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mercoledì 28 settembre 2022

Educhiamo i ragazzi alla bellezza

Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

EDUCHIAMO I RAGAZZI ALLA BELLEZZA

La meraviglia è nei piccoli gesti e va preservata. Ci vuole tempo affinché diventi tutt'uno con la propria essenza, ma i ragazzi  ce l'hanno innata, dentro, nascosta fra strati di tristezza e rancore verso l'incapacità degli adulti di mostrare e decantare bellezza invece che egoismo e brutture.

I ragazzi bisogna educarli alla meraviglia. La meraviglia di osservare le sfumature del cielo, lo scroscio delle onde che arrivano pigre sulla spiaggia. L'allegria del galleggiare per la prima volta senza braccioli, nuotare senza la manina che sorregge. La meraviglia della carezza posata sul viso quando si esce dall'acqua infreddoliti mentre li si avvolge con l'asciugamano. La gentilezza di mani che spalmano la crema solare, quelle che spalmano la crema idratante su spalle di porpora, lo spostare i capelli dalla fronte dolcemente mentre si è intenti a guardare le barche che navigano a pelo d'acqua fra scie bianche mentre disegnano veloci linee di rotte avventurose sull'acqua azzurra.

La meraviglia è nei piccoli gesti e va preservata, ci vuole tempo affinché diventi tutt'uno con la propria essenza ma i ragazzi, si sa, ce l'hanno innata dentro, nascosta fra strati di tristezza e rancore verso l'incapacità degli adulti di mostrare e decantare bellezza invece che egoismo e brutture. Un bambino nasconde in sé la più grande dote... la capacità di assorbire meraviglia, di danzare con essa, spesso ci dimentichiamo che sono i piccoli gesti che rendono unico un momento. C'è chi osserva le isole lontane, chi fra mani sporche di sabbia costruisce castelli di fantasia. Prendersi cura è un'arte come la pittura, come la scultura, come la musica... educa alla meraviglia. Un bambino ed una bambina sensibili capaci di meravigliarsi saranno un domani un uomo ed una donna buoni cultori di gentilezza. Questa è la bellezza di questo lavoro.

Una vita da mediano, è così la vita dell'educatore... restare a centro campo a passare la palla nell'attesa che ognuno faccia goal sulla propria vita, siamo mediani in attesa dei mondiali per la quale ogni singola partita ed ogni singolo allenamento conta. Oggi il nostro ruolo è passare mille palloni senza stancarci mai, il gioco un domani sarà il loro. Ai nostri giocatori e alla loro capacità di scendere in campo...dedichiamo la bellezza. La meritano...e tanto.

 

Dott.ssa Pittari Chiara

(Pedagogista, Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)

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Ogni mercoledì si rinnoverà l’appuntamento con

‘Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati’

 

Cos’è la rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi salvataggio indelebile, la messa al sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.

Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a sentirsi parte di una casa, parte di una famiglia

Un giorno abbiamo deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose giornate di pioggia.

Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo  e danziamo col vento.

giovedì 22 settembre 2022

Ricordi dell'estate

Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

RICORDI DELL’ESTATE

Abbiamo deciso di passare le vacanze con i nostri ragazzi in costante movimento, per fargli riscoprire il vero senso di comunità, intesa come unione, come condivisione, come il divertimento di trascorrere del tempo insieme a tavola, in una passeggiata, al mare, al lago o fra i vicoli di un borgo incantato.

 

Accogliere è sinonimo di bellezza. Viaggiare è sinonimo di scoperta.

Giocare è sinonimo di vita.

Gite itineranti sono sinonimo di ricerca.

Rifletto bene su queste frasi. Poi penso alla nostra giornata in vacanza...

Gelati enormi, il nostro presidente che gioca a nascondino con i ragazzi, bambini in piazza a fare la conta ridendo per trovare chi si nasconde fra le scale e le colonne. Passeggiate fra i vicoli di una Viterbo illuminata dalle lucine dei locali e dei monumenti. Bimbe che crollano dopo un viaggio e una giornata intensa, ragazzi e ragazze sudati che giocano nel cortile a palla avvelenata con i vestitini sporchi di terra ma ridendo a crepapelle. Stamattina zainetti, bottiglie d'acqua, piadine e frutta pronti per il lago. Abbiamo tantissimo da fare. Come primo giorno ieri abbiamo riso, riso come matti, certe volte anche gli educatori ritornano bambini.

Noi questa settimana saremo in costante movimento. Vogliamo che i ragazzi giochino, si sporchino, stiano assieme. Riscoprano la comunità intesa in senso pedagogico come unione, come condivisione, come il divertimento di trascorrere del tempo insieme a tavola, in una passeggiata, al mare, al lago o fra i vicoli di un borgo incantato.

Siamo stati accolti fra tavole imbandite e gentilezza...e siamo grati.


Parte seconda

Fra i colli toscani giacciono piccole e preziose meraviglie. La nostra giornata oggi è stata trascorsa fra le acque delle terme. C'è chi rideva a crepapelle sotto la cascata, ci camminava, fra smorfie buffe, fra i sassi per raggiungere i vasconi naturali in alto in alto, chi immergeva la testa in acqua per vedere i sassolini rotondi sul fondo. Tre educatori straniti dalla capacità dei nostri ragazzi di adattarsi ad una vacanza differente, una vacanza in cui si viaggia di continuo, ci si sposta fra le meraviglie del centro Italia. Una fra i nostri ragazzi rideva come un pazzo perché riusciva a far rimbalzare il sassolino piatto sulla scia del torrente. Due, tre, quattro rimbalzi...

<<Avete visto cosa ho fatto???>>

Certe volte si ferma il tempo.

Tre educatori straniti oggi morivano dalle risate assieme ai propri ragazzi per il fango termale spalmato sulle facce come fosse un decoro del viso delle tribù africane, per gli scivoloni a pelo d'acqua.

Oggi va così, selvaggi e con la voglia di vedere.

Continua la nostra avventura.

 

Parte terza

Vi sono luoghi il cui incanto è immensamente potente.

Fiabe sui muri, paesaggi fatati, colli assolati; vicoli che profumano delle storie delle pagine dei nostri libri per la notte.

La bellezza è la nostra meta...direi che per questo viaggio è stata raggiunta da grandi e piccini.

C'era una volta...o forse c'è ancora qualcuno che al mondo si innamora delle cose belle.

Dott.ssa Pittari Chiara

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Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi salvataggio indelebile, la messa al sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.

Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a sentirsi parte di una casa, parte di una famiglia

Un giorno abbiamo deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose giornate di pioggia.

Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo  e danziamo col vento.

martedì 13 settembre 2022

Si torna a scuola

 Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

SI TORNA A SCUOLA

C’è fermento in casa per il ritorno a scuola, una tappa fondamentale per la crescita perché grazie alla scuola e alla conoscenza, i bimbi impareranno a pensare, a lottare per le proprie idee, per le proprie passioni e ad affrontare il mondo.

I grembiulini puliti sono appesi in camera. Gli zaini a bordo del letto attendono ansiosi di essere caricati sulle spalle. Vestitini stirati e piegati sono adagiati sui mobiletti delle varie camerette in attesa di essere indossati. L'aria profuma di matite legnose, odore di carta nuova e di attesa. Le tazzine di latte con il cacao sono posate sul tavolo con i biscottini, le fette di ciambella dentro i sacchetti della merenda sono pronte per essere prese e portate via...ogni cosa è pronta. 

Ripenso al buon Rodari ed alla sua filastrocca sul primo giorno di scuola, al suo invito alle arti della vita eh sì...qual ragione aveva.

Imparate a pensare bimbe e bimbi...educate gli adulti a farlo. Si, educatevi ed educateci all'amore, alla lotta delle idee, alla passione del lavoro, allo studio, alla ricerca, al pensiero raro...educatevi/ci alla bellezza di una bimba che impara ad affrontare il mondo a suon di domande e curiosità e raramente di certezze, moralismi e assolutismi...a quello pensano già e troppo gli adulti.

<<Scrivi bene, senza fretta

ogni giorno una paginetta.

Scrivi parole diritte e chiare:

Amore, lottare, lavorare>>....Pensare.

Buona scuola a tutti.

 

Dott.ssa Pittari Chiara

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