I 6 ingredienti fondamentali per formare un “uomo”
Tutti si propongono di “fare qualcosa per la famiglia e per
l'educazione”, pochi indicano obiettivi concreti per i genitori e gli
educatori. Ci proviamo con questa umile rubrica che proporrà sei obiettivi
essenziali (uno per puntata: La saggezza, Il coraggio, L'amore, La giustizia,
La temperanza, La trascendenza), a loro volta suddivisi in altre ventiquattro
“potenzialità”, da educare.
1 La Saggezza
La Saggezza è scoprire il senso di tutto, riconoscere la realtà
che siamo e quella che ci circonda. È guardarsi in uno specchio assolutamente
sincero: «Io sono così, questa è la mia famiglia, questo è il mio quartiere,
questi sono i miei amici. E questo è il mio punto di partenza».
Di tutte le opinioni che ognuno possiede, la più importante è
quella che abbiamo di noi stessi. Gli educatori devono prestare un'attenzione
particolare a ciò che i ragazzi pensano di sé. Il giudizio che elaboriamo su
noi stessi è decisivo per avere nella vita felicità e successo.
La strategia dei tre cappelli
Walt Disney diceva: «Se puoi sognarlo, puoi farlo». Il padre dei
cartoon ha fondato un impero economico sulla strategia dei tre cappelli. Sapeva
indossare quello del sognatore per trovare ispirazione, passava poi a quello
del realista per ragionare con i piedi ben poggiati a terra e infine metteva il
cappello del critico per trovare ogni possibile obiezione ai suoi progetti. E
davanti a ogni ostacolo che incontrava, ricominciava a sognare per trovare una
possibilità alternativa.
Il secondo e il terzo cappello sono possibili quasi solo con
l'accompagnamento leale e affettuoso di un adulto.
Gli educatori devono quindi potenziare alcune qualità già presenti
nei ragazzi come la creatività e la curiosità: la voglia di sperimentare,
inventare, scoprire, avere molti interessi e tendere a fare nuove esperienze.
L'adulto però sa aggiungere il “tocco” dell'apertura mentale, la capacità di
saper cambiare idea quando ci si accorge di stare sbagliando.
È naturale che i bambini molto piccoli siano sempre affidati alla
responsabilità di un adulto, ma appena cominciano a crescere, vanno abituati a
riconoscere le situazioni di vero pericolo, perché non si possono controllare
in ogni momento, e per tutta la vita. Un'assennata integrazione di prudenza e
d'incoraggiamento a confidare nel proprio istinto quando intuiscono
un'emergenza, insieme all'esortazione a sperimentare il nuovo, aiuteranno i
figli a crescere “saggi”. In caso contrario, diventeranno ragazzi pavidi,
incapaci di valutare da soli che cosa è pericoloso e che cosa non lo è.
Vitale è potenziare l'amore per l'apprendimento. È il piacere di
studiare e imparare cose nuove. Si impara solo per la via del piacere e con la
magnifica qualità della lungimiranza. È la capacità della “visione”: riuscire a
vedere la meta, il traguardo a cui si vuole arrivare.
Uno dei più geniali pensatori e filosofi di tutti i tempi, Goethe,
ha dato un ottimo consiglio agli educatori: «Tratta gli uomini per quello che
sono, rimarranno tali e quali. Trattali come se fossero quello che potrebbero
essere e li aiuterai a sviluppare tutte le loro potenzialità».
Autore: B.F.
Fonte:www.biesseonline.sdb.org
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