Rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati
DOMENICHE IN CASA FAMIGLIA
La cucina prende il profumo di pomodoro, aglio, pasta lievitata, farina. Sul fornello la besciamella per i cannelloni cuoce lenta con i suoi puntini di noce moscata. La crema pasticcera inizia ad addensarsi, la panna si monta vanitosa e nel frattempo si chiacchiera, si chiacchiera e si chiacchiera ancora.
Quando c'è il turno della domenica, è come se la testa si risvegliasse di mille idee per le ragazze. Al turno precedente pongo la fatidica domanda:<<Che volete per pranzo domenica?>>
Putiferio:
<<Cannelloni!!!>>
<<No, pasta fresca con pomodoro e basilico>>
<<Cotolette>>
<<Fai le patate al forno tue?>>
<<Che dolce faiiiiii? Fai il dolce vero??!! FAI il dolce ti
pregoooo>>
Così prima di attaccare il turno, sei al supermercato e pensi a quelle
fetenti e il carrello si riempie di basilico, lamponi, rosmarino ed altro. E
tutto vien da sé.
Attacchi il turno. Ovviamente il pensiero è lì! Alle cotolette!
Pensiero aggravato dalla cena imminente.
"Adolescente tipo" affronta il sabato così di solito:
<<non c'è niente per cena! Compriamo la pizza???!>>
Al supermercato quel basilico ci aveva proprio preso.
<< Meh prendi la ciotola che la facciamo noi la pizza>>
E così la cucina prende il profumo di pomodoro, aglio, pasta
lievitata, farina. Sul fornello la besciamella per i cannelloni cuoce lenta con
i suoi puntini di noce moscata. La crema pasticcera inizia ad addensarsi, la
panna si monta vanitosa, la pasta in forno lievita al caldo. Il sugo al
basilico per la pizza fa le bolle sotto il suo coperchio, smuovendolo sbruffone
di tanto in tanto. Burro e farina diventeranno giganteschi bignè fra
poco...intanto la cipolla il sedano e le carote si uniscono al macinato per il
sugo che deve pippiare lento nel suo pentolone.
Nel frattempo si chiacchiera, si chiacchiera e si chiacchiera ancora...
<<Domani ingrasseremo 20 kg>> dice ridendo.
<<A me piace proprio cucinare, mi rilassa>> dice mentre
trita sapientemente il misto per il sugo come ha imparato a fare a scuola.
<<Un giorno avrò una cucina mia, poi vieni a mangiare? Magari
lavoro a Parigi...poi vieni a mangiare nel mio ristorante ovviamente, ti siedi
e ti preparo>>
Pregusto il buono immenso di queste parole...sorrido.
<<Ovviamente non pago se vengo! Faccio l'ospite>>
Diventa seria: <<No, paghi perché dici sempre che non devono
esistere i favoritismi>>
Mannaggia alla mia boccaccia!!!
Lei è così assorta. Sta cucinando da quasi un'ora e mezza.
<<Mi sa che so cucinare meglio di te ora!....vecchietta>>
Mi ha richiamato vecchietta porca miseria e penso alla crema
antirughe.
<<Poi portiamo i curriculum in giro?>>
Il cuore fa un tonfo.
<<E certo...purché non mi chiami più vecchietta>>
Si sta avvicinando il momento anche per lei...
Chissà che ci riusciamo un giorno.
Un lavoro, una casa...la sua indipendenza.
Virginia Woolf e la sua "Stanza tutta per sé" mi vengono in
mente ogni volta che si parla del futuro di queste ragazze.
Noi cuciniamo...domani avremo tantissima fame.
Dott.ssa
Pittari Chiara
(Pedagogista,
Educatrice presso la Casa Famiglia Murialdo)
Paidòs
Onlus
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‘Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati’
Cos’è la rubrica: Danzanti col
vento...storie e racconti di educatori appassionati
Da un po’ di tempo la mente di noi educatori è talmente colma
di pensieri e riflessioni che spesso straripa . Lo scrivere è diventato per noi
salvataggio indelebile, la messa al
sicuro dei momenti della vita che trascorriamo con in nostri ragazzi.
Noi educatori spesso la notte scriviamo pagine di una vita
vissuta fra le mura condivise con degli sconosciuti che a tratti riescono a
sentirsi parte di una casa, parte di una
famiglia…
Un giorno abbiamo
deciso di raccontare e di raccontarci per mostrare anche oltre le nostre mura, la bellezza di una
giornata trascorsa assieme ai nostri compagni di strada, la paura verso i
giorni che verranno, gli aneddoti divertenti dei giorni di sole e le tempestose
giornate di pioggia.
Raccontare è per noi un dono ed è prezioso perché permette di
rivederci nello specchio e comprendere che vi è sempre da imparare, perché noi danziamo e danziamo col vento.
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