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mercoledì 9 febbraio 2022

Cambiamento di prospettiva

Rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

CAMBIAMENTO DI PROSPETTIVA

Quando cresci, ti accorgi di aver cambiato prospettiva, ma per fare l'educatore, non bisogna mai crescere del tutto ed essere sempre pronti a cercare asteroidi per piccoli principi.

<<Chiara, ci vediamo il Piccolo principe?>>

Un tempo il piccolo principe aveva un senso...

Quel bimbo perso nel deserto che riconosce l'anima, l'ovvio di un disegno...spesso mi ci rivedevo in lui. Quegli adulti che non vedono un elefante ingoiato da un serpente li ho sempre temuti. Ricordo che quel cappello non riuscivo proprio a vederlo.

Buffa la vita, a pensarci quando cresci un po' ti accorgi di aver cambiato prospettiva o meglio...di aver cambiato sguardo.

Quello sguardo che permette di vedere asteroidi, serpenti, rose parlanti...re e vanitosi...di viaggiare nel cielo, sentire la risata della stelle...di parlare con le volpi.

Avevo un peluche a forma di volpe una volta, ricordo lo portò il mio papà da Bari; spesso credetti che era la mia volpe quella...ma ero piccola. Ad oggi credo che la volpe sia tutta un'altra cosa, sia così diversa da quel peluche.

Credo di aver compreso ad oggi che la volpe è insieme di cose...tante cose.

Una ragazzina è seduta qui accanto a me, gli occhi fissi sullo schermo, il suo braccio attorcigliato attorno al mio. I lunghi capelli sono sparpagliati disordinatamente sul pigiamone. Certe volte mi chiedo cosa pensi. A cena si parlava del futuro...l'anno prossimo avrà 18 anni. Mi chiedo se sia alla ricerca del suo asteroide o della sua rosa. Il suo viaggio è talmente turbolento, anche se lei non è nel deserto, non è su un aeroplano, non c'è un re che ordina tramonti o forse sì...ma in altra forma.

Stasera più che mai mi chiedo se l'obiettivo di questo lavoro sia quello di incontrare piccoli principi nel Sahara.

Ho compreso che ne esistono tanti...troppi. Li sto incontrando nel corso del mio lavoro...del mio viaggio.

Pomeriggi a fare torte, compiti, risate al mare, pianti di notte, udienze, viaggi in macchina verso i tribunali, una bimba che dorme...

Un lungo e complesso viaggio.

Con un sussulto, i pensieri si interrompono. Sono tornata alla realtà, siamo nella stanza verde e semi buia, la culla bianca riflette la luce della camera oltre il corridoio.

<<Nonna Chiara tu sei talmente vecchia che ti perdi, e ti addormenti nella tua testa>>

In fondo, mi dico, non sono così grande se riesco a volare ancora e così con la mente. Le stelle scendono dal cielo blu.. puntini bianchi.

La risata di un bambino.

<<Vuoi vedere come non ti faccio assaggiare più torte se mi chiami vecchia o nonna di nuovo?>>

...

<<Ecco ora fa la bimba>>

...

"Il problema non è diventare grandi ma dimenticare..." Racconta l'aviatore.

Non bisogna mai crescere del tutto per fare questo lavoro...Vorrei tanto una volpe anche io.

<<L'essenziale è invisibile agli occhi>>

Ad oggi il Piccolo principe ha tutto un altro senso...

Sono trascorsi ben 19 anni da quando lo lessi per la prima volta. Stasera siamo qui...questa casa è da una vita alla ricerca di asteroidi per piccoli principi.

Rose

Volpi

Stelle

Quei libri sparsi nella mia stanza...

Ed io sto qui...

Dott.ssa Pittari Chiara

(Pedagogista, Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)

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‘Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati’

 

Cos’è la rubrica: Danzanti col vento...storie e racconti di educatori appassionati

Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi salvataggio indelebile, la messa al sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.

Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a sentirsi parte di una casa, parte di una famiglia

Un giorno abbiamo deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose giornate di pioggia.

Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo  e danziamo col vento.

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