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mercoledì 3 ottobre 2018

6 ingredienti fondamentali per formare un “uomo”: l'amore

I 6 ingredienti fondamentali per formare un “uomo”

Con il primo ingrediente, la saggezza, abbiamo guardato in faccia il “punto di partenza”. Questa umile rubrica proporrà sei obiettivi essenziali (uno per puntata: La saggezza, Il coraggio, L'amore, La giustizia, La temperanza, La trascendenza), a loro volta suddivisi in tante altre “potenzialità”, da educare.

3 L'amore

È una qualità incredibile. Significa preferire il bene di qualcun altro a quello per se stessi. Trovare la propria felicità nel far felici altri. È vedere in qualcuno qualcosa che nessun altro vede.

È una qualità incredibile. Significa preferire il bene di qualcun altro a quello per se stessi. Trovare la propria felicità nel far felici altri. È vedere in qualcuno qualcosa che nessun altro vede.

Chi può arrogarsi il diritto di mettere ordine nel misterioso caleidoscopio dell'amore? Lo scrittore inglese C.S. Lewis ha distinto quattro forme principali d'amore e le ha chiamate con nomi differenti: affetto, amicizia, eros, carità.

Caro, dolce affetto
L'affetto è il più umile e diffuso degli “amori”. Questo non significa che sia trascurabile. La sua manifestazione tipica è tra genitori e figli. È fatto di caldo benessere, della soddisfazione che nasce dallo stare insieme, di accoglienza e dono profondi, di tenerezza tranquilla. È il meno discriminante degli amori. Di alcune donne possiamo già dire in anticipo che avranno pochi corteggiatori, e di alcuni uomini che difficilmente si faranno degli amici; questo perché entrambi non hanno nulla da offrire. Ma chiunque può diventare oggetto d'affetto, anche se brutto o stupido, persino se insopportabile. E non è nemmeno necessario che vi sia un grado di parentela o di affinità.
Si manifesta con la riconoscenza. Consiste nel riconoscere il valore di ciò che abbiamo o di qualcosa che magari già era nostro e non sapevamo quanto meraviglioso fosse.

Amicizia: via dal gregge
La seconda forma dell'amore è l'amicizia. Secondo C.S. Lewis è «il meno naturale degli affetti, il meno istintivo, organico, biologico, gregario e indispensabile. Qui i nostri nervi c'entrano ben poco; in questo sentimento non c'è nulla di tenebroso: nulla che faccia accelerare il polso, o arrossire, o sbiancare. È semplicemente un rapporto che si stabilisce fra individui. Quando due persone diventano amiche, significa che esse si sono allontanate, insieme, dal gregge». Senza l'eros e il suo aspetto sessuale nessuno di noi sarebbe nato. Senza l'affetto nessuno di noi avrebbe ricevuto nutrimento ed educazione. Ma gli uomini possono vivere e riprodursi anche senza amicizia. Da un punto di vista biologico, essa non è affatto indispensabile alla specie umana. Eppure è importantissima, come ben sa solo chi ne fa l'esperienza diretta. «L'amicizia è superflua, come la filosofia, l'arte, l'universo stesso (Dio, infatti, non aveva bisogno di creare). Essa non ha valore ai fini della sopravvivenza; è piuttosto una di quelle cose che danno valore alla sopravvivenza» (C.S. Lewis).
Un amico vero ci costringe a “tirar fuori” la parte migliore di noi.

Eros e innamoramento: basta un alito nei capelli
La terza forma dell'amore è l'innamoramento. L'amore tipico tra uomo e donna, che coinvolge totalmente la loro personalità sessuale. «Amore» scrive un innamorato, «un sentimento che si è ripetuto nel corso della storia e anche nella mia vita. Ma oggi è diverso: sento che il centro della mia esistenza si sposta decisamente fuori di me. Trovo inadeguata ad esprimere ciò che sento nel profondo di me qualsiasi parola. Incredibile! Basta un alito di vento tra i tuoi capelli perché tu riempia il vuoto della mia solitudine. Sono irresistibilmente attratto da te e con te desidero costruire il mio avvenire». L'innamoramento è esclusivo, promette e vuole unione stabile, eterna fedeltà. «Ti sarò sempre fedele» sono le prime parole che di solito pronuncia un innamorato autentico in tutta sincerità. L'esperienza non serve a metterlo in guardia contro le delusioni.
È la forma d'amore più possente, generatrice di vita e di felicità profondissima, ma anche la più difficile da mantenere e governare. Per crescere e sopravvivere ha bisogno delle altre forme d'amore.
Le qualità di base sono il rispetto e la fedeltà.

Carità: si può amare il nemico?
La carità è la quarta forma dell'amore. Quella che attinge direttamente la sua forza dal Creatore stesso dell'amore. «Dio è Amore» afferma chiaramente la Bibbia.
C'è un amore speciale che permette all'uomo di amare ciò che, per sua natura, non è amabile: i lebbrosi, i criminali, i nemici, gli imbecilli, i burberi, chi si atteggia a uomo superiore, chi si fa beffe del prossimo ecc. Madre Teresa non mente, non scherzano le suore e i fratelli del Cottolengo, non fingono migliaia e migliaia di missionari, volontari, uomini e donne che “amano” i rifiuti e i paria della società. E l'amore-dono di Dio. Dio è capacità immensa d'amore. Nella creazione ci ha dato questa capacità, che ha quindi la possibilità di andare oltre l'affetto, l'amicizia, l'eros. Ci portiamo dentro anche una gran carica di amore-bisogno per Dio: «Ci hai creati per Te» pregava sant'Agostino «e il nostro cuore è inquieto finché non riposa in Te». Ma Dio stesso vuole che l'amore-bisogno verso di Lui si trasformi in amore-dono verso tutti gli uomini.
Si manifesta con la gentilezza e con quella rara qualità che è l'intelligenza sociale (emotiva, relazionale, solidale). Amare è percepire la bellezza e lo stupore dell'esistenza.
Chi considera meravigliosa la vita, sente di amare l'umanità, la rispetta in sé e negli altri.
Autore: B.F.
Fonte:www.biesseonline.sdb.org

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