Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati
LE TANTE
VITE CHE VIVIAMO NOI EDUCATORI CON I NOSTRI BAMBINI
Ogni bambini, ogni ragazzo lascia le tracce della sua storia racchiuse in un oggetto, in un segno, in un ricordo, ma lascia tracce indelebili anche in noi, nella nostra anima.
Certe volte rammento le storie di ogni singola ragazza/bambina che ha
vissuto parte della sua storia sotto il nostro tetto.
Certe volte riconosco i frammenti volanti che sono racchiusi fra
queste mura che portano ancora i segni del loro passaggio. Alle volte le tracce
di un pugno rabbioso, alle volte una serie di disegni nascosti in una
cartellina dimenticata in camera. Altre volte un rossetto solitario nel
cassetto, un giocattolo comprato per il compleanno impolverato sulla libreria.
Ognuna di loro ha lasciato le tracce della sua storia racchiuse in un oggetto,
in un segno, in un ricordo. Spesso noi educatori siamo malinconici e ricordiamo
il primo albero decorato assieme o il primo vestito comprato per la festa dei
nuovi amici di classe o il primo albo illustrato acquistato assieme in
libreria. Il fatto è che questo è un lavoro che lascia tracce lasciate
direttamente nell'anima sapete? Certe volte penso che queste tracce tanto
preziose per un educatore sembrino terrificanti e da cancellare per una ragazza
o una bambina che affronta la parte più difficile della sua vita in questa
casa, la parte più odiata, la parte da rimuovere perché non deve più lasciare
"traccia" di quel passaggio, di quel passato, di quella vicenda. Poi
ci sono eventi che rendono impaziente la fine del turno perché bisogna correre
a casa a prepararsi di fretta perché una di quelle tracce richiede la presenza
dei suoi "ex" educatori al suo compleanno. C'è chi trasforma la
storia in racconto, in metamorfosi senza cancellare il proprio passato, c'è chi
parte proprio da lì per rinascere e protendersi al futuro. Queste sono eroine,
gigantesse combattenti coraggiose e folli...queste sono le ragazze a cui siamo
posti innanzi. Ad una fra queste eroine dedico il ricordo del nostro primo
Natale, delle luci attaccate sullo scotch sulle pareti per vedere il film di
Natale, il primo pigiama party, la prima torta di compleanno che realizzai in
questa casa. Stasera a questa tavolata come segnaposto c'è la frase del piccolo
principe: <<l'essenziale è invisibile agli occhi (spesso degli adulti) è
visibile al cuore e ai sogni di queste ragazze>>. Quanta bellezza c'è in
lei stasera, gli occhi sono ricchi di storia ed io di quella storia sono fiera
perché parla di rinascita, di rivincita, di lotta, di voglia di sognare.
Queste sono le ragazze, le tracce della memoria che scorrono nella mia
mente stasera.
Stasera sono commossa e.... fiera.
L'essenziale è invisibile eppure arricchisce più dell'oro. Un tempo
lei sognava solo di prendersi cura della rosa nascosta dentro di sé, curava la
vanità di un passato oscuro, guardava, spostandosi sul suo piccolo asteroide i
mille tramonti, parlava con le volpi della sua coscienza, temeva i serpenti del
futuro. Oggi la immagino come quello stormo di uccelli pronto al volo...
Ci salutammo sugli scalini abbracciandoci forte forte quando arrivò la
fatidica lettera che l'avrebbe portata al suo futuro. Oggi sono ritornata a
quel giorno però vedo il suo domani e sorrido di gusto.
Alle piccole grandi donne di questa casa...
Sono solo Tracce eppure quanto valgono...
"A modo tuo...andrai a modo tuo".
Qualcuno disse: "Dalla parte dei bambini"...Sempre
Dott.ssa
Pittari Chiara
(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)
Paidòs
Onlus
dalla parte dei bambini, SEMPRE
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Mercoledì prossimo si rinnoverà l’appuntamento con
‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’
Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati
Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.
Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, parte di una
famiglia…
Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia.
Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo e danziamo col vento.
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