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mercoledì 8 settembre 2021

La ragazza alla finestra

Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

LA RAGAZZA ALLA FINESTRA 

L'estate per alcuni ragazzi in Casa Famiglia


Certe volte mi chiedo cosa sia l'estate per questi ragazzi...

Da un lato è la piacevolezza della fine della scuola, l'andare a letto a notte inoltrata, svegliarsi più tardi, andare al mare, fare le uscite...vero.

D'altra parte però ci sono giorni che sembrano invernali per quanto sono piatti e certe volte... tristi.

Chi ha la possibilità dei rientri, rientra nella propria casa, se si è fortunati ed autorizzati ci si può recare presso una famiglia d'appoggio, o di affido.

Chi però non ha questa "fortuna" o ha altre situazioni spiacevoli sulle spalle, spesso osserva gli altri ragazzi andar via per un giorno o due o per una settimana.

Resta quindi in casa con l'educatore.

Qualche giorno fa giocavamo a carte e abbiamo svelato tutti i trucchi del tressette perfetto mentre ci divertivamo e ridevamo. Oggi ripenso a quelle carte e mi dico a quanto spesso la vita giochi con questi ragazzi e con le loro storie. Alle volte regala la fortuna di un asso, di un due e di un tre...altre volte solo ‘scartelle’ prive di qualunque valore.

Quando ho iniziato il turno, una ragazza mi è corsa incontro e mi ha stretta forte...molto forte.

Lei è rimasta qui in comunità mentre le altre hanno fatto rientro presso le proprie abitazioni.

Lei ha spesso l'abitudine di osservare la gente che passa dalla finestra. Osserva e spesso scosta le tendine per appoggiarsi con le mani ai vetri.

Si vede il suo fiato caldo avvampare la finestra ed il suo dito scorrervi lento sopra. Certe volte resta anche per un ora lì ferma ad osservare.

Stasera in quella stretta ho rivisto lei in inverno, in primavera, in autunno e di nuovo in estate...attendere un qualcosa, un qualcuno alla finestra.

Un amore che salvi, un genitore che venga a prenderla; una figura amica che vegli su di lei... chissà cosa sogna lì ad occhi aperti questa dolce fanciulla malinconica.

La ragazza alla finestra...

Sembra il titolo di un libro; eppure è reale, è qui innanzi a me.

Il turno procede nella cena, nel film, nella preparazione al letto... è tutto tanto tanto lento stasera.

Ripenso al cambio turno, a quell'accoglienza da mozzare il fiato. Era una morsa non un semplice abbraccio, un tentativo di percepire calore...non era un semplice saluto.

Ripenso alla partita a carte.

Si può essere ottimi giocatori...ma le sorti della partita spesso le designano le carte...

Un genitore sbagliato, una decisione non presa, una famiglia in pezzi, l'assenza di cultura, la mancata educazione alla "cura"...Scartelle che racchiudono la vita di un ragazzo che attende la giocata...quella buona sul suo destino.

L'educatore educa a prevedere le mosse, a prendere quante più carte di valore...ad imparare a giocare da soli...e sempre meglio. Certe volte deve educare anche ad imparare a perdere nella vita...

Certe volte mi chiedo, quando rileggo le consegne appena scritte sull'agenda, quale sia la sorte di questi ragazzi e perché le cose debbano andare così.

Un mazzo di carte, una casa, la vita di un ragazzo...

Dott.ssa Pittari Chiara

(Pedagogista, Educatrice presso Casa Famiglia Murialdo)

 

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‘Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati’

 

Cos’è la rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi salvataggio indelebile, la messa al sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.

Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a sentirsi parte di una casa, parte di una famiglia

Un giorno abbiamo deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose giornate di pioggia.

Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo  e danziamo col vento.

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