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martedì 15 giugno 2021

Quando un ragazzo lascia la Casa Famiglia...

Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati


IL TURBINIO DI EMOZIONI CHE SI VIVONO QUANDO UN RAGAZZO LASCIA LA CASA FAMIGLIA

Quando un ragazzo lascia la Casa Famiglia, un turbinio di emozioni travolge tutti.  Tante sono le lacrime di gioia per un pezzo di vita che termina in Casa Famiglia e comincia in una nuova famiglia. Queste lacrime ci confermano che il seme piantato, comincia a germogliare.

Dovrebbe essere un giorno felice: lo so, è da stamattina che me lo ripeto. Davvero sono felice per te che lasci la Casa Famiglia: vai in una famiglia che ti accoglie in maniera splendida, e alla tua età adolescenziale non è così frequente. Al di là delle nostre caute valutazioni hai delle bellissime risorse: come professionista lo so, le abbiamo condivise così tante volte nei nostri colloqui del venerdì pomeriggio. Nell’ultimo hai voluto tranquillizzarmi: eri convinto e contento, nessun dubbio, e solo quando hai capito che non avevo bisogno di essere tranquillizzata ti sei concesso un pianto liberatorio di fatica nella gioia. Puoi essere amato anche nella tristezza e nella malinconia, ce lo siamo detti tante volte, che quelle emozioni non tolgono nulla alla solarità con cui attrai le persone come fossi una calamita.

Tu non lo sai, ma sei la dimostrazione vivente di quanto l’immaginario collettivo, con i suoi pregiudizi e preconcetti, non renda mai giustizia all’incantevole, seppur faticosa, complessità dei ragazzi e delle ragazze che vivono in Casa Famiglia: oltre le ferite, oltre gli abbandoni, oltre le mancanze, che mondo meraviglioso che riuscite a trasmetterci.

Mi chiedo chi sta parlando adesso: una psicologa poco professionale? Un’operatrice che sta gestendo male la giusta distanza relazionale? Va bene, lo confesso: in tutti questi anni non ho saputo lavorare con voi fuori dal nostro legame, perché mi avete insegnato tanto, anche nei momenti più duri e scoraggianti. E vi devo molto, moltissimo, come professionista e come persona, quella stessa persona che oggi è triste perché, come per ogni separazione, anche la più bella perché frutto della crescita, mi mancherà quella parte di me che con te è stata importante.

Lo so, non è la prima volta e non sarà l’ultima, e allora, caro ragazzo che oggi prendi il volo, vola sempre più in alto: noi da quaggiù ti guarderemo felici, nella certezza che nel tuo viaggio ti porterai anche un po’ di noi.

 

Dott.ssa Roberta Monda

(Psicologa Psicoterapeuta presso Cooperativa Paidòs)

 

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‘Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati’

 

Cos’è la rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi salvataggio indelebile, la messa al sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.

Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a sentirsi parte di una casa, parte di una famiglia

Un giorno abbiamo deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose giornate di pioggia.

Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo  e danziamo col vento.

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