CORONAVIRUS, CONSIGLI PER LA CONVIVENZA TRA GENITORI E FIGLI
È
aprile , è arrivata la primavera che
porta con sé i primi raggi caldi del sole, ma piove su tutti noi qualcosa di
surreale e denso: l’obbligo di rimanere in casa imposto da una battaglia
che non si può non combattere, insieme.
Tutto
ad un tratto si rompono i ritmi della quotidianità, si perdono le abitudini,
si sovverte la gestione delle giornate e soprattutto non si può uscire di casa
se non per motivi necessari. Interi nuclei familiari si sentono così spinti da
un necessario e complesso bisogno di riassestamento per far fronte a esigenze
diverse raggruppate sotto lo stesso tetto.
Una
delle grandi difficoltà sta nelle necessità differenti di
genitori e figli: il lavoro, la cura della casa, la scuola e il gioco si fondono
in un unico spazio e in un tempo complementare.
Diventa
così prioritario inventare un nuovo modo di vivere; mamme e papà si
organizzano subito con calendari giornalieri per riuscire a far felici tutti,
almeno in parte. In questa fase è fondamentale non
riempire allo stremo il tempo ma cercare di seguire una
routine il più possibile simile a quella precedente; svegliarsi e fare
colazione, lavarsi il viso e mettersi la crema, dirsi buongiorno, insomma
sostenere un modo di vivere pieno ma non sovraccaricato.
Ma
come continuare nel tempo ad affrontare un’emergenza simile, tanto più
disorientante perché priva di una precisa tempistica?
Il
“mondo educante” si interroga e deve trovare risposte veloci, in grado di stare
al passo con la realtà che cambia da un giorno all’altro, di rispondere in modo
diverso dal solito ma mantenendo lo stesso atteggiamento di accompagnamento e
di cura.
PRENDERSI DEL TEMPO PER SPIEGARE AI PIÙ PICCOLI
COSA STA ACCADENDO
Prioritario
diviene aiutare i genitori a riflettere sull’importanza del
fermarsi e
prendersi un tempo per spiegare ai bambini, in modo adeguato all’età, quello
che sta accadendo intorno a loro: questo importante passo aiuta i bambini a
capire e a percepire la straordinarietà del momento sentendosi al tempo stesso
al sicuro, protetti e tutelati ma anche attivi in questa battaglia. Restare a
casa significa aiutare e aiutarsi e non vivere passivamente una situazione.
A
volte quindi mettiamo da parte i calendari, lasciamo che ci
sia un po’ di vuoto, di noia, così da trovare il tempo per assimilare insieme
tutto ciò che sta accadendo intorno a noi e riuscire a non esserne travolti.
Per
sostenere i genitori in questa direzione si possono selezionare e suggerire
contenuti dal web (video, letture ecc.) che possano spiegare ai bambini la
situazione di emergenza nel modo più adeguato e comprensibile possibile. Ne
abbiamo raccolti alcuni in un post sul nostro blog dal titolo: Coronavirus,come spiegarlo ai bambini.
Internet,
la TV, ma in piccola dose anche i videogiochi diventano centrali per rimanere in contatto con parenti, con la scuola e con gli amici in questo “mondo a
distanza”. Affianchiamo sempre i più piccoli durante l’utilizzo così da
renderlo un momento di condivisione, ricerca di informazioni o semplice gioco,
in tutta sicurezza.
Sono
anche un modo per tutti, adulti, bambini e ragazzi, per rimanere in contatto
con gli amici, i nonni e tutte le persone che in questo momento sono distanti
da noi ma che con l’aiuto delle nuove tecnologie possono
riavvicinarsi un po’ anche
se virtualmente. Quindi consideriamo lo spazio per lunghe video telefonate per
tutti i componenti della famiglia perché in questo momento la tecnologia è
un’alleata preziosa ed anche un privilegio. È giusto mantenere la qualità delle
relazioni per un aiuto reciproco che fa bene a tutti.
REINVENTARSI ATTRAVERSO ATTIVITÀ SEMPLICI MA
EDUCATIVE
Altro
contributo importante che può fornire chi lavora nel campo dell’infanzia è
suggerire ai genitori stimoli diversi da poter utilizzare con i propri figli
nel corso della giornata.
Il
proporre attività in vari ambiti – creativo, lettura, cucina, esperimenti
botanici, giochi con le storie, musica e movimento - si rileva fondamentale in
quanto da una parte permette ai bambini di trovare stimoli in un momento di
totale svuotamento di vita e dall’altra fa sperimentare ai genitori diverse
possibilità con i propri figli.
L’IMPORTANZA DEGLI SPAZI PER I GENITORI
Non
dimentichiamoci però che anche gli adulti hanno bisogno dei loro spazi, è giusto concederseli
così come concediamo ai più piccoli un riposino o un po’ di tempo in più con i
videogiochi e la TV. Anche gli adulti devono estraniarsi un po’ ad ascoltare un
po’ di musica, a leggere etc. per mantenere una routine un po’ più simile a
quella precedente all’emergenza.
Gli adulti impareranno a fare i conti con i loro
limiti,
cercando di non mortificarsi. Per cui se un giorno siamo stati maggiormente
presi dal lavoro, incollati alla scrivania e non abbiamo trascorso il tempo di
qualità che volevamo con nostro figlio possiamo perdonarci, impegnandoci a non
fare lo stesso domani.
È
difficile per tutti, con pesi e modalità diversi, ma è come se fossimo
diventati tutti “famiglie vulnerabili” perché oggi la
vulnerabilità non è più soltanto sociale e/o economica e quindi di interesse
solo di alcuni ma è diventata “umana” e quindi ci coinvolge tutti e non
possiamo non considerarlo.
Per
trovare consigli per genitori e bambini, spunti per molte attività e molto
altro puoi leggere i post precedenti del nostro blog.
Per noi il lavoro fornito da chi lavora nel
sociale in questa fase di emergenza è proprio incentrato sulla “possibilità”:
possibilità di mantenere la vicinanza, possibilità di sostenere i nuclei
famigliari nonostante il blocco della quotidianità, possibilità di leggere
nell’emergenza un prezioso momento di incontro tra genitori e figli.
Fonte: www.savethechildren.it
Nessun bambino deve restare indietro a causa dell’emergenza Coronavirus: aiutaci a non lasciarli soli!
Paidos Onlus
dalla parte dei bambini, ORA
PIU’ CHE MAI!
Emergenza Coronavirus
Non lasciamo soli i bambini!
dona tramite bonifico su
IBAN:
IT 51W 05385 78440 00000 0000 455
www.paidos.it
Nessun commento:
Posta un commento