5 ATTIVITA’ DA
FARE CON I BAMBINI IN QUESTI GIORNI
È chiaro ormai a tutti che dovremo trascorrere più tempo a casa con i nostri bambini. Non è per forza un dramma, soprattutto non è detto che lo sia per i bambini, molti dei quali apprezzano il fatto di passare più tempo con i genitori. Certo, dipende da molte variabili: età, indole, ma anche tipo di casa (in questo momento chi ha una villetta con giardino e senz’altro più fortunato di chi vive in un bilocale), presenza e condizioni psico fisiche dei genitori.
In
ogni caso, tutti abbiamo necessità di spendere al meglio il nostro tempo. Per
questo mi sono fatta aiutare da una maestra di scuola dell’infanzia per
individuare le attività migliori per una fascia di età che va circa dai 2 ai 5
anni. Alcune proposte sono riadattabili anche per bambini più grandicelli.
Prima
di cominciare, alcune premesse: su internet si trova ogni sorta di proposte,
quindi spulciate il più possibile. Una fonte di ispirazioni sono i social:
Instagram e Pinterest su tutti. La seconda premessa è che ho scelto attività
facilmente riproducibili con quello che abbiamo in casa, cercando di rimanere
il più semplice possibile: non troverete istruzioni per costruire un castello
medievale a due piani con rotoli di carta igienica e colla vinilica. La terza
premessa è che ho cercato di raggruppare attività simili, in modo che poi
ognuno possa adattarle alle sue esigenze.
Farsi aiutare nei lavori domestici
Questa
è la base. Non bisogna inventarsi nulla e i bambini sono entusiasti di
partecipare. Potremmo dire che è un’attività montessoriana (e lo è) ma è anche
quanto di più semplice e alla portata di tutti. Per esperienza personale, lo
straccio è un richiamo irresistibile per i bambini. Fa ridere ma è così.
Il mio
bimbo di due anni e mezzo, se mi vede col mocio, smette di guardare i cartoni e
mi chiede: “Mamma ti do una mano?”. Poi con lo stesso straccetto pulisce
pavimenti, vetri, sedie, tavolini, giochi… Certo, bisogna avere qualche
accortezza (non userà la candeggina ma l’acqua semplice) e imparare a “lasciare
andare”: se pure giocando lascia strisciate sui vetri, pazienza.
Del
resto che importanza ha? Tanto in questi giorni non aspettiamo visite. Molte
attività di pulizia, inoltre, portano a un allenamento della motricità fine. Ad
esempio stendere i panni usando le mollette, spruzzare acqua o detergenti col
diffusore, riordinare i calzini spaiati, apparecchiare.
Cucinare insieme
Anche
questa è una attività di imitazione molto amata. Si può iniziare prestissimo,
anche prima dei due anni. Ognuno modulerà le attività in base all’età e alle
competenze del bambino, sempre con l’accortezza di “lasciare andare” (se cade
un po’ di farina per terra, pazienza) e di non essere ansiosi.
È un
ottimo modo per insegnare al bambino il concetto di pericolo e le conseguenze
delle proprie azioni, senza fargli correre rischi eccessivi: se qualcosa è
caldo ci scotta, se qualcosa cade si rompe, se qualcosa taglia possiamo farci
male. Per questo la Montessori fa usare al bambino piatti di ceramica e
bicchieri di vetro. I piccoli sono in grado di fare attenzione, e sarete
sorpresi di vedere che non rompono le stoviglie degli adulti.
In
questo modo possiamo insegnare ai bambini come spremere un’arancia, schiacciare
le patate con la forchetta o persino tagliare. Ovvio, daremo un coltello con
punta arrotondata (come le famose forbicine) e poco tagliente, ma sarà lo
stesso un coltello “vero”. L’accortezza è dare del materiale morbido e facile
da tagliare, come la banana o l’uovo sodo. Se poi parliamo di bambini più
grandi, è bello provare a seguire insieme un’intera ricetta (come fare le
polpette o impastare gli gnocchi, come racconta Lara).
Infilare
Si può
fare con lo spago, certo, ma anche in tanti modi alternativi. Molto carino, per
i più piccoli, infilzare degli spaghetti in una pallina di pongo e poi
completare il tutto infilando un altro tipo di pasta (ditaloni o ditalini,
maccheroni, penne) negli spaghetti.
Per i
più grandini (4-5 anni) può essere questo il momento giusto per imparare ad
allacciarsi le scarpe! È un’abilità che purtroppo molti bambini che frequentano
la scuola primaria ancora non posseggono, come denunciava Rossella Fracchiolla,
terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva in questo articolo.
Ci si può esercitare direttamente con la scarpa, magari senza infilarla, oppure
costruire un modellino di cartone dove infilare lo spago.
Pitturare con materiali alternativi
“Qualunque
variazione è entusiasmante per i bambini”, mi ha assicurato Maddalena, la mia
insegnante di riferimento. Quindi, una volta che si dispone di colori a tempera
o a dito, si può fare praticamente ciò che si vuole. Ad esempio dipingere
utilizzando vecchi spazzolini da denti oppure spugne. O ancora creare degli
stampini usando la verdura tagliata (non c’è bisogno di buttare nulla, si può
utilizzare la parte del cespo dell’insalata che di solito si elimina). O, per
chi ha più manualità, creare dei pennelli giganti utilizzando come manico il
rotolo finito della carta alluminio e applicandovi a una estremità con la colla
a caldo gommapiuma o tappi di sughero (in questo caso avremo una sorta di mega
stampo). Un’altra idea molto creativa è utilizzare la pellicola di plastica per
alimenti come “tela”. Bisogna tenderla fra due sedie e fare diversi passaggi,
così il bambino proverà a dipingere su un supporto trasparente.
Lavagna luminosa homemade
Non
potevo esimermi dal proporre qualcosa di leggermente più impegnativo, ma di
sicuro effetto. La pedagogia “Reggio Children” (per citare altre fonti
autorevoli oltre alla Montessori) dà particolare valore all’esplorazione della
luce da parte dei bambini, e la lavagna luminosa è un ottimo esempio. Un gioco
adattissimo ad essere svolto in casa, nella penombra.
In
sintesi: si tratta di costruire una scatola, metterci dentro una luce (torcia,
lucette di Natale non intermittenti, anche lampada da tavolo, se creiamo un
buco dove possa passare il filo della corrente) con un coperchio trasparente
coperto di carta da forno, che è ideale per creare una luce più diffusa. Si può
utilizzare una grande scatola di plastica, oscurando le pareti laterali, oppure
una di legno cui sovrapporre una lastra di plastica (anche qui: su internet
trovate tante soluzioni pratiche).
Perché
tutta questa fatica? Se mettiamo sullo schermo della nostra lavagna luminosa
della farina (meglio ancora quella gialla da polenta) creeremo uno spettacolare
monitor per disegnare con le dita. Eventualmente si può provare con altre
consistenze (come la schiuma da barba, se il bambino è abbastanza grande da non
mangiarla) e magari dei colori.
Autore: Marina Marzulli
Fonte: www.ecodibergamo.org
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