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mercoledì 15 maggio 2019

Adolescenti che mancano di rispetto perché non verranno puniti

ADOLESCENTI CHE MANCANO DI RISPETTO PERCHÉ' NON VERRANNO PUNITI

Imparare a rispettare gli altri è un fattore indispensabile per la costruzione di qualunque relazione: in famiglia, a scuola, nei contesti sportivi, tra coetanei. Rispettare significa riconoscere e accettare le differenze individuali: capire che l’altro possa avere un suo pensiero, una sua opinione, un punto di vista diverso ma non per questo meno importante o sbagliato.

Tante volte, quando lavoriamo nelle classi con i ragazzi, emerge la convinzione che il rispetto sia qualcosa da mostrare soltanto nei confronti di un adulto, soprattutto quando si ha paura di una possibile punizione o sanzione, senza comprenderne però il reale significato. Ci rendiamo conto, inoltre, di come alla base di molte difficoltà che sperimentano quotidianamente nella relazione tra di loro, ci sia spesso una profonda fatica a riconoscere il valore dell’altro, confrontarsi, ascoltarsi reciprocamente, esprimere la propria idea senza sopraffare e, quindi, rispettare il compagno.


“Il rispetto è quella cosa che si porta verso gli adulti”, “Con alcuni prof. ci comportiamo bene perché altrimenti ci mettono subito le note o ci mandano dal Preside”, “Porto rispetto a chi mi sta simpatico o è mio amico, degli altri non mi importa molto”


Perché minacce o punizioni alla lunga non funzionano?


Una punizione, una minaccia, la paura di una nota o di un giudizio negativo sembrano funzionare quando dobbiamo risolvere una situazione nell’immediato ma nel tempo rischiano di provocare l’effetto contrario.


Spesso, infatti, dopo che l’adulto si è allontanato, i ragazzi mettono nuovamente in atto il comportamento per cui erano stati ripresi, perché non hanno compreso le motivazioni reali che si nascondono dietro il rimprovero. Imparano che il rispetto di una regola o degli altri serve solo per evitare conseguenze negative per se stessi, ma faranno fatica a portarlo nelle relazioni tra coetanei o, più in generale, con gli altri, in quanto se non ottengono un beneficio immediato non ne vedranno l’utilità.


Non è una lotta di potere, né un braccio di ferro per dimostrare chi è più forte. Il dialogo è fondamentale, bisogna sempre spiegare in modo autorevole e chiaro le motivazioni di un no, di una richiesta o di una regola, ascoltando però anche il punto di vista dei ragazzi.


Questo non significa che non serva una reazione ferma e decisa in alcune situazioni o che, soprattutto nel contesto scolastico, non debbano essere utilizzate delle sanzioni quando necessario, ma si dovrebbe sempre cercare di mantenere aperto il dialogo, mostrando fiducia e ascolto autentico delle motivazioni e difficoltà dei ragazzi.


L’importanza del rispetto nelle relazioni: che ruolo hanno gli adulti?


Spesso anche gli adulti confondono il rispetto con l’obbedienza e tendono a credere che avere bambini o ragazzi che seguono alla lettera le regole, significhi automaticamente essere rispettati. Altre volte si tende a trasmettere, anche inconsapevolmente, l’idea che un genitore o un docente debbano essere rispettati solo perché adulti, più grandi, e non in quanto persone con una propria dignità e un proprio valore.


Non è un caso, infatti, che i ragazzi facciano poi molta fatica a rispettarsi tra loro, a rispettare coloro che non conoscono, che hanno idee differenti dalle proprie, che percepiscono come “diverso” dal gruppo.


È importante che gli adulti di riferimento, genitori o insegnanti, si mostrino attenti ed empatici nei loro confronti, capaci di cogliere le loro emozioni, accettando e rispettando le loro idee e opinioni, anche quando sono diverse da quelle dell’adulto.


Dare a bambini e ragazzi la possibilità di esprimersi ed essere se stessi, senza paura del giudizio, li renderà adulti capaci di ricevere e dare rispetto.


Fonte: www.adolescienza.it

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