Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati
SULLE ALI DELLA FANTASIA
Questa sera abbiamo lasciato la Casa
Famiglia per salire su di un razzo spaziale e passeggiare nella via lattea, tra
stelle e pianeti. Il cielo è vasto come i sogni dei bambini...non ha una fine e
stanotte lo abbiamo sorvolato tutto
I viaggi che la mente sa fare,
quando lo sguardo si perde sotto il peso del cielo, sono uni ed unici. Sono
proiezioni di sogni, di fantasie, di speranza e di avventure.
L'odore della pizza riempie
ancora la cucina. Quel profumo di pasta croccante e di mozzarella invita ancora
i nostri palati a pregustarne il sapore. Noi siamo sedute sul balcone a
contemplare il silenzio...quale bellezza. Stanotte siamo salite su di un razzo
spaziale e abbiamo attraversato satelliti e pianeti, sfiorato ed accarezzato la
luna, passeggiato sulla via lattea. I nostri occhi erano persi fra i bagliori
delle stelle e degli asteroidi. L'aria era fresca e tenue e noi volavamo
libere. Abbiamo dato qualche nuovo nome a qualche stella sconosciuta e ci siamo
spinte oltre il limite del cielo ma non vi abbiamo trovato una fine. A quanto
pare il cielo è vasto come i sogni dei bambini...non ha una fine e stanotte lo
abbiamo sorvolato tutto perciò possiamo ribadirlo con rigorosa e scientifica
certezza.
Se qualcuno avesse guardato sul
balcone della nostra casa famiglia avrebbe visto una bambina con un pigiamino e
la sua educatrice sedute sul pavimento con un telefono in mano a ricercare
nell'applicazione scaricata appositamente le costellazioni presenti oltre le
nostre teste. Ma chi avesse visto una scena tanto banale avrebbe avuto di certo
un grave problema alla vista perché di sicuro si sarebbe sbagliato
nell'affermare tale assurda visione.
Noi non indossavamo pigiamini e
non eravamo sedute per terra sul balcone...
Indossavamo caschi e tute da
astronauta ed eravamo perse nello spazio sulle ali della nostra fantasia.
I migliori viaggi iniziano sulle
note di un
<<Ti immagini se noi ora fossimo...>>
"Lungo i pascoli del ciel,
cavallino va. Tutto d'oro è il tuo mantello nell'azzurità. Vecchia luna di
lassù, mostrami il cammin...stelle d'oro fate il coro per le vie del ciel"
La voce di Renato Rascel, di
Mina e quella di mia mamma si fondono assieme nella mia mente suggerendomi la
ninna nanna perfetta da cantare stasera. Ho un caro ricordo della mia infanzia
legata a questa melodia, a quei tempi in cui la mia immaginazione ricercava
meraviglie fra le stelle.
Ho espresso un desiderio
stanotte nel guardare quel cielo...
<<Speriamo che si sentano
per un secondo come mi sentivo da bambina in quel preciso istante...quando si
accendevano la lampada a forma di luna, e quella in carta di riso che
proiettava la magia del mare sul muro. Vorrei che qui si sentissero in bilico
sul mondo e pronte all'avventura ma sicure di una casa che si prende cura di
loro da un mondo che non fa così paura. Così mi sentivo in quel momento, poco
prima di andare a dormire tanto e tanto tempo fa... ma io ero a casa mia e accanto
a me c'era mia madre...>>
I suoi occhietti sono semichiusi
e le coperte le nascondono, accarezzandolo, il suo volto.
È crollata finalmente...
d'altronde stanotte abbiamo viaggiato tanto.
Shhh...Buonanotte
Dott.ssa
Pittari Chiara
(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)
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