ADESCAMENTO ONLINE: COS’E’ E COME RICONOSCERLO
Se sei
un genitore o un insegnante, ti può essere utile raccogliere maggiori
informazioni su questo fenomeno. Saper cogliere tempestivamente i segnali da
parte di bambini o ragazzi coinvolti, è infatti fondamentale per contrastare l’adescamento di minorenni.
In
queste settimane di emergenza coronavirus i bambini trascorrono molto tempo a
casa, spesso su Internet e i social network. Proprio in questo periodo la
Polizia Postale e delle Comunicazioni ha segnalato un aumento delle denunce per
adescamento online a danno di minori.
IN
COSA CONSISTE L’ADESCAMENTO ONLINE
L’adescamento online di minore consiste in una
manipolazione psicologica che alcuni adulti possono effettuare per indurre
bambini e adolescenti a superare la proprie resistenze emotive e instaurare con
loro una relazione intima, anche sessualizzata, attraverso
l’uso di chat della rete o social network.
GLI
AMICI ONLINE: QUALI RISCHI?
Avere un profilo sui social network significa accedere ad un bacino molto ampio di
conoscenze virtuali che non si conoscono direttamente nella vita reale. Contare tanti amici online o molti follower è sinonimo di popolarità e
per questo gli adolescenti aggiungono spesso alla propria cerchia in Rete
numerosi “amici di amici”, senza essere pienamente consapevoli del fatto che in
questo modo stanno dando accesso a una grande quantità di informazioni private:
luoghi che frequentano, foto e molto altro. Questo li espone potenzialmente a
rischi importanti, perché queste informazioni possono essere utilizzate dagli sconosciuti in modo inaspettato e con ripercussioni negative
nella vita reale.
Aiutare
ragazzi e adolescenti a proteggersi sul web scegliendo con cura chi
frequentare online è quindi un compito importante degli adulti che li
circondano, a partire da genitori e insegnanti, per tutelarli nella vita reale.
Conoscere
bene il fenomeno dell’adescamento in rete è un primo passo per
raggiungere con successo questo obiettivo.
LE
FASI DELL’ADESCAMENTO ONLINE
·
Fase dell’amicizia: l’adescatore virtuale effettua
ripetuti contatti di socializzazione. Stabilisce il contatto condividendo
all’inizio interessi comuni come ad esempio musica, attori o attrici preferiti,
hobby ecc) e si mostra come premuroso e attento ascoltatore. L’avvicinamento è
graduale, non punta subito all’esclusività ma getta le basi per cogliere il
maggior numero di informazioni possibili.
·
Fase del risk-assessement: dopo aver stabilito i
primi contatti in chat-room o social network, il potenziale abusante cerca di
capire a quale livello di “privacy si sta svolgendo la conversazione con il
bambino o l’adolescente. Alcune delle domande che rivolge potrebbero quindi
essere, dove è situato il computer in casa, se i genitori sono presenti, se sta
utilizzando il proprio smartphone o tablet e così via.
·
Fase dell’esclusività: quando l’adulto è sicuro di non
correre il rischio di essere scoperto, inizia la fase dell’esclusività, che
rende impenetrabile la relazione ad esterni contando soprattutto sulla
dimensione del segreto.
·
Fase della relazione sessualizzata: è proprio in questo
momento che i ragazzi corrono il rischio di scambiare immagini, anche a sfondo
sessuale esplicito, o di incorrere nella richiesta di un incontro offline. Le
stesse immagini, i video o i testi inviati dalla persona minorenne, possono in
seguito essere utilizzate in forma ricattatoria nel caso di un eventuale
rifiuto nel continuare il rapporto online o nell’avviare una vera e propria relazione
sessuale offline.
IMPARARE
A RICONOSCERE UNA SITUAZIONE A RISCHIO
Per
gli adulti di riferimento, in particolare per i genitori, la comunicazione con
i ragazzi è il primo strumento per accorgersi che qualcosa non va. Tuttavia
potrebbe non essere sufficiente. I ragazzi potrebbero sentirsi troppo colpevoli
per aprirsi, o non rendersi conto di essere vittime di un abuso. A questo punto
il saper riconoscere la situazione a rischio diventa
cruciale. Ecco
alcuni segnali possibili:
·
Uso eccessivo del computer o dello smartphone, fino a tarda notte e in
modo nascosto, minimizzando, o cambiando pagina rapidamente quando si viene
scoperti.
·
Nervosismo e aggressività quando non si può usare il
computer o lo smartphone.
·
Comportamento improvvisamente più sessuato: nel modo di fare, di
vestirsi e nel linguaggio.
·
Auto-isolamento, perdita della comunicazione con gli amici e i
famigliari. La vita “reale” perde importanza.
·
Regali ricevuti da qualcuno al di fuori dalla
consueta cerchia di amicizie, come per esempio vestiti, accessori, smartphone.
COSA
FARE IN CASO DI ADESCAMENTO ONLINE DI UN MINORE
Ecco
alcuni consigli se sei un adulto e sospetti di trovarti di fronte a un caso di
adescamento di minorenni online:
·
rivolgersi
prima possibile alla Polizia Postale ad altri presidi di Polizia (Questura, Commissariati
di Polizia di Stato o Caserme dei Carabinieri);
·
tenere traccia di tutti i contatti intercorsi, salvando le conversazioni
anche attraverso gli screenshot delle chat;
·
se si
percepisce un rischio per il benessere psicofisico delle persone minorenni
coinvolte è bene rivolgersi ad un servizio di
supporto psicologico anche
passando per una consultazione presso i servizi territoriali di riferimento (Consultori
Familiari, Servizi di Neuropsichiatria infantile).
Per maggiori informazioni
visita il sito www.generazioniconnesse.it
Fonte: www.savethechildren.it
Paidos Onlus
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