MERAVIGLIOSA LETTERA DI UN FIGLIO A SUA MADRE
da leggere e rifletterci
Mamma, lasciami crescere come cresce un bambino, se non
imparo dalle esperienze non saprò affrontare al meglio la vita. Mamma, lasciami
correre e poi sbucciare un ginocchio, dopo aver pianto imparerò che cadere vuol
dire farsi male, imparerò a stare attento, imparerò dal pericolo ad essere
prudente. Mamma, lasciami imbrattare di colore la scrivania, lascia che le mie
mani si sporchino di tempera, di colla e adesivo, imparerò coi colori a
dipingere il mio mondo. Mammina, lasciami sporcare la faccia di sugo, lascia
che con le mani io scopra il cibo, lascia che io scopra i sapori, lasciami
provare, non mi imboccare! Se tu insisti io mi arrendo e cercherò te ogni volta che non
avrò voglia di mangiare da solo.
Mamma, lasciami piangere ogni tanto, non
correre da me appena accenno un lamento, prova ad aspettare, io devo imparare a
cavarmela da solo! Cosa farò quanto dovrò affrontare le difficoltà e tu non sarai
al mio fianco? Madre mia, lascia da parte le tue faccende ogni tanto, sporcati
la faccia di marmellata come me, imbratta le tue mani di tempera, costruiamo
insieme grandi castelli, enormi vascelli, piramidi di Lego, se ti siedi vicino
a me io ti sento più vicina. Mamma, non fare quella faccia quando ho la febbre,
io mi devo ammalare, i batteri e i virus mi devono fortificare; smettila di
andare nel panico, vivrò nella paura se tu hai sempre troppa paura per me.
Mamma, se mi lasci dalla nonna non è la fine del mondo, anche loro hanno
bisogno di me ed io ho bisogno di loro!
Vai pure fuori e mangiati una pizza, non morirò di fame e
non impazzirò dalla solitudine, imparerò dalla lontananza a non dipendere
sempre da te. Mamma, se vado piano tu non correre, non sono una macchina e ho
bisogno di tempo per imparare. A te sempre facile ciò che per me è
incomprensibile, ricordi quando eri bambina? E’ successo anche a te di non
capire le cose semplici. Mamma, fidati di me, io sono piccolo ma sto imparando
a vivere! Lasciami la mano qualche volta, fammi correre, fammi nascondere, fammi
giocare, se mi imbottisci con quel maglione io quasi non posso respirare! Vivi
mamma e lascia che io viva, lasciami vivere a modo mio, rispetta i miei tempi,
i miei spazi e i miei sogni!
Mamma, non lo so se diventerò ingegnere e non lo so se sarò
uno chef: dammi la libertà di scegliere, di sbagliare, di capire a mio modo ciò
che voglio diventare. Mamma, non scordarti del bacio della buona notte e
nemmeno dell’imbocca al lupo quando vado a scuola, un giorno rimpiangerai ciò
che sbadatamente non sei riuscita a darmi ed io per sempre rimpiangerò ciò che
davvero mi serviva da te. Io ti adoro e tu mi ami, ma se ti fidi di me io mi
fiderò del mondo. Mamma, lasciami crescere come cresce un bambino, se non
imparo dalle esperienze non saprò affrontare al meglio la vita. Mamma questo è
anche il mio mondo ed io voglio scoprirlo con te.
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