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mercoledì 2 giugno 2021

Oggi è il 2 giugno ma c'è poca voglia di festeggiare

Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

OGGI E’ IL 2 GIUGNO, MA IN CASA C’E’ POCA VOGLIA DI FESTEGGIARE

E' il 2 Giugno di un anno difficile e pesante , un 2 Giugno che però non sa di Repubblica, di Gioia, di cambiamento.  Qui è un 2 Giugno che sa di attesa, di desideri posti in stand-by...di voglia che le cose fossero andate diversamente.

 

Sarà che è il 2 Giugno e le cose da festeggiare dovrebbero essere tante...eppure l'animo oggi è appesantito altamente, è labile. Si muove come il vento del giardino in cui siamo. E' il 2 Giugno di un anno difficile e pesante; eppure siamo ancora qui.

A tavola oggi sono venuti fuori tanti di quei discorsi...un discorso lasciava il posto a quello successivo senza una pausa nell'intermezzo.

Siamo passati dal parlare del:

"Portami rispetto, altrimenti sono botte"

"tu sai che significa avere paura delle botte in casa?"

"Perché oggi si festeggia?"

"Tu sei un educatrice e sei grande, che ne sai quello che provo?"

"Quindi io che penso agli ideali belli sono di sinistra come Pertini?"

"Siediti e parlami, ci facciamo un caffè io e te?"

Abbiamo litigato tanto oggi, abbiamo parlato ad una voce che a tratti era tremolante di rabbia, a tratti era triste, a tratti era dolce.

<<Possiamo mettere la musica in giardino?>>

Non c'è che un'unica risposta a questa domanda...si.

Danzano felici per qualche secondo, la canzone in sottofondo fomenta la voglia di non pensare a niente, di godersi l'aria morbida del giardino, l'ombra degli alberi che danza sul pavimento. Io li osservo, non c'è posto per me lì con loro. Le mani che ondeggiano con la musica sembrano rituali per mandare via la tristezza.

Questo lavoro spesso è difficile. Osservo i campetti di calcio deserti occupati solo dai pensieri riversati ,durante le partite, sull'erba da chi ha giocato qualche giorno prima. Chissà che qualche pensiero di qualche ragazzo si trasformi in fiore...

Questo lavoro è difficile perché ti fa pensare. Dei ragazzi stanno cercando di capire qual è il modo giusto per avere il rispetto, fra le parolacce, gesti osceni, occhi che vibrano per la rabbia.

Le canzoni di Liberato in sottofondo parlano di amori, tradimenti e passioni giovanili.

Riusciamo a pranzare, a tratto anche a divertirci.

Ma l'aria è pesante. A vedere gli alberi sembra così leggera eppure la sento nel cuore la sua complessa pesantezza.

Questi ragazzi hanno una cosa in comune: la voglia di riuscire a percepire il calore del sole e fare in modo che i pensieri pesanti svaniscano al socchiudere degli occhi. Oggi anche io vorrei questo per loro e ...per me.

Vorrei chiudere gli occhi e percepire un po' di pace nell'anima e vorrei riuscire a trasmetterla a loro.

Oggi non ci riuscirò.

C'è la musica ad attutire il dolore di alcuni.

Ah benedetta musica.

Un 2 Giugno che non sa di Repubblica, di Gioia, di cambiamento.

Qui è un 2 Giugno che sa di attesa, di desideri posti in stand-by...di voglia che le cose fossero andate diversamente.

Guardo i campetti e vorrei correrci sopra, lasciar correre loro fino a scaricare la tensione...vorrei correre e sudare e vederli sdraiati fra la malva. Vorrei che il vento li accarezzasse il volto e curasse tutti i mali.

Questi campetti li ho guardati spesso eppure oggi sembrano così diversi. Sarà che gli occhi che li osservano stanno cambiando giorno dopo giorno.

 

Dott.ssa Pittari Chiara

(Pedagogista, Educatrice presso Casa Famiglia Murialdo)

 

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‘Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati’

 

Cos’è la rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi salvataggio indelebile, la messa al sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.

Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a sentirsi parte di una casa, parte di una famiglia

Un giorno abbiamo deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose giornate di pioggia.

Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo  e danziamo col vento.

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