Paidos Onlus

Paidos Onlus
Paidos Onlus dalla parte dei bambini,SEMPRE

mercoledì 23 novembre 2016

Quattro consigli per avere figli felici

QUATTRO CONSIGLI PER AVERE FIGLI FELICI

Esiste un modo per garantire la felicità ai nostri figli? Certo che no, non esiste una formula magica che ci permetta di essere certi che i nostri bambini si trasformeranno in adulti felici. Tuttavia, in quanto genitori ed educatori, possiamo stabilire buone basi. Alcune linee guida che potranno servire loro come punto di partenza per sviluppare competenze sociali e lavorare sulla loro sicurezza emotiva.

Dobbiamo tenere ben presente anche un altro aspetto: fino all’adolescenza, i genitori saranno la principale figura di riferimento per il bambino. La madre, il padre, i nonni, ecc. diventano modelli da cui imparare e grazie ai quali sentirsi sicuri, attraverso l’affetto indispensabile per il loro sviluppo.

1. Comunicazione



Non importa se il neonato non sa ancora parlare. L’educazione dei bambini inizia dal momento stesso in cui vengono al mondo. Stabilire una routine, regole e abitudini, e parlare sempre in tono sereno, ma sicuro, farà sì che il bambino impari da noi. Rispondete a tutte le sue domande, prestate attenzione alle sue preoccupazioni, chiedetegli che cosa ne pensa o come si sente, anche se ha solo due o tre anni. Stabilite un’interazione continua e siate coerenti con voi stessi. Le discrepanze e le contraddizioni causano un senso di frustrazione al bambino.

Se dobbiamo dargli degli ordini, è bene che siano decisi e chiari. E uno alla volta. Gli ordini dovranno sempre essere accompagnati da un’argomentazione e da una sana comunicazione. Spiegategli per quale motivo deve fare qualcosa, perché è importante che il bambino capisca che ci aspettiamo da lui che sia collaborativo.

2. Intelligenza emotiva



Possiamo insegnare loro a leggere, ad andare in bici, ad attraversare la strada quando il semaforo è verde e quali sono le capitali dei paesi. Tuttavia, dobbiamo anche prenderci cura del loro mondo interiore. Farlo parlare delle sue emozioni, aiuterà il bambino a sviluppare competenze essenziali per il futuro, non solo per capire se stesso, ma anche per capire gli altri. È normale che i bambini facciano i capricci e abbiano attacchi d’ira ogni tanto: indagare su cosa scatena questi comportamenti li aiuterà a capire che cosa sentono e come canalizzare queste emozioni. Non vogliamo che i bambini crescano rinchiusi nelle proprie stanze davanti a un computer o al cellulare, ma che si relazionino con gli altri, che interagiscano con il mondo e con loro stessi. Dobbiamo abituarli a parlare dei loro problemi e a chiedere aiuto, e questo si ottiene soltanto attraverso la costruzione della loro fiducia, giorno dopo giorno.

3. Educazione democratica



I bambini si muoveranno in diversi contesti: la casa, la scuola, ecc. Devono imparare che in ogni spazio esistono limiti e regole da rispettare. Mettere queste cose in chiaro e dire loro che cosa possono o non possono fare, eviterà loro di credere che hanno diritto a tutto e possono fare ciò che vogliono. In questo modo eviteremo loro di sentirsi frustrati. I bambini con una bassa resistenza alla frustrazione sono di solito i più infelici, perché sentono di non ottenere mai ciò che desiderano. Per evitarlo, bisogna stabilire un’educazione democratica, con regole stabilite tra tutti, in modo che siano più comprensibili. Le regole e i diritti vanno sempre negoziati. I bambini devono dimostrarci che sono in grado di fare determinate cose e che possiamo fidarci di loro: in questo modo, conoscendo i loro diritti e doveri, matureranno poco a poco.

4. Libertà, immaginazione e rispetto



Ogni bambino cresce con una personalità e con necessità diverse. Cercare di cambiarle è un errore. Forse desideriamo che nostro figlio studi all’università, che diventi dottore, per esempio, o che segua le nostre passioni. Ma dobbiamo imparare a seguire le sue inclinazioni. Diamo loro la libertà di scegliere, rispettando i loro limiti e valorizzando i loro successi. Quando puniamo un loro comportamento, non dobbiamo concentrarci soltanto su ciò che hanno sbagliato, ma indicare loro come potrebbero migliorare. Il rispetto e una buona educazione devono prevedere entrambi gli aspetti: la punizione di ciò che è negativo e l’opportunità di miglioramento.
Alimentate più che potete la loro immaginazione, date loro opportunità di apprendimento, siate per loro una guida e insegnate loro cose nuove a cui possano ispirarsi. Date la giusta libertà per trovare la propria strada, facendogli capire che, qualsiasi essa sia, avranno sempre il vostro appoggio.

Fonte: lamenteemeravigliosa.it
Paidòs Onlus
dalla parte dei bambini, SEMPRE

Nessun commento:

Posta un commento