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mercoledì 5 ottobre 2022

Ad ognuno la sua torta

Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

AD OGNUNO LA SUA TORTA 

Lei è la mia <<Regina dei ghiacci>>. 

Per preparare la torta per i suoi diciott'anni mi si è sbloccato un ricordo.

Era dicembre di qualche anno fa. Portai le ragazze alla casa di Babbo Natale, per dare una mando ad allestire... fra di esse c'era Lei. Sguardo imbronciato, lunghi capelli d'ebano lasciati sciolti sulle spalle, il naso rosso che gettava aria calda contro il freddo di quella giornata grigia. Varcammo la soglia e vidi quella magia che solo le cose belle come il Natale sanno realizzare. Lei vi entrò con aria sognante, scese la scala trasparente come se stesse affrontando un viaggio in un'altra dimensione, un sorriso le mosse le labbra alla vista dell'aereoplanino con l'orsacchiotto. I suoi occhi si muovevano lenti sulle cime degli alberi decorati, indugiavano sulle luci...sembravano persi nell'incanto. Sfiorava la mobilia quasi per vedere se fosse vera o fosse una magia. Lessi sul suo volto la voglia matta di gettarsi fra le calde coperte del letto di Babbo Natale, di aprire quei pacchi scintillanti adagiati lungo le pareti. Entrò nella stanza della regina dei ghiacci e tutto si fermò; sentii il movimento lento del suo respiro. Gli occhi le brillavano alla vista della bambagia morbida che simulava la neve, alla vista degli orsi posti ai laterali. Il respiro le si bloccò per qualche istante.

<<Chiara io voglio stare qui. Ci passerò la vita qui fra i ghiacci>>

Abbassò lo sguardo e la voce le si incupì. <<Vorrei congelare il tempo e ghiacciare i ricordi e le persone brutte...vorrei essere la regina della neve che ha il suo regno, il regno in cui nessuno può permettersi di essere cattivo con me.>>

Forse era il suo ghiaccio, il freddo dei suoi ricordi e le pagine lette nei suoi fascicoli...forse era il fatto che ad un certo punto dalla sua vita se n'erano andati via tutti. Quel freddo lo sentii nell'anima.

Da allora ogni volta che inizio un turno cerco per la casa il sorriso gentile della mia "Regina dei ghiacci". La dolce ragazzina che si innamora delle neve, che appende conchiglie magiche al suo collo, che abbraccia forte forte e sorride quando varco la porta della casa. In apparenza può apparirvi fredda, distante ma al tocco della gentilezza quel gelo diviene estate e sa delle sue risate quando si butta in acqua al mare, di quando goffamente sporchiamo la cucina e i nostri vestiti mentre cuciniamo...sa di quella testa appoggiata sulla spalla mentre ci vediamo un film alla sera, di quel sorriso quando la mia collega le sfiora le guance prima di andare via.

È una casa differente...ma oggi più di altri giorni questa è una casa come tante, una casa in festa, la casa di una bambina che ora ha 18 anni... Questa è la sua casa, la nostra.

Dicevano che non bisognava legarsi troppo...il problema è il viverci assieme. Dopo un po' ci si rende conto di avere due case. La prima è la propria, la seconda... è la casa famiglia.

Alla nostra regina dei ghiacci e ai suoi diciott'anni...buon compleanno piccola.

Dott.ssa Pittari Chiara

(Pedagogista, Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)

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‘Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati’

 

Cos’è la rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi salvataggio indelebile, la messa al sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.

Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a sentirsi parte di una casa, parte di una famiglia

Un giorno abbiamo deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose giornate di pioggia.

Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo  e danziamo col vento.

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