortodosse o tratti di gelosia o credenze popolari. Da sole poi dovranno imparare a ricomporre le frasi con parole "altre"...

La tazzina di caffè si muove pericolosamente fra le mani della ragazza che gesticolando sta raccontando il suo mondo fra cotte, tendenze modaiole e canzoni.

In questo momento magico della giornata si crea , per l'educatore, l'illusione micidiale che il turno stia andando bene...cosa che terminerà inesorabilmente nel momento in cui le ragazze dovranno prepararsi per uscire ed inizieranno a lamentarsi dei vestiti, dell'amica che guarda quel ragazzo o quando inizieranno le trattative paranormali per "tentare" di ampliare l'orario d'uscita.

Per ora siamo noi sedute al tavolo, gli occhi di alcune sono ancora sonnacchiosi e socchiusi pregustano il fresco del climatizzatore. Le mani si muovo al suon delle parole come in una danza; il loro movimento serve per rimarcare i concetti e le frasi più importanti tipo :<<ma dico io… quelli stanno sempre a litigare, ma mai una volta che giocano a pallone o parlano di roba interessante...>> oppure << è uscita la nuova canzone!!! Ma è troppo bella!! Sentiii>> oppure <<la prossima volta che stai di turno fai la frittata di pasta? Quella alta  però>>

Una fra loro ha gli occhi socchiusi, ma il fresco non c'entra.. sta pensando. Le stringo la mano, lei ricambia dopo un po'. Gli occhi sono aperti ora...sorride debolmente...io ricambio il suo sguardo. I miei occhi la stringono a me in una carezza ...il caffè farà tutto il resto. Una manina si poggia sulla mia mano...la bimba piccina ha finito la merenda ed ora vuole le sue attenzioni da protagonista.

...Il pomeriggio continua…

Da quando sono educatrice bevo litri di caffè.

Da quando sono educatrice e mi siedo a tavola con le ragazze, il caffè mi sembra ancora più buono.

Dott.ssa Pittari Chiara

(Pedagogista, Educatrice presso Casa Famiglia Murialdo)

 

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Ogni mercoledì si rinnoverà l’appuntamento con

‘Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati’

 

Cos’è la rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi salvataggio indelebile, la messa al sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.

Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a sentirsi parte di una casa, parte di una famiglia

Un giorno abbiamo deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose giornate di pioggia.

Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo  e danziamo col vento.

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